Il consigliere regionale Quarto interviene in merito al disegno di legge sul sostegno alle imprese che operano nell’ambito dell’informazione locale. Di seguito la nota integrale.
Fondamentale il ruolo della comunicazione nella vita sociale e civile. A ricordarcelo la dipartita di uno degli ultimi grandi maestri, Eugenio Scalfari, che al suo giornale aveva dato un’anima ed un carattere, certo anche una sua natura caratteristica e caratterizzante, non sempre condividibile, ma non è questo quello che conta. L’importante è comunicare, riuscire a farlo facendosi capire. Non tutti, certo, posso essere maestri, ma tutti coloro i quali ci credono possono, con i mutevoli e disparati strumenti comunicativi attuali, compiere un’azione a dir poco lodevole e doverosa: informare. Anche e, soprattutto, per questo assume grande valore il disegno di legge in materia di sostegno alle imprese che operano nell’ambito dell’informazione locale. Forse, sicuramente, bisognava attivarsi prima, sono il primo a chiederne venia, ma siamo ancora in tempo. Sostenere le imprese che vivono offrendo notizie diviene uno dei compiti precipui della Istituzione che ben deve comprendere l’importanza di una informazione libera e ricca al tempo stesso. L’Istituzione fonte di informazione e fruitore al tempo stessoattraverso i vari canali in cui si dipana con un attivismo culturale privo di ogni remora e cercando di tutelare la limpidezza del detto e scritto, rinunciando alla informazione cosiddetta di scopo. Lasciare ampio spazio alla creatività, al libero pensiero, non rinunciando, sicuramente, ad avvalersi dei media, termine ormai obsoleto ma che ben rende l’idea, anche quale veicolo per esprimere il proprio pensiero di uomo politico, di partito, di persona che opera nel sociale, che sta tra la gente. I due percorsi non sono contrastanti, anzi devono incrociarsi in un confronto continuo e serrato, mantenendo il giusto equilibrio senza favoritismi e sovrapposizioni, senza interessi di parte e retropensieri. Un stampa locale libera è sinonimo di buon governo, rappresenta il vero fine dell’informazione che contribuisce al miglioramento della qualità della vita. Il giornale e tutti gli altri mezzi di comunicazione costituiscono uno strumento complesso, un prodotto di sintesi che deve contare molto sui contributi intellettuali di tutti gli attori dell’impresa editoriale, di coloro i quali ci lavorano e di quanti ne ispirano forma e contenuto. Compito della Istituzione è anche quello di salvaguardare una passione, perché il giornalismo è passione, altrimenti non avrebbe ragion d’essere, favorendo le condizioni di lavoro di una categoria e di un settore, che vivono un periodo non facile, tutt’altro. Ecco perché, ripeto, assume rilievo consistente il disegno di legge in materia di sostegno all’informazione locale.