Si chiama “Respira” lo spettacolo di arte performativa di Stefano Siggillino proposto al pubblico nel Chiostro San Domenico della Prefettura Matera per il secondo appuntamento del Piccolo Festival delle Arti, organizzato dal Circolo Culturale La Scaletta in collaborazione con la Prefettura di Matera e curato dallo storico dell’arte Edoardo Delle Donne.
Protagonista della serata l’artista materano Stefano Siggillino che ha coinvolto nella sua performance la sciamana Corinna.
Si tratta di una riflessione performativa su una delle azioni più importanti che l’essere umano compie, il respiro. Un viaggio tra la liberazione interiore e la riflessione su chi siamo e dove ci troviamo. La performance si basa sul dare gesto e segno alla respirazione attraverso il controllo di essa; ad ogni inspirazione e espirazione corrisponderà un segno uguale e specchiato.
Considerare i limiti in modo statico, come muri dove la ragione sbatte e si ferma, è esso stesso il limite più grande.
Il respiro è dinamismo ed ha la potenza del cambiamento, potenza che diventa propulsione per andare oltre.
Stefano Siggillino nasce a Matera nel 1992 in una famiglia dove arte e libertà di essere e di esprimersi non sono mai mancate. Dopo essersi diplomato al Liceo Artistico “Carlo Levi” di Matera, prosegue i suoi studi all’Istituto Europeo di Design di Milano (IED) dove acquisisce una formazione nell’ambito della comunicazione visiva che si rivelerà preziosa nella realizzazione delle sue opere. All’età di sedici anni muove i primi passi nel mondo dell’arte, a Matera espone le sue prime tele in mostre personali e collettive e collabora, come curatore, nell’allestimento di un’esposizione dedicata a Andy Warhol. Sulla scia dell’artista americano alcuni anni dopo nel 2020 nasce Seal Factory, un progetto volto a fondare una residenza per artisti nella Città dei Sassi, dove sperimentare nuove tecniche e idee in ambito artistico.
Da sempre influenzato da Mirò e Matisse, Siggillino persegue nei suoi lavori la ricerca dell’essenziale, per le forme e i colori, con cui riesce a creare rappresentazioni di forte impatto e con un palese significato recondito, ispirato al suo mondo interiore, in cui domina un Io bambino che dà vita e forma ai personaggi delle sue opere.
La dislessia lo porta a trovare nell’arte un canale di comunicazione immediato e sincero, nel tempo la sua passione si trasforma in vera e propria dedizione.
La fotogallery dello spettacolo (foto www.SassiLive.it)