“Con la seconda edizione del Bando “Biblioteche e Comunità”, promosso dalla Fondazione CON IL SUD insieme al Centro per il libro e la lettura, in collaborazione con l’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani (ANCI), la quindicina di Biblioteche Comunali della Basilicata che hanno acquisito il titolo “Città che legge” hanno una nuova opportunità per rafforzare il proprio compito sopperendo alla nota carenza di risorse finanziarie”. Lo sostiene Sofia Di Pierro, componente della Segreteria regionale della UIL, sottolineando che saranno finanziati alle società del Terzo Settore progetti socio-culturali che coinvolgano le biblioteche nei comuni delle regioni Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia che hanno ottenuto la qualifica di “Città che legge” per il biennio 2020-2021.
“Condividiamo l’obiettivo centrale che è quello di un cambiamento nel rapporto tra istituzione bibliotecaria e territorio, insieme alla necessità di definire reti territoriali senza le quali qualunque iniziativa legata al mondo del libro e della lettura è destinata a non dare i risultati e gli effetti auspicati. La biblioteca è luogo di incontro e di conoscenza, di studio e di svago. È spazio della comunità e, per questo, di inclusione e di democrazia, dove chiunque può accedere ai libri, alla lettura e ai suoi benefici, giovani e anziani, ricchi e poveri, uomini e donne – continua Di Pierro. Hanno perciò un ruolo essenziale per garantire l’uguaglianza nelle opportunità a tutti i livelli e per contrastare il fenomeno di “povertà culturale” e quello della dispersione scolastica che registrano nella nostra regione livelli insopportabili da superare quanto più rapidamente possibile. I bibliotecari possono, con le loro competenze, fornire un ottimo servizio agli studenti e agli altri utenti della biblioteca in un mondo in cui le potenziali fonti informative sono decisamente variabili per qualità e rilevanza. Le biblioteche al tempo di Google non danno in prestito solo volumi, ma sempre più file di testo, audio, o video, ebook (e sono anche presenti sui social network), ma nuovi modelli sono necessari per far sì che esse sopravvivano nell’era digitale e in futuro”.
Secondo i dati Istat 2021, sono 7.425 le biblioteche pubbliche e private, statali e non statali, aperte al pubblico in Italia nel 2019 (escluse quelle scolastiche e universitarie). Il 58,3% del totale dei comuni ha almeno una biblioteca; due biblioteche su tre (il 68,5%) sono biblioteche civiche a titolarità comunale e più della metà delle biblioteche è al Nord (58,3%). Secondo l’Osservatorio sulla povertà educativa Con i Bambini, 4% nel centro Italia, il 9,4% nel nord-est, il 7,7% nelle isole, il 6,8% nel nord-ovest e il 6,6% al Sud.
“Le biblioteche comunali sono dunque presidi sui territori – conclude la dirigente della UIL – per la formazione culturale delle nostre comunità specie residenti nelle aree più interne non coinvolte da progetti culturali”.