La riforma degli Its, gli Istituti tecnologici superiori, il canale strutturale di offerta formativa non accademica subito professionalizzante, avviata alla Camera, rilancia con più forza la proposta di Terre di Aristeo per l’istituzione in Basilicata di un Its specifico per le figure professionali di cui ha assoluto bisogno il turismo di comunità, il turismo dei nostri borghi. A sostenerlo è Saverio Lamiranda, l’a.d. DistrettoTuristico Rurale Terre di Aristeo che parla di un’opportunità per gli studenti ma anche per le imprese e i territori dove possono svilupparsi strategie condivise per l’innovazione e il governo dei processi di trasformazione in atto, una importante occasione per affrontare la tematica della digitalizzazione e della transizione ecologica.
Gli Its oggi sono 121, frequentati da 21mila studenti, e anche durante la pandemia si sono confermati passepartout per il lavoro, come confermato dall’ultimo monitoraggio Indire: l’80% dei diplomati ha trovato un impiego a un anno dal diploma, e nel 91% dei casi in un’area coerente con il percorso di studi svolto (il tasso di occupazione raggiunge punte del 90- 100% in moltissimi territori). La Basilicata conta un solo ITS dedicato all’area tecnologica dell’Efficienza Energetica. L’ITS si trova a Potenza.
Con le nuove norme gli Its si chiameranno Its Academy e saranno il fiore all’occhiello formativo nelle aree tecnologiche più rilevanti per la nostra manifattura made in Italy, e in linea con 4.0 e Pnrr, dalla mobilità sostenibile all’efficienza energetica, alle nuove tecnologie per il made in Italy, agro-alimentare, meccanica, moda, servizi alle imprese, sistema casa. Gli Its si confermano percorsi a doppia uscita: di norma quinto livello Eqf se di durata biennale (4 semestri), e, per specifiche esigenze formative, di sesto livello Eqf se triennali (6 semestri). La governance viene in parte snellita (è stato cancellato il riferimento al coordinatore didattico proveniente dal mondo della scuola) e resta la quota premiale di risorse al 30%.
Per Lamiranda ci sono adesso tutti i presupposti perché la Regione accolga il progetto-proposta di Terre di Aristeo tenuto conto che il comparto del turismo esperenziale e sostenibile è quello su cui investire attraverso il Pnrr le risorse più significative e puntare per bloccare la fuga dei giovani, attraverso la formazione professionalizzante che li immetta nel mondo del lavoro e quindi creare condizioni di sviluppo locale.