Il servizio di emergenza-urgenza 118 della Basilicata imploderà da un momento all’altro. Come tutti gli anni nei periodi estivi, viene fortemente penalizzato dalla carenza di personale, dalla carenza di ambulanze operative sul territorio e dalla concomitante necessità di garantire agli operatori le ferie estive e i vari istituti contrattuali.Tutto ciò sta determinando una ridotta operatività di molte postazioni del 118 della Regione. Questa vicenda si inquadra, purtroppo, all’interno di un sistema che è diventato sempre più precario e in costante emergenza. Il rischio è che i cittadini lucani non siano a pieno tutelati da un servizio indispensabile come quello del 118 e che gli operatori siano soggetti a disagi di ogni genere, come l’impiego del personale in sedi diverse da quella di assegnazione, il costante ricorso al lavoro straordinario come fattore ordinario di programmazione dei turni, turni di servizio non improntati attorno ad un equilibrio tra le esigenze operative ed il benessere degli operatori, pronta disponibilità (reperibilità) attivata per garantire interventi assistenziali non urgenti e programmabili, etc.
La rete è bucata in troppi Comuni, a cominciare dal Potentino e dal Vulture, dove le ambulanze ormai riescono a fatica a far fronte alle chiamate in arrivo nella Centrale Operativa di Potenza. Il sottodimensionamento del 118 è stato denunciato più volte dalla UIL FPL. Come anche il fatto che la Basilicata è l’unica Regione ad avere i Punti di Primo Intervento (PPI fissi) senza prima pensare ad un potenziamento effettivo delle postazioni territoriali di Soccorso (PTS mobili) su tutto il territorio lucano.
La UIL non è più disposta a sottostare a modelli organizzativi in cui si tiene conto solo delle esigenze funzionali della struttura aziendale, replicando “vecchi copioni” in materia di organizzazione del lavoro che continuano a incombere sul personale del comparto e della medicina convenzionata del 118, che da oltre un decennio opera in condizioni di insostenibile disagio organizzativo. Tutto ciò è la conseguenza di una inerzia delle istituzioni che avrebbero dovuto provvedere agli interventi di riorganizzazione anche attraverso la riattivazione di forme incentivanti, ormai soppresse dal 2008 ed al potenziamento della rete di emergenza, così come scritto nella Legge Regionale n. 21 del 1999 che istituì Basilicata Soccorso.Occorre perciò un intervento più deciso delle istituzioni preposte affinché si esca da questa continua emergenza e si dia un’organizzazione efficace ed efficiente al DEU 118.
Per queste ragioni la UIL FPL vuole porre all’attenzione del Presidente della Regione Basilicata e dell’Assessore alla Salute, la necessità di una rivisitazione complessiva del Dipartimento di Emergenza Urgenza 118 di Basilicata.