“Ci avevamo visto lungo sulla qualità delle due compagini orchestrali e, al di là di ogni campanilistica questione Matera Vs Potenza, stavolta la nostra Basilicata ne è uscita più che vittoriosa. Non era scontato per una regione piccola come la nostra ottenere il doppio riconoscimento dal Ministero della Cultura. Avremo non una bensì due “Istituzioni Concertistiche Orchestrali” sia per l’Orchestra Sinfonica 131 della Basilicata e per l’Orchestra Sinfonica di Matera, una per ogni sede di Conservatorio. Auguriamo buon lavoro ai rispettivi Direttori artistici Saverio Vizziello per Matera e Marco Renzi per Potenza, oltre che ai presidenti delle due fondazioni Gianna Racamato e Pasquale Scavone oltre che ai fondatori.
Una battaglia vinta da tutti sulla quale continueremo a vigilare e per la quale avevamo presentato una mozione, firmata anche dal collega Cifarelli, che è stata iscritta per la discussione. Chiedevamo e l’impegno ufficiale al Presidente Bardi e alla sua Giunta a porre in essere ogni azione utile al fine di sostenere, in modo neutrale i progetti di entrambe le Orchestre e/o Fondazioni e siamo soddisfatti di essere riusciti comunque nell’intento di avere una regione super partes che, per altro, ha anche stanziato risorse in modo equo, in coincidenza dell’approvazione delle due ICO.”
Lo dichiara il Consigliere Regionale Luca Braia, capogruppo Italia Viva.
“Prendiamo anche atto che la Giunta Regionale – prosegue Braia – ha già deliberato di finanziare sia la Programmazione artistica Conservatorio della Musica di Potenza 2022-2024 per € 200.000 che la Programmazione artistica Conservatorio della Musica di Matera E. Duni 2022-2024 sempre per € 200.000,00. Alla programmazione artistica Istituzione Concertistica-Orchestrale (ICO) 2022-2024 sono destinati € 420.000. E’ sicuramente un buon inizio. Bisogna cominciare a lavorare sulla organizzazione logistica e amministrativa di entrambe le orchestre perché possano, come già stanno facendo grazie a un ricco calendario estivo nei territori, operare al meglio e anche questo aspetto deve portare a poter assumere addetti e responsabili competenti e motivati.
A prescindere dall’esito delle candidature a ICO, che è andato oltre ogni aspettativa, con la mozione che auspichiamo comunque venga discussa in Consiglio, emendata e magari aggiornata, chiedevamo e continueremo a chiedere al Presidente Bardi e alla Giunta l’impegno per mettere in campo tutte le azioni e le risorse economiche adeguate attraverso cui creare in Basilicata organismi musicali sempre più stabili, in prospettiva, in grado di promuovere le attività musicali sul territorio lucano. Investire in cultura, in spettacolo e nella musica significa offrire opportunità lavorative ai tantissimi giovani diplomati dei due Conservatori lucani, il Duni materano e il Gesualdo da Venosa Potentino, oltre che dei Licei Musicali di Basilicata, per non parlare delle tantissime scuole di I grado con l’indirizzo musicale.
Tutte fucine di talenti, musicisti, strumentisti, voci che sono altrimenti destinate o a non proseguire gli studi nei diversi gradi di specializzazione oppure, peggio ancora, a emigrare. Giovani che, insieme ai tecnici dello spettacolo possono invece, a pieno titolo, esattamente proseguire, in Basilicata, il lavoro sulla promozione culturale di alto livello, eredità anche dell’anno da Capitale Europea della Cultura 2019. Per Matera si coglie l’occasione di rimettere subito sotto riflettori nazionali e mondiali la Città dei Sassi durante il Congresso eucaristico nazionale quando l’orchestra suonerà il 22 settembre per l’apertura dei lavori in Cattedrale e, soprattutto, il 25 settembre, in chiusura, per la Santa Messa all’aperto alla presenza di Papa Francesco.
La promozione della cultura musicale e orchestrale deve – conclude Luca Braia – oggi più che mai, essere una visione di prospettiva – fuori da ogni logica di interessi di parte o campanilistici – aggregante per l’intera regione e per l’arricchimento della sua offerta di Alta Formazione, quale quella dei due importanti Conservatori. Non era precluso dalla norma avere due orchestre, ne abbiamo fatto una battaglia utile alla intera cittadinanza lucana e oggi è una soddisfazione grandissima sapere che entrambe le aggregazioni e fondazioni concertistiche possono avere accesso ai finanziamenti a valere sul fondo unico per lo spettacolo (FUS). Soprattutto, poter lavorare per un futuro che ci riserverà, in questo settore, molte altre sorprese, se ben sapremo lavorare.”