In vista dell’avvio della campagna di raccolta del pomodoro nell’area nord della Basilicata, previsto nelle prossime settimane, non vorremmo assistere, come spesso accaduto in passato, a ritardi nell’attivazione delle strutture di accoglienza preventivate nei tavoli istituzionali, ed in particolare a quella ubicata presso l’ex tabacchificio di Palazzo San Gervasio. E’ l’auspicio della Coldiretti di Basilicata che a tal proposito chiede alla Regione Basilicata di “attivarsi attraverso gli uffici preposti per garantire ai tanti lavoratori stagionali extracomunitari che ogni anno raggiungono la nostra Basilicata – spiega il direttore provinciale, Franco Carbone – di poter usufruire di un’accoglienza dignitosa e ai datori di lavoro la reperibilità dei lavoratori per la raccolta. Considerando anche le operazioni sanitarie da effettuare vista l’insistenza della pandemia”. Diversi, infatti, nei mesi scorsi, sono stati i tavoli istituzionali per organizzare la macchina dell’accoglienza. “Il nostro auspicio è che l’essere partiti con qualche mese di anticipo – continua Carbone – alla fine non venga vanificato, anche perchè è ormai risaputo che la presenza di lavoratori stranieri è diventata strutturale nell’agricoltura italiana dove un prodotto agricolo su quattro viene raccolto in Italia da mani straniere che rappresentano più del 29% del totale delle giornate di lavoro necessarie al settore. Si tratta quasi sempre di lavoratori dipendenti a tempo determinato che arrivano dall’estero – conclude il direttore provinciale della Coldiretti – e che ogni anno raggiungono l’area del Vulture Alto Bradano per un lavoro stagionale per poi tornare nel proprio Paese”.