“Un professionista che guadagna in media 5mila euro al mese beneficerà del bonus gas alla stessa maniera di un pensionato che percepisce la minima di 525 euro. E’ questa l’assurdità del meccanismo di beneficio immaginato, al momento, dalla Regione per mettere a sistema quei 160 milioni di metri cubi di gas, frutto dell’accordo con Eni e Shell in termini di compensazioni ambientali”.
Lo dichiara Carmine Vaccaro, segretario della Uil Pensionati di Basilicata che incalza l’amministrazione regionale e il presidente Bardi. “Ancora una volta – prosegue il segretario- non c’è stata alcuna condivisione di idee con i sindacati. Ma quello che più mi preoccupa è che ancora una volta questo governo regionale bistratta le fasce più deboli della nostra società. Sembra una barzelletta. Si vuole garantire ai lucani un aiuto in bolletta? Bene, lo si faccia in maniera graduale, in relazione al reddito. E’ ovvio che se per l’applicazione dello sconto si farà riferimento alle precedenti tre mensilità di consumi, se un nucleo familiare a basso reddito avrà tirato la cinghia in quei tre mesi, lo farà altrettanto con il beneficio, visto che i consumi stimati saranno in egual modo ridotti. Al contrario per un nucleo familiare benestante”.
Il segretario generale UIL, Vincenzo Tortorelli, ricorda con forza le proposte presentate al recente congresso regionale alla presenza di Bardi “Non vogliamo limitarci ad una bolletta più leggera in maniera indifferenziata senza tenere conto della situazione reddituale delle famiglie. Abbiamo appreso da una conferenza stampa del Presidente le misure compensative previste e che sarà costituito un tavolo di concertazione. Noi avremmo preferito che l’incontro si fosse tenuto prima della sottoscrizione per dare il nostro contribuito in merito a decisioni così importanti per il futuro della Basilicata e delle persone che rappresentiamo!
Come bene abbiamo fatto nella costruzione e sottoscrizione del Patto di Sito Val d’Agri-ENI e Tempa Rossa-Total che segnano il rilancio del confronto con tutti i soggetti istituzionali e sociali coinvolti per affrontare il programma di investimenti sulla transizione energetica, per disciplinare i cambi di appalto dando priorità ai lucani, lavoratori e imprese, per la tutela dei salari e per la sicurezza sul lavoro. È su questa strada che bisogna andare”.
“Tradurre in fatti concreti le idee prima di ottobre è la sfida di questo governo regionale- riprende Vaccaro – diversamente siamo stanchi delle promesse non mantenute da questo governo del ‘cambiamento’. I cittadini sono allo stremo dopo due anni di pandemia, e lascio alla magistratura fare il suo corso sulla vicenda tamponi. Ma soprattutto i cittadini sono stanchi del teatrino della politica, mentre la gente non arriva a fine mese. Per il bene dei lucani mi auguro di essere smentito, ma c’è il rischio che questo governo possa essere ricordato per essere sì il governo del cambiamento, ma in peggio”.
“È questo il momento degli Stati Generali dell’Energia! – afferma Tortorelli – Dobbiamo aggiornare e trasporre in azioni coraggiose e concrete le tante cose da fare per riscrivere le opportunità del nostro territorio, con la Regione, i grandi Players, il mondo universitario e la struttura della società energetica regionale. Mettiamoci subito a lavoro