Dov’è finita la “questione meridionale”? La risposta è rimandata a questa sera, alle ore 18 presso il Centro Carlo Levi – Palazzo Lanfranchi – in via Ridola a Matera . L’autore Franco Cassano proverà a spiegare le ragioni che stanno dietro il suo ultimo libro, intitolato Tre modi di vedere il sud (Il Mulino, 2009).
Alla presentazione del libro di Cassano saranno presenti il vice presidente della Regione, Vincenzo Santochirico, il presidente di Cna Matera, Antonio Braia, il presidente del Gruppo Giovani imprenditori dell’Api, Andrea Acito, la componente del Senato Accademico dell’Università della Basilicata, Maria Teresa Mazzoccoli.
L’autonomia del pensiero meridionale e la sua autosufficienza culturale. Un nuovo tipo di meridionalismo che trae forza dai presunti e additati vizi del Sud Italia: dall’andar lenti al suo essere ruolo di “frontiera tra le frontiere”. Ma anche l’equivoco rapporto tra dipendenza e sfruttamento con il Nord, la neonata e più prolifica “questione settentrionale”, l’assillo della modernizzazione. Tre modi di vedere il Sud, pubblicato per la collana “Le voci” dalla casa editrice Il Mulino, condensa e ripropone ciò che da vent’anni occupa le riflessioni di Franco Cassano, neo-meridionalista e intellettuale di chiara fama interessato alle dinamiche sociali e culturali della sua terra. Docente dell’Ateneo di Bari, dove insegna Sociologia dei processi culturali, Cassano ha promosso un ripensamento del Mezzogiorno e della sua identità, alla luce di interpretazioni che tentano di definire il “Meridione rispettando il Meridione”, nel tentativo di superare lo scarto tra la cosiddetta “regionalizzazione della ragione” e la necessaria ampiezza di vedute indispensabile in un mondo globale.
Con questo appuntamento prosegue il ciclo di incontri organizzati dall’associazione culturale Medeura, dedicati al Mezzogiorno e allo Sviluppo.