L’organismo, presieduto da Braia, ha auditoil DG per la Programmazione della Regione Morvillo, i segretari regionali CGIL-CISL-UIL e i rappresentanti di CNA, Confapi, Alleanza delle Cooperative, Confimi Industria, Confindustria, Confartigianato
“Il mancato coinvolgimento delle parti sociali, datoriali e sindacali sul Programma regionaleFesr e Fse 2021/2027, documento inviato direttamente a Bruxelles”. E’ quanto lamentato, durante il lavori della seconda Commissione consiliare, tenutasi nel pomeriggio di oggi, dai rappresentanti di CGIL, CISL UIL, CNA, Confapi, Alleanza delle Cooperative, Confimi Industria, Confindustria e Confartigianato.
“Il mancato coinvolgimento del Partenariato – è stato sottolineato in maniera unanime da Michela Carmentano per la CGIL, Luana Franchiniper la CISL, e Vincenzo Tortorelli per la UIL – è un fatto inaudito, mai accaduto prima, che avrà effetti inevitabili sulle politiche messe in campo. Ci troviamo dinanzi ad un atto gravissimo irrispettoso dei regolamenti. Come si può immaginare di utilizzare risorse per lo sviluppo, la coesione, l’inclusione – hanno sottolineato i tre sindacalisti – senza partire dall’ascolto delle parti sociali e di tutti i componenti del Partenariato, che sono i diretti protagonisti della vita della comunità regionale, ciascuno nel suo ambito?”. La richiesta rivolta con forza da tutte e tre le sigle sindacali alla Giunta è di “Predisporre tempestivamente le linee strategiche per l’impiego dei fondi e per consentire al partenariato di esercitare la propria funzione. Diversamente provvederemo a segnalare i fatti alla Commissione Europea e alla Presidenza del Consiglio dei Ministri”.
Dello stesso tenore le lamentele avanzate dal mondo datoriale con gli interventi diNicola Fontanarosa per Confimi Industria, di Vito Gaudiano per Confapi Matera, di Nicola Crocco per Alleanza Cooperative Basilicata, di Margherita Perretti per Confindustria, di Leo Montemurro per Cna.“La Basilicata – ha affermato Fontanarosa – ha antiche relazioni di partenariato. Negli ultimi anni l’attenzione è calata fino alla non osservanza del Regolamento. Per colmare questo vulnus si revochi la delibera di Giunta regionale”. “E’ saltatoun pezzo importante – ha detto Gaudiano – quello della condivisione. Siamo in presenza di una situazione anomala con un documento reso ufficiale ma che non abbiamo proprio discusso. Si annulli la delibera per pensare ad una procedura corretta”.
“Il confronto con le parti sociali e datoriali – è stato sottolineato da Nicola Crocco per Alleanza Cooperative Basilicata- non è un’opzione, ma un passaggio prezioso ed obbligato per la stesura della nuova programmazione regionale 2021/2027, codificato all’interno del Regolamento del Codice di condotta del partenariato che, ad oggi, risulta disatteso. Un confronto che si deve consumare, logicamente, a monte della trasmissione della proposta alla Commissione europea, non a valle. Non si tratta solo di una questione di metodo ma di merito, per cui la via è quella del ritiro della delibera di Giunta regionale”.
Margherita Perretti per Confindustria ha evidenziato l’irritualità del metodo utilizzato, per cui ha detto “Ci rifiutiamo di intervenire ex-poste ratificare quanto già fatto senza il dovuto nostro coinvolgimento. Tutto cade in un delicato momento socio-economico, con tante risorse in arrivo che non possiamo permetterci di non utilizzare. Diventa fondamentale trovare il metodo migliore per avviare l’interlocuzione con il partenariato”.
Per Leo Montemurro non si tratta di un incidente di percorso, “Qui c’è una questione di sostanza” e, poi, non vedo un’anima in questo Programma regionale Fesr e Fse 2021/2027, che è una riproposizione del programma precedente”.
L’organismo, presieduto da Luca Braia (Iv), ha audito in apertura di seduta il Direttore Generale per la Programmazione e la gestione delle risorse strumentali e finanziarie,AlfonsoMorvillo. Il Dg in video collegamento, ha spiegato che il documento messo in piattaforma non è da considerare definitivo per cui può essere emendato e che è stata seguita una procedura corretta. “Il fatto di non coinvolgere il Partenariato è lontano dalla nostra volontà, e bisogna tener conto dei vincoli e dei tempi strettissimi imposti da Bruxelles. A partire dai primi giorni di luglio attiveremo dei tavoli e i componenti del Partenariato potrebbero già iniziare a fornire contributi sul documento”. Sull’invito a ritirare la delibera, Morvillo, pur non vedendo una ratioin questa richiesta che, ha spiegato, possa contribuire ad un miglioramento della procedura, ha affermato che “la decisione spetta alla Giunta regionale. Ciò che si potrebbe fare è integrare con una nuova delibera una volta che il processo di coinvolgimento con il Partenariato è stato garantito”.
Sull’argomento è intervenuto il consigliere Coviello, sottolineando che sicuramente occorre colmare il deficit di coinvolgimento, “e questo, è il luogo adatto per farlo”, e ha invitato a non farne una questione di metodo ma di merito. La consigliera Sileo letto un passaggio della delibera ha chiesto ai rappresentanti del Partenariato se il passaggio di coinvolgimento riportato fosse stato consumato. “E’ evidente che vi è stato un momento di confusione sulla procedura – ha affermato Perrino – e che vi è la necessità di rivedere il documento”.
Il presidente Braia ha chiuso i lavori rendendo noto che invierà un documento al presidente Bardi su quanto emerso dalle audizioni evidenziando, in particolare, l’invito unanime al ritiro della delibera. “Al presidente Bardi farò presente la necessità di riportare, immediatamente, nell’alveo della regolarità procedurale indicata dai Regolamenti comunitari con l’istituzione e il coinvolgimento ufficiale del Partenariato che, ha sottolineato, è cosa ben diversa dagli organismi indicati dallo Statuto regionale”.
Ai lavori, oltre al presidente Braia, erano presenti i consiglieri Sileo (Gm), Bellettieri (FI), Coviello (FdI), Trerotola (Pl), Perrino (M5s).