Aumentare la partecipazione dei giovani nei processi di sviluppo locale attraverso attività di ricerca e formazione: parte da questi presupposti il progetto Erasmus+ KA220 “Youth-Led Local Development: Addressing youth skills and community youth inclusion processes to facilitate the next generation of young community leaders”. Partner italiano dell’iniziativa, implementata da 4 organizzazioni che operano nei settori dello sviluppo locale, impresa sociale, gioventù e formazione con sede in Irlanda, (Ballyhoura Development), Portogallo ( Right Challenge Associação) e Romania (Asociatia Grupul de Actiune Locala Napoca Porolissum), è l’associazione lucana Ascae. Ideata da esperti intersettoriali con lo scopo di sostenere l’inclusione sociale e realizzare attività di promozione della cultura e della tutela ambientale tra i cittadini europei, con particolare attenzione ai giovani, l’Ascae segue il motto dell’UE “United in Diversity – Uniti nella Diversità”. ” L’apprendimento interculturale e l’etica della condivisione sono gli obiettivi dell’associazione- spiega il presidente, Nicola Vita- che punta a dare valore ad ogni peculiarità locale per contribuire alla prosperità comune attraverso iniziative transnazionali.” Il progetto Youth-Led Local Development, nello specifico, punta a favorire il coinvolgimento dei giovani nei processi di Sviluppo Locale di Tipo Partecipativo (SLTP), con particolare riferimento alle metodologie di programmazione dal basso (bottom-up). Tale approccio allo sviluppo locale è fondante nell’ambito del programma Leader e promuove la collaborazione degli attori locali per sviluppare azioni e strategie che possano fornire risposte innovative ai bisogni e alle esigenze locali. In termini pratici, il progetto elaborerà dei percorsi formativi che diventeranno degli specifici toolkit utili per individuare e promuovere le “best practice” per l’integrazione dei giovani nelle strutture pubbliche e private che promuovono lo sviluppo locale. Nei giorni scorsi è stato ufficialmente rilasciato il primo output del progetto, ossia un rapporto di ricerca sull’attuale livello di partecipazione e coinvolgimento dei giovani nei processi di sviluppo territoriale. L’indagine, che è stata svolta su un campione significativo di giovani tra i 18 e i 30 anni attivi nei circuiti delle associazioni di volontariato e gruppi di azione locale, ha messo in luce le principali competenze necessarie per portare un contributo di valore ai progetti di sviluppo locale. Abilità comunicative, capacità di adattamento e problem solving, flessibilità ed empatia sono le principali soft skills su cui intervenire. A queste si aggiungono “skills” più tecniche e specifiche legate agli aspetti digitali o a quelli socio-economici necessarie per il management di comunità locali.”Costruire conoscenze e competenze attraverso la cooperazione dei giovani è il punto di partenza per dare vita a comunità quanto più inclusive e sostenibili”, sostiene Claudia Caggiano, project manager e researcher del progetto, secondo la quale è “fondamentale dare voce ai giovani e alla loro creatività, affidarsi al loro potenziale relazionale per realizzare iniziative e attività che possano rispondere ai bisogni delle comunità locali”. Il partenariato si sta dunque preparando ad allestire un corso di formazione ad hoc, partendo dai risultati delle attività di ricerca, destinato ai giovani interessati a costruire un percorso professionale nel settore dello sviluppo locale. Le attività formative si svolgeranno sia a livello locale che in mobilità transnazionale presso i paesi partner del progetto. Si tratta, pertanto, di una imperdibile opportunità per tanti giovani lucani di mettersi in gioco, crescere e far crescere il proprio territorio.
Lug 27