Da fine Settecento, alba della nuova Italia, al determinante “snodo” risorgimentale del 1860-1861, l’associazionismo patriottico meridionale, nell’articolazione di pur differenziate progettualità tra Mezzogiorno continentale e insulare, fu protagonista di prima fila del difficile percorso di “costruzione” dell’Unità d’Italia.
È quanto solidamente emerso, tra l’altro, nel rilevante Convegno nazionale di studio svoltosi nei giorni scorsi a Potenza nell’Aula Magna dell’Università, quale tappa conclusiva del Progetto interistituzionale di ricerca 1799-1861. Dall’alba della nuova Italia all’Unità: progettualità e azioni politiche da Sud.
Coordinato dal Presidente della Deputazione Lucana di Storia Patria, Prof. Antonio Lerra, di tale Progetto, approvato dalla Giunta Centrale per gli Studi Storici, sono state compartecipi le Deputazioni di Storia Patria di Basilicata, Calabria, Puglia, Abruzzo e Marche, anche con specifiche Unità di ricerca.
L’importante appuntamento scientifico è stato caratterizzato, dopo l’apertura dei lavori e gli indirizzi di saluto istituzionali, da tre dense Sessioni, con interessanti apporti (oltre venti relazioni) su problematiche ed aspetti riguardanti, lungo gli “snodi” del complessivo percorso risorgimentale, assetti organizzativi ed evolutivi dell’associazionismo patriottico e relative configurazioni socio-professionali, progettualità e concrete azioni sul campo, rapporti e confronti con l’associazionismo patriottico di altre aree del Paese, nonché esemplificati casi specifici, in particolare rispetto alle aree territoriali degli Istituti di Storia Patria compartecipi del Progetto.
“Si è trattato, nell’insieme, di un appuntamento scientifico nazionale di significativa portata e valenza, le cui risultanze – ha evidenziato, tra l’altro, nelle considerazioni conclusive il Coordinatore scientifico del Progetto, Prof. Antonio Lerra – costituiscono un indubbio, rigoroso, apporto scientifico alla produzione storiografica degli ultimi decenni sul percorso risorgimentale italiano, oltre che rappresentare anche una determinante base scientifica di riferimento per l’ulteriore sviluppo di percorsi progettuali relativi al dopo Unità d’Italia, allorquando – ha aggiunto il Prof. Lerra – i riflessi dell’assetto fortemente centralista dello Stato unitario, nonché di leggi piovute uguali su realtà di partenza alquanto diverse, ebbero più larga incidenza nel Mezzogiorno d’Italia, sia a livello politico-istituzionale che socio-economico, in parallelo con il progressivo emergere e dilatarsi di sempre più accentuati conflitti politico-sociali”.