Quando si parla di Teatro dei Calanchi, alcuni riconducono questo titolo all’evento teatrale che si svolge ogni anno tra i Calanchi di Pisticci, altri invece ne hanno sentito parlare perché il luogo ha cominciato a essere tale e ad avere vita propria oltre il periodo della manifestazione.
Dall’anno di fondazione del progetto, da parte del direttore artistico e maestro di teatro Daniele Onorati, sono passati sette anni e, in questo frangente, il luogo ha visto migliaia di persone inserire le sue coordinate sulla mappa e localizzarvisi per una foto, uno shooting fotografico o una passeggiata esplorativa nel cuore più autentico della Basilicata.
Dunque, sembra proprio che la fotografia abbia avuto un ruolo cruciale nella curiosità che si è creata attorno a questo set a cielo aperto. Teatro dei Calanchi, infatti, ha sempre avuto un legame molto stretto con essa. Tanti gli sguardi che si sono posati su questa dimensione, per raccontarla attraverso l’arte fotografica. Attilio Bixio, Irene Ferri, Gianni Santilio, Duet Studio, Alice Vacondio, Matteo Nardone, Giambalvo & Napolitano sono alcuni degli autorevoli nomi presenti nella storia di questo evento. È proprio attraverso gli scatti senza tempo di Irene Ferri che Teatro dei Calanchi è approdato tra i soggetti del manuale Master di fotografia, nato dalla collaborazione tra Nikon e gruppo RCS, diffuso in allegato a testate giornalistiche di primo piano come il Corriere della Sera e La Gazzetta dello Sport.
Quest’anno si è voluto omaggiare questa forma d’arte in maniera ancora più incisiva, aprendo la VII edizione con un workshop fotografico tenuto da un maestro della fotografia documentaristica. Raffaele Petralla, fotoreporter pluripremiato e docente di fotografia presso il centro studi sull’immagine contemporanea Spaziotempo di Bari, ha collaborato con prestigiose testate come Internazionale e National Geographic. Molti dei suoi scatti sono visionabili sul sito dell’agenzia milanese Prospekt, con cui lavora. I suoi sono reportage impegnati, che raccontano di realtà dove nessuno si è mai spinto prima. L’ultimo suo progetto di fotogiornalismo l’ha portato in Laos, per documentare la vita di un villaggio che letteralmente “vive sulle bombe” di una guerra segreta.
“Per me la fotografia è una sorta di illusione che il tempo si possa fermare, quindi vivo in costante viaggio di ricerca per provare a fermarlo, illudendomi costantemente, e nutrendomi di questa illusione. Al contempo, sono pieno di curiosità e la curiosità mi da’ il coraggio sufficiente per potermi lanciare alla ricerca di queste storie, e realizzarle sul campo con tutte le difficoltà connesse.”
È questa la visione di Raffaele Petralla, che guiderà i partecipanti alla scoperta della fotografia come strumento di racconto del territorio. L’obiettivo del workshop, che si terrà il 29, 30 e 31 luglio, è quello di elaborare un fotolibro che contenga tracce preziose del percorso di preparazione all’evento Teatro dei Calanchi. Tre giorni di full immersion con gli attori, uscite formative tra i Calanchi e nella città di Pisticci, condurranno a una narrazione per immagini densa di significato.
Il risultato sarà una piccola opera d’arte in cui grafica, storytelling e fotografia si fonderanno nell’opera collettiva di più artisti, mostrando le parti dello spettacolo di solito invisibili al pubblico. Grafica e impaginazione saranno a cura di Daniela Quinto, accompagnate dalle illustrazioni di Antonio Camardo e Ivan Soddu, e dai testi di Daniele Onorati. Il volume sarà prodotto da Teatro dei Calanchi con la partnership dell’azienda Ecowash, punta di diamante della costa jonica, che vanta esperienza pluriennale e tecnologie all’avanguardia nel settore del lavaggio industriale e del noleggio di biancheria.
Nell’arco delle tre giornate si alterneranno momenti di shooting e momenti di formazione. Questi ultimi si svolgeranno nella confortevole area dedicata, di coworking all’aperto, allestita nella bucolica cornice dell’agriturismo Il Calanco. Si tratta di una nuova collaborazione, volta a prediligere un’azienda che ha puntato negli anni sul rispetto della natura calanchiva del territorio, divenendo anche fattoria didattica, per favorirne la promozione e la conoscenza.
Il workshop è aperto a un massimo di 10 partecipanti. Per sostenere il progetto e scoprire il programma completo è possibile consultare il sito ufficiale dell’evento www.teatrodeicalanchi.com.