Sono 68.170 i nuovi contagi da Covid registrati nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute. Ieri i contagiati erano stati 71.075. Le vittime sono invece 116 rispetto alle 155 di ieri. Il tasso è al 19,4 %, in calo rispetto ieri quando era al 20,8%. Sono stati eseguiti in tutto, tra antigenici e molecolari, 350.630
tamponi. Sono invece 408 i pazienti ricoverati in terapia intensiva, mentre gli ingressi giornalieri sono 52. I ricoverati nei reparti ordinari sono invece 10.857, 87 in meno rispetto a ieri .
Iss, aumento infezioni non notificate
“In questa fase, caratterizzata dalla circolazione di varianti altamente trasmissibili, è verosimile che ci sia stato anche un aumento della quota di persone che hanno avuto un’infezione non notificata ai sistemi di sorveglianza per motivi legati sia alla mancata diagnosi che alla ‘autodiagnosi’. Lo rileva l’Iss nel rapporto settimanale esteso sulla pandemia di Covid-19 aggiungendo che “questo fenomeno potrebbe portare alla sottostima del tasso di incidenza, e quindi del rischio relativo, e dell’efficacia vaccinale”.
Iss, in aumento casi reinfezione: da 11,7% a 12%
“Nell’ultima settimana la percentuale di reinfezioni sul totale dei casi segnalati risulta pari a 12,%, in leggero aumento rispetto alla settimana precedente (11,7%, dato con tempi di consolidamento maggiori rispetto ad altre informazioni)”. Lo rileva il rapporto settimanale esteso dell’Istituto superiore di sanità sulla epidemia di Covid-19.
Dal 24 agosto 2021 al 13 luglio 2022 sono stati segnalati 813.817 casi di reinfezione, pari a 5,2% del totale dei casi notificati.
Iss, in ultimi 7 giorni picco casi, iniziata discesa
“Nel corso dell’ultima settimana il numero di casi segnalati sembra aver raggiunto il picco e iniziato a diminuire. Risultano in aumento le ospedalizzazioni, i ricoveri in terapia intensiva e i decessi”. Lo evidenzia il rapporto settimanale esteso dell’Iss sulla pandemia da Covid-19. “In leggera diminuzione, rispetto alla precedente settimana – si legge nel rapporto – la percentuale di casi tra gli operatori sanitari rispetto al resto della popolazione: 2,0% contro 2.2%” e “si sottolinea che questo dato ha tempi di consolidamento maggiori rispetto agli altri, ed è quindi suscettibile di variazioni”.