Consiglieri regionali Carmela Carlucci, Gianni Perrino e Gianni Leggieri del Movimento 5 Stelle: “Merito Sperduto nella riserva del Parco”. Di seguito la nota integrale.
Governo del cambiamento? Ma quando mai. Un’altra pagina deprimente per la politica e per le istituzioni lucane è stata scritta in via Verrastro. L’elezione a presidente del Parco regionale del Vulture del sindaco di San Fele, Donato Sperduto, è uno schiaffo alla legge regionale, al merito e al buon senso. Dove sono i requisiti in capo al neoeletto presidente? Il curriculum del sindaco di San Fele – così come stabilito dall’ufficio della prima commissione e dal tutto il Consiglio Regionale – è stato giudicato inappropriato, in quanto ritenuto carente dei requisiti necessari a ricoprire un ruolo di questa rilevanza. La Legge regionale n. 28 del 2017, all’articolo 5 parla chiaro in tema di “presenza dei requisiti”, che devono essere “di comprovata esperienza amministrativa e di tutela, valorizzazione e gestione del patrimonio naturalistico ed ambientale”. Su questo punto si è consumata la pastetta del centrodestra e di una parte del centrosinistra, che ha fatto strame dei lavori della Prima Commissione Affari istituzionali e di quanto già deliberato dalla massima assise regionale. Il centrodestra è andato a rimorchio del centrosinistra senza saper esprimere autorevolezza e coerenza, premiando un amministratore del Partito Democratico, senza un briciolo di argomentazione nella seduta consiliare, a parte la trita e ritrita liturgia degli auguri di rito di buon lavoro.
Quello che più sgomenta è il messaggio che buona parte del consiglio regionale, con questa nomina, ha veicolato alle centinaia di lucane e di lucani che da questa terra fuggono perché impossibilitati a esprimere e valorizzare qui le proprie competenze, faticosamente acquisite.
Con questa nomina si dice ai lucani che le competenze non servono, che un buon curriculum non è sufficiente, ma che l’unico modo per ottenere qualcosa è quello di salire sul carro giusto, di stare dalla parte politica vincente.
Ci dissociamo totalmente da questo messaggio disperato, che priva le e i giovani lucani della speranza di potercela fare. Qualsiasi riferimento alla meritocrazia proveniente da questo consiglio regionale sarà sonoramente respinto al mittente.
Dal primo momento, dal primo giorno della pubblicazione dell’avviso pubblico, abbiamo espresso l’esigenza di dotare il Parco del Vulture di un presidente di alto profilo, con reali competenze in materia ambientale e di tutela ambientale. Un profilo con reali competenze amministrative e gestionali. Il sedicente governo del cambiamento ha scelto un’altra strada e di premiare un profilo chiaramente inadeguato ad affrontare le sfide che interessano il Vulture.