Le più frequenti enteriti infettive: salmonella ed escherichia choli. E’ il tema scelto dal dottor Nicola D’Imperio, gastroenterologo materano di chiara fama, per il 66° appuntamento del nostro studio medico virtuale all’interno di SassiLive.
La salmonella
E’ una delle più frequenti enteriti infettive alimentari, in particolare nelle comunità. Colpisce in particolar modo i bambini, con un picco intorno ad 1 anno di età. I due più comuni sottotipi interessati sono la Salmonella enteritidis e la Salmonella tifimurium, in almeno il 50% dei casi nella trasmissione dell’infezione hanno un ruolo gli animali o prodotti animali quali pollame, carne, uova, latticini, perché questo batterio ha la tendenza a colonizzare gli animali domestici. Anche i suini e i bovini possono essere pesantemente contaminati dalla Salmonella che può convivere nei loro organismi pacificamente senza sviluppare la malattia. Grandi focolai di salmonella sono stati rinvenuti in alcuni cibi preparati come cioccolatini, roast beef precotti, pesce affumicato, gelati, formaggi, carni salate o conservate.
La salmonella aggredisce le cellule e le strutture limitrofe del piccolo intestino (ileo) e può estendersi anche al colon, provoca delle ulcere e si può diffondere per via linfatica od ematica e infettare così anche agli altri organi. Produce anche una enterotossina che gioca un suo ruolo nell’aggravamento della diarrea. Possono essere fattori predisponenti l’anemia, i linfomi, alcuni tumori metastatizzati, l’uso di cortisone, l’AIDS, e un pregresso intervento di gastroresezione in quanto la diminuzione dell’acidità gastrica favorisce il passaggio dei germi che sono stati introdotti per via orale.
I sintomi, almeno quelli iniziali, sono quelli di una gastroenterite con nausea, vomito, dolori addominali e diarrea che può presentarsi con poche scariche nei casi lievi, sino a numerose scariche con sangue, muco e pus. La febbre alta e persistente deve fare sospettare il passaggio in circolo dei batteri con un quadro setticemico che può portare l’infezione ad altri organi sviluppando meningiti, artriti, endocarditi, osteomieliti, ascessi locali, per fortuna ciò accade molto raramente. E’ importante isolare la salmonella nelle feci per instaurare una terapia mirata! Paradossalmente la terapia antibiotica può portare ad una più lungapersistenza della salmonella nell’organismo. Le forme leggere possono essere trattate solo con terapie di supporto, ma se c’è uno stato tossico sistemico, febbre alta, sepsi, disturbi neurologici, diminuzione della funzionalità renale, è doveroso usare gli antibiotici e i più efficaci sono i fluorchinolonici come la ciprofloxacina.
Un cenno alla Salmonella typhi che in passato ha mietuto numerose vittime e che attualmente, a causa delle migliorate condizioni igienico-alimentari nei paesi occidentali, è, almeno da noi, quasi scomparsa, tuttavia è presente in stato endemico con periodici focolai, nei paesi sottosviluppati. La Salmonella typhi coabita solo con gli uomini, non infetta gli animali. Il tifo, come veniva chiamata un tempo, o febbre tifoide, è una malattia in cui l’interessamento degli altri organi prevale su quello intestinale: il microorganismo penetra attraverso la parete intestinale e, attraverso la via linfatica o ematica capillare, entra nel circolo determinando batteriemia ed interessamento di numerosi organi.
Se l’infezione non viene riconosciuta in tempo, o trascurata, nella prima settimanadi malattia c’è febbre, mal di testa e dolori addominali, l’alvo è normale, oppure addirittura stitico. Nella seconda settimana la febbre diventa più alta e continua, il paziente è stanco e svogliato, inizia la diarrea muco-purulenta ed ematica. Nella terza settimana, oltre ai sintomi suddetti si aggiungono confusione mentale e stato tossico generale, e si possono avere complicanze intestinali anche gravi come emorragia e perforazione. Nella quarta settimana, se il paziente è sopravvissuto, la febbre cala lentamente e lo stato generale migliora. La diagnosi si fa con l’esame specifico colturale delle feci e l’emocoltura. Il cloramfenicolo è l’antibiotico di scelta alla dose di 500 mg 4 volte al giorno per due settimane. Esistono tante altre opzioni terapeutiche, ma non ci soffermiamo su queste perché sono di competenza medica.
Escherichia choli
I principali veicoli d’infezione sono cibi contaminati e bevande, colpisce principalmente i bambini (a causa dell’immaturità del sistema immunitario) ed è frequente nei paesi tropicali.
E’ un batterio che normalmente è presente nella flora batterica intestinale, ma ben sei ceppi possono determinare delle enteriti batteriche. Questi ceppi patogeni provocano una diarrea non infiammatoria perché colonizzano la superficie dell’intestino aderendo alle cellule, non ne provocano la morte cellulare e neppure penetrano negli strati profondi della parete, ma producono delle enterotossine. I sintomi sono dolori addominali e diarrea acquosa, senza muco, pus o sangue, le forme lievi prevalgono con guarigione spontanea e terapia di supporto (liquidi per bocca, probiotici, antidiarroici se ci sono più di tre scariche al giorno). Solo nei rarissimi casi gravi o nei pazienti con altre gravi malattie concomitanti, può essere utile la terapia con antibiotici chinolonici (ciprofloxacina
Biografia di Nicola d’Imperio
Titoli di carriera
Laureato in medicina e chirurgia nel 1972 con 110 e lode
Specializzato in Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva nel 1978 con 110 e lode
Assistente presso il Servizio di Gastroenterologia dell’ospedale Bellaria di Bologna dal 1974 al 1987
Aiuto presso il Servizio di Gastroenterologia dell’ospedale Bellaria di Bologna dal 1988 al 1998
Primario presso l’UOC di Gastroenterologia dell’ospedale Morgagni di Forlì dal 1998 al 2001
Professore presso la scuola di specialità di Gastroenterologia di Bologna dal 1998 al 2006
Primario presso l’UOC di Gastroenterologia dell’ospedale Maggiore di Bologna dal 2001 al 2012
Libero professionista in Gastroenterologia dal 2013 a tutt’oggi presso la Clinica Villalba di Bologna, la Clinica Anthea e la Clinica Santa Maria di Bari e presso il suo studio a Matera.
Titoli scientifici
Direttore della Rivista Italiana di Gastroenterologia organo ufficiale dell’Associazione Italiana dei Gastroenterologi Ospedalieri
Segretario per l’Emilia Romagna dell’Associazione Italiana dei Gastroenterologi Ospedalieri
Presidente per l’Emilia Romagna della Società Italiana di Endoscopia Digestiva
Presidente della Associazione Italiana Malattie dell’Apparato Digerente
Pubblicazioni scientifiche:su riviste straniere 78 e su riviste italiane 124 libri di gastroenterologia ed endoscopia digestiva 12
Indirizzo sito: www.nicoladimperio.it