Questa mattina presso l’assessorato alle attività produttive della regione Basilicata, si è tenuto un ulteriore incontro relativamente alla vertenza dei lavoratori della Sicilsaldo, che operano all’interno dell’indotto Eni di Viggiano. Riunione presieduta dall’assessore Galella alla presenza di Eni, Eni Rewind, parti datoriali, Sicilsaldo e una “parte” delle società coinvolte nella riorganizzazione delle attività esplicate dai suddetti lavoratori.
Un incontro, un confronto sindacale che sicuramente ha messo alla luce molte delle anomalie di questo mancato cambio d’appalto; dopo molte ore si e’ riusciti a costruire un impalcatura a cui dovranno necessariamente seguire altri atti concreti al fine della salvaguardia di tutta l’occupazione. L’impalcatura di oggi consente a tutti di avere quel tempo necessario per raggiungere gli auspicati obbiettivi che per la uilm/uil di Basilicata, senza se e senza ma, significa garantire il lavoro. Per raggiungere ciò ognuno dovrà fare la propria parte, perchè solo così ai lavoratori della Sicilsaldo potrà essere consegnato non solo un presente ma soprattutto il futuro. Futuro che va realizzato rendendo esigibili gli investimenti non oil di Eni e della regione Basilicata perchè l’eventuale fase discendente delle attività, anche all’interno della mise, dovrà corrispondere alla creazione di nuove attività supportate da un piano regionale di qualificazione e/o riqualificazione professionale: “si svuota eventualmente da un lato, si riempie dall’altro”. E’ necessario dunque riprendere il confronto con Eni, così come annunciato da Descalzi e accelerare perchè se non verrà fatto tutto ciò in val d’agri si consumerà una vera e propria carneficina sociale. Il 21 luglio riprenderà il confronto con Eni relativamente alla suddetta vertenza e auspichiamo che il tempo delle verifiche sia terminato perchè necessariamente, a fronte del valore delle estrazioni petrolifere, va garantito il lavoro in val d’agri.