“Con una lettura attenta si sarebbe agevolmente compreso che i programmi di ‘Accompagnamento alla fuoriuscita dalla platea ex Rmi’ e dalla ‘Platea ex Tis” contengono misure per garantire alle famiglie, in condizione di vulnerabilità socio-economica, la possibilità di consolidare i livelli di relazioni sociali e accedere ai servizi. E con queste, altre azioni per favorire l’inserimento lavorativo e promuoverne l’inclusione sociale” Lo precisa l’assessore regionale allo Sviluppo Economico, Alessandro Galella in merito alle dichiarazioni del capogruppo del Pd, Roberto Cifarelli.
“Nel premettere che questo assessorato ha come obiettivo primario quello di assicurare occupazione soprattutto alle fasce di popolazione maggiormente svantaggiate e non quello di “Privare moltissime famiglie di un sostegno al reddito rigettandole nella disperazione più totale”, l’assessore evidenzia che “sempre da una più attenta lettura del programma approvato con dgr n. 451 del 2 luglio 2020, emerge che le ore previste erano 120 a fronte di un’indennità di euro 678 e che trattandosi di progetti formativi individuali di tirocinio è stata applicata la normativa prevista sui tirocini extracurriculari di cui alla dgr n.1130/2017, prevedendo il pagamento dell’intero importo, a fronte di una partecipazione minima del 70%. Chiaramente la partecipazione minima non doveva diventare regola ma essere eccezione.
Pertanto, con la scheda progettuale denominata “Platea ex TIS: fuoriuscita e sostegno alle famiglie” il numero delle ore è stato ridotto – spiega Galella – da 120 a 103 con conseguente riparametrazione del contributo mensile a 580 euro. Poiché la matematica non è un’opinione, è facilmente verificabile che nella determinazione dell’indennità si è utilizzato lo stesso parametro orario, chiaramente con gli arrotondamenti del caso, usato per la determinazione dell’indennità come si evince dalla scheda progettuale approvata con la già citata dgr n.451/2020.
Lo stesso criterio è stato utilizzato per la scheda progettuale degli ex Rmi”.
Riguardo alla compatibilità del Reddito di Cittadinanza alla platea ex Tis, l’assessore sottolinea che “l’emendamento contenuto nella Legge n. 41 del 22 dicembre 2020 (art. 15 comma 3 bis) affermava che ‘la misura del reddito minimo/reddito di inserimento non è incompatibile con altre misure promosse a livello nazionale’. Il riferimento è chiaramente al Reddito minimo/reddito di inserimento finanziato dal Fondo istituito ai sensi dell’art.15 della Legge Regionale 18 agosto 2014, n. 26”.
“Ad ogni buon conto, per rimarcare l’impegno di questo assessorato a individuare soluzioni condivise sono stati convocati già due incontri: il primo previsto per il 1° luglio si terrà con i sindaci dei comuni interessati, il secondo il 4 luglio con le Organizzazioni sindacali e le associazioni datoriali.
La Regione Basilicata – conclude Galella – può muoversi solo all’interno delle leggi; ad oggi né la Regione né le amministrazioni locali hanno la possibilità di attivare o di prevedere procedure di stabilizzazione per le platee ex Rmi ed ex Tis”.