Entrare in un laboratorio, osservare l’artigiano al lavoro, partecipare a processi creativi spesso antichi di secoli, è un nuovo modo di viaggiare e al tempo stesso una via di conoscenza di un territorio che segna in questa stagione estiva una nuova tendenza del turismo. Lo sottolinea Confartigianato Matera riferendo che sono sempre più numerosi Regioni ed enti locali che hanno promosso autentici itinerari lungo le botteghe artigiane. Tra tutti la Toscana, insieme al Veneto, l’Umbria, le Marche, il Lazio e la Puglia sono le regioni che più stanno puntando su questo tipo di offerta. Nel 2003 l’Unesco decise che era giunto finalmente il momento di riconoscere come Patrimonio dell’Umanità non solo i monumenti, ma anche il patrimonio immateriale, in molti casi a rischio estinzione. Anche i laboratori sono espressione di cultura e di valore artigiano.
Gli artigiani – sottolinea Rosa Gentile, dirigente nazionale e regionale di Confartigianato – si confermano animatori delle bellezze dei territori italiani. E’ questo l’obiettivo del Progetto ‘Percorsi accoglienti’ lanciato da qualche anno da Confartigianato e condiviso dal Prof. Giancarlo Dall’Ara, ideatore del modello dell’Albergo Diffuso e Presidente dell’Associazione Alberghi Diffusi, per creare itinerari di valorizzazione dell’artigianato e dei luoghi in cui operano. Un’iniziativa per reagire alla standardizzazione dell’offerta turistica e alla desertificazione di molte comunità locali e rilanciare gli imprenditori come protagonisti dell’autentico made in Italy, con la “mission” di dare vita ad un nuovo attrattore turistico per i centri storici e i borghi del nostro Paese che abbia come motore la bottega artigiana, che diviene “bottega accogliente”. Un Percorso Accogliente – spiega Gentile – è un modello di organizzazione e di gestione delle risorse turistiche e culturali di un territorio, nel quale hanno un ruolo fondamentale le persone e le loro competenze. Ha lo scopo di dare vita ad una nuova proposta, o meglio un nuovo attrattore per i centri storici e i borghi del nostro Paese, ed ha come motore la bottega artigiana. Il progetto ha l’obiettivo di dare una centralità culturale – prima ancora che economica – agli artigiani che operano nei centri storici, ma intende anche stimolare nuove funzioni per le botteghe artigiane, allo scopo di occupare un posizionamento più forte nella comunità e nel territorio, così da ottenere come ricaduta un miglioramento della loro performance, ed una maggiore integrazione con il tessuto economico e turistico locale. Occorre trovare un modo nuovo di affrontare lo sviluppo turistico dei centri storici, per questo il prof. Dall’Ara insieme a Confartigianato ha pensato ad un modello di sviluppo turistico sostenibile, a rete, che adotta il marketing dell’accoglienza nell’intento di valorizzare le tante identità italiane e facendo leva sul DNA degli artigiani.
“La città di Matera – aggiunge Gentile – è l’habitat naturale di questi percorsi e di laboratori di artigianato artistico e di moda. Il progetto non ha niente a che vedere con gli itinerari turistici tradizionali, né si configura come un pacchetto turistico; il progetto si basa infatti sull’economia delle relazioni. Alle botteghe artigiane si chiede di riscoprire il proprio orgoglio, la tradizione del “piccolo è bello”, ma si chiede anche di puntare sull’innovazione, e di sviluppare nuove funzioni per poter rispondere in modo adeguate alle esigenze dei residenti e dei viaggiatori di oggi”.