Covid, Espedito Moliterni (referente regionale della Società Italiana di Igiene): “Subito la quarta dose. la Regione Basilicata estenda la possibilità di somministrarla a tutti gli over 60. Di seguito la nota integrale.
Da alcuni giorni contagi in crescita costante, con oltre 100.000 casi giornalieri, aumento dei ricoveri e tasso di positività oltre il 20%. In Basilicata il tasso di positività è superiore al 40% e i ricoveri continuano costantemente ad aumentare, seppur di poco. E’ evidente l’estrema contagiosità della variante Omicron, dato che generalmente in estate la diffusione delle malattie respiratorie tende a ridursi notevolmente.
La presenza di questa nuova variante, Omicron BA.5, e il previsto prossimo arrivo di un’ulteriore variante che, secondo gli studiosi, appare essere ancora più contagiosa, sta ponendo interrogativi nel mondo scientifico circa la strategia da adottare per limitarne i danni, sia sanitari che socio economici.
E se è vero che queste ultime varianti di Omicron, nella maggior parte dei casi, si limitano a replicarsi nelle prime vie aeree, inducendo la comparsa di raffreddore, cefalea, mal di gola, è altrettanto vero che nelle persone anziane e nei “fragili” gli effetti della malattia sono molto più gravi ed esitano in malattie polmonari importanti e purtroppo in decessi. Infatti, è a queste persone che occorre prestare la massima attenzione per individuare adeguate misure di protezione e di prevenzione.
Ed allora cosa fare? Gli esperti concordano nell’affermare che se nelle prossime settimane è verosimile che si possa determinare una discesa dei contagi, è molto probabile che potremmo assistere ad una risalita delle infezioni nel prossimo autunno/inverno. E’ quindi evidente che in particolare per la prossima stagione autunnale sarà necessario attrezzarsi in modo adeguato.
Ma questo significa ripristinare le restrizioni? Assolutamente no.
La nostra attenzione si deve focalizzare sulla protezione delle categorie fragili, degli ultraottantenni e delle persone anziane. Per costoro è assolutamente necessario provvedere alla somministrazione della quarta dose di vaccino che, come è stato ampiamente dimostrato, previene le forme gravi di infezione. La vaccinazione rimane il vero baluardo nei confronti della malattia e delle sue manifestazioni più gravi.
Attualmente, in base a quanto stabilito da una circolare del ministero della Salute la quarta dose è raccomandata a persone che abbiano superato o compiuto 80 anni, agli ospiti delle Rsa (residenze sanitarie assistite) e a coloro che sono stati inseriti nelle categorie a rischio con un’età compresa tra 60 e 79 anni.
Ad oggi, le percentuali di copertura sono al di sotto del 30%. Occorre dare nuovo impulso alla campagna vaccinale.
La proposta che si intende fare è quella di estendere la possibilità della somministrazione della quarta dose a tutti coloro che abbiano superato i 60 anni di età, a prescindere dal loro stato di salute. Si ritiene che la Regione Basilicata, da alcuni decenni all’avanguardia della profilassi vaccinale, possa per prima in Italia ampliare la platea degli aventi diritto alla quarta dose di vaccino rendendo, in tal modo, più efficace la lotta al virus attraverso la riduzione delle complicanze della malattia.
Del resto, in tutto il territorio regionale sono ancora operativi, pur con orari di apertura ridotti, i punti vaccinali che sono risultati molto efficaci nel favorire l’approccio della popolazione alla vaccinazione.
L’epidemiologia di questa nuova infezione ci induce a ritenere che dovremo convivere con questo virus per molti anni; se, come è giusto che sia, non possiamo più ricorrere a forme di restrizioni della nostra vita sociale, dall’altro dobbiamo essere ben consapevoli che abbiamo il dovere di proteggere le persone fragili e tutti coloro che sono a maggior rischio di contrarre le forme più gravi dell’infezione.
Estendere la quarta dose, oltre che ai fragili, a tutti coloro che abbiano compiuto i 60 anni, è una strategia che va in questa direzione.