Si è svolta questa mattina in contrada San Francesco, nella zona di Agna Le Piane a Matera la cerimonia per l’intitolazione della strada a Vincenza Castria.
Agli eventi hanno partecipato due figli di Vincenza Castria, Francesco e Lucio Candido e Filippo Novello, il sindaco di Matera, Domenico Bennardi e l’assessore alla parità di genere e alle pari opportunità Tiziana D’Oppido, Livia Capasso dell’associazione “Toponomastica al femminile”, Lucia Sileo, componente del CDA Fondazione Nilde Iotti, Adriana Salvia, presidente Libera Università delle donne di Basilicata, Antonio Bronzino, presidente CSV Basilicata, Concetta Larocca, presidente Associazione Donne in campo e Paolo Carbone per la CIA.
L’iniziativa è stata inserita tra gli eventi promossi per ricordare la figura di Vincenza Castria in occasione del centenario della sua nascita.
A seguire è stato promosso un convegno sul tema “Il lungo cammino di Vincenza” nella sala consiliare della Provincia di Matera.
Sono intervenuti il presidente della Provincia di Matera, Piero Marrese, il sindaco di Matera, Domenico Bennardi, l’assessore comunale alla cultura Tiziana D’Oppido, il presidente Anci Basilicata, Andrea Bernardo e il sindaco di Montescaglioso Vincenzo Zito.
I lavori sono stati introdotti da Adriana Salvia, presidente Libera Università delle donne di Basilicata.
A seguire sono intervenuti Rossella Rubino, componente regionale Commissione Pari Opportunità, Concetta Larocca, presidente Associazione Donne in campo, Antonio Bronzino, presidente CSV Basilicata, Paolo Pesacane, presidente Arci Basilicata, Raffaele Petrozza, presidente Arci La Lampa di Montescaglioso, Pancrazio Toscano, vice presidente Accademia della Ruralità Giuseppe Avolio e Livia Capasso sulla questione della toponomastica femminile. I lavori sono stati conclusi da Lucia Sileo, componente del CDA Fondazione Nilde Iotti.
La città di Matera, con deliberazione della giunta comunale n. 326/2021 del 26/10/2021 promossa dall’Assessorato alla Parità di Genere e alle Pari Opportunità, decideva l’intitolazione.
Vincenza Castria nasceva a Montescaglioso il 28 febbraio 1922. Dopo l’uccisione del marito,
Giuseppe Novello durante il movimento dell’occupazione delle terre incolte, avvenuta nel dicembre 1949, animò la scena politica portando a livello nazionale le richieste di giustizia del popolo meridionale. Le iniziative da lei promosse, in un periodo che va dagli anni Cinquanta agli anni Novanta, portarono alla ribalta nazionale la condizione delle donne della regione Basilicata e dell’intero Mezzogiorno. Nell’aprile 1953 venne eletta nel Consiglio nazionale dell’Unione Donne Italiane.
Inoltre Vincenza si batté per la conquista di due diritti civili intervenendo a sostegno dei referendum sul divorzio e sull’aborto. È stato pubblicato postumo il libro “Rossa terra mia” portato a termine dal marito Ciro Candido. La Libera Università delle Donne di Basilicata, la Fondazione Nilde Iotti, la Commissione Regionale per le Pari Opportunità della Regione Basilicata, la Fondazione Basilicata Futuro, l’ARCI Basilicata, Il CSV Basilicata, la Confederazione Italiana Agricoltori, Donne in Campo, Accademia della Ruralità e il circolo ARCI “La Lampa”, in accordo con la famiglia, hanno costituito un Comitato promotore per ricordare la figura di Vincenza Castria con una serie di iniziative, tra le quali il convegno sulla sua figura e le lotte sostenute, patrocinato dal Comune di Matera e dalla Provincia di Matera. È in itinere una pubblicazione su Vincenza Castria che contestualizza le sue attività e il periodo storico.
La fotogallery della cerimonia di intitolazione della strada a Vincenza Castria e del convegno nella Provincia di Matera (foto www.SassiLive.it)