Un cavallo che trainava una carrozza intorno alle 13,15, è deceduto probabilmente a causa di un infarto . L’episodio è avvenuto sulla strada statale 7 a poche decine di metri da uno degli accessi al centro urbano di Matera, via San Vito.
Il cavallo, è doveroso precisarlo, non faceva parte della cavalcata di Maria Santissima della Bruna ma stava effettuando una passeggiata privata con il suo cocchiere.
Michele Capolupo
Un esposto alla procura della repubblica di Matera sarà inviato nella giornata di lunedì da AIDAA Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente in relazione alla morte del cavallo che trainava una carrozza avvenuta ieri intorno alle 13,15 probabilmente a causa di un infarto. L’episodio è avvenuto sulla strada statale 7 a poche decine di metri da uno degli accessi al centro urbano di Matera, via San Vito. “Il cavallo stava facendo una passeggiata privata con il suo cocchiere, quando è stramazzato a terra forse a causa del grande caldo – scrivono gli animalisti di AIDAA in una nota stampa- il nostro esposto ha lo scopo di far emergere le motivazioni per cui questo bellissimo cavallo è morto. Vorremmo infine ricordare- concludono gli animalisti- che con queste temperature far muovere i cavalli a traino di carrozze e qualsiasi altro mezzo mette a repentaglio la salute degli stessi animali e che tale comportamento potrebbe essere inquadrato nel reato di maltrattamento di animale ai sensi dell’articolo 544 del codice penale”.
“Serve un ordinanza del ministro della Salute che vieti per tutti i mesi estivi a partire da oggi le attività di traino e tiro compresi i funerali ed i matrimoni oltre che il traino della carrozze dedicate ai turisti nelle città e nei borghi italiani, ma che fermi anche i palio e tutte le manifestazioni in cui è previsto l’uso di cavalli o di altri equidi comprese le attività agricole. Chiediamo che il ministro Speranza o un suo sottosegretario delegato aprano un tavolo sul benessere dei cavalli usati per queste attività e che questo avvenga subito. Persino gli ippodromi hanno capito che i cavalli non possono gareggiare di giorno, ma solo nelle ore serali e notturne. Quindi ci chiediamo quanti cavalli dovranno morire prima che si possa iniziare seriamente a mettere un freno a queste attività”. Lo scrivono gli animalisti dell’Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente in una nota stampa in cui annunciano le loro richieste dopo la morte dei cavalli avvenuta a Matera e in provincia di Oristano e dopo gli incidenti del Palio di Siena e di Firenze, dove qui un cavallo è letteralmente crollato al suolo sotto il peso del traino e sotto il caldo cocente di quelle ore.
Animali, Maturi (Lega): “Stop a sfruttamento cavalli”
“E’ inaccettabile che i cavalli impiegati nel traino di carrozze vengano fatti lavorare con il caldo record che stiamo registrando. Le conseguenze possono essere drammatiche, come accaduto a Firenze e a Matera: a distanza di poche ore l’uno dall’altro, infatti, due cavalli si sono accasciati a terra stremati dallo sforzo fisico sostenuto in giornate con temperature che sfiorano i 40 gradi. Il cavallo di Matera, purtroppo, è morto sul ciglio della strada. Per questo ho presentato una interrogazione al ministro della Salute, per sapere se è a conoscenza della situazione, come intenda tutelare gli animali, come previsto dall’articolo 9 dalla Costituzione, e se reputi doveroso porre in essere interventi a effettiva e concreta tutela dei cavalli impiegati nel traino delle carrozze turistiche vietandone l’impiego per tutto il periodo estivo. Da tempo arrivano richieste di fermare lo sfruttamento di questi cavalli: alla luce delle condizioni climatiche insostenibili, è urgente che vengano adottate misure a tutela dei cavalli”.
E’ quanto dichiara il deputato Filippo Maturi, presidente dell’Intergruppo parlamentare per la Tutela degli Ecosistemi e della Biodiversità, e responsabile nazionale del Dipartimento Tutela Animali della Lega.