“Le Magnifiche Stagioni di Ermenengildo” l’ultimo romanzo di Domenico Dimase verrà presentato sabato 31 ottobre 2009, alle ore 18,30, presso la Sala Levi di Palazzo Lanfranchi a Matera. L’evento organizzato dall’editore Albatros Il Filo, dall’Associazione Matera Poesia 95, dalla Libreria dell’Arco con il patrocinio del Comune di Matera, vedrà la partecipazione, oltre all’autore, del professor Rocco Zagaria, Presidente della sezione materana della Società Filosofica Lucana e della professoressa Ippolita Lazazzera. A moderare il dibattito sara il giornalista Filippo Radogna.
“Le Magnifiche Stagioni di Ermenengildo” ovvero le nevrosi dell’uomo moderno sono dodici racconti come dodici sono i mesi dell’anno a indicare le esperienze di un individuo che segnano la sua esistenza, distribuite nell’arco delle stagioni, talvolta pittoresche. I racconti formano una raccolta che ha come protagonista principale Ermenengildo, un nome a caso, al centro di vicende che si colorano di toni sarcastici sino ad assumere una veste buffa per i caratteri dello stesso personaggio. La sua ingenuità e il suo naturale modo di affrontare le situazioni e la vita relazionale si scontrano con i tratti principali su cui si fonda la società in cui vive. Una società complessa, dell’apparire, caratterizzata dalla tecnologia e dal bisogno di conseguire il successo ad ogni costo, una filosofia globale che sembra aver confuso tutto e tutti mescolando le carte in un unico gioco che si sostanzia nel motto del “si salvi chi può “. Ermenengildo Capponi è l’italiano medio, impiegato alle poste, una moglie, tre fi gli, alle prese con le peripezie di tutti i giorni: il lavoro, la famiglia, gli amici, la cucina, quel diabolico apparecchio che è il computer, la tecnologia, l’amore e il tradimento, le raccomandazioni, la chirurgia plastica… Chi di noi non è stato Ermenengildo, uomo qualunque ma un po’ speciale, almeno in una di queste situazioni?
L’ironia di Domenico Dimase trasforma questi momenti di vita quotidiana in vere e proprie avventure, ed Ermenengildo diventa un eroe dei nostri giorni, con tutte le sue particolarità e contraddizioni. In ognuno dei dodici racconti che compongono Le magnifi che stagioni di Ermenengildo, il nostro paladino si trova ad affrontare un aspetto del mondo in cui viviamo, globale e “avariato”, trovando sempre rifugio in valori importanti come l’amicizia o la famiglia. Con uno stile sempre fresco e ironico Dimase scrive della nostra vita, facendoci apparire sul volto un sorriso che sembra essere, a volte, un po’ amaro. Ermenengildo appartiene ad una schiera di personaggi già trattati nei filoni narrativi di altri scrittori del calibro di Campanile, Guareschi, e soprattutto Italo Calvino, e alle stoccate sarcastiche sulla società di Ennio Flaiano.