L’annullamento delle deliberazioni di Giunta Regionale n. 481 e n. 482 (27 luglio 2022) sui tetti di spesa per le strutture della specialistica ambulatoriale accreditata e un incontro urgente sono stati chiesti dalla presidente di ASPAT Basilicata Antonia Losacco in lettere inviate al Presidente Bardi, all’assessore alla Salute Fanelli, ai dirigenti di Asp e Asm.
“L’emanazione delle due delibere – scrive Losacco – ha generato, in capo alle strutture aderenti all’ASPAT Basilicata, un senso di grave sgomento e di preoccupazione, tale da richiedere l’intervento della Associazione a tutela dei propri affiliati. In particolare, ha stupito non poco l’emanazione della DGR n. 482/2022 che, intervenendo con grave ritardo ed utilizzando, al contempo, un criterio di determinazione dei tetti di spesa «dato consuntivo 2014» illegittimo e di ardua comprensione, è idonea a produrre, con effetto immediato, gravi danni sia alle Strutture operanti nel settore (ambulatori e poliambulatori di diagnostica, laboratori di analisi, centri di fkt, etc.), sia agli utenti tutti del Servizio Sanitario Regionale. Non può essere ignorata, infatti – aggiunge la presidente ASPAT Basilicata – la centralità – nel Sistema Sanitario Regionale – delle prestazioni assicurate da tali strutture, che, com’è noto, garantiscono il conseguimento dei LEA e riflettono importanti riverberi sull’intero versante socio-sanitario, si pensi in tal senso, alla rilevanza degli interventi su soggetti oncologici, e/o portatori di situazioni di fragilità fisica, quali esiti di interventi chirurgici, esiti di traumi, etc.. È di immediata evidenza, infatti, che l’adozione di un simile criterio (non preceduta, peraltro, dalle doverose attività di concertazione con le Associazioni rappresentative degli operatori del settore) impedirà alle Strutture che hanno superato incolpevolmente, stante l’assenza per ben sette mesi, di alcun provvedimento regionale, il budget ad esse assegnato dalla DGR n. 482/2022 di erogare ulteriori prestazioni per conto del SSR, con conseguenze gravissime soprattutto con riferimento a quelle prestazioni che, connotate dal carattere dell’urgenza non potranno essere eseguite o della ciclicità che non potranno essere concluse. Non solo. È ben nota la delicatezza, ai fini della tutela della salute pubblica, delle prestazioni tutte, contemplate nel Settore della Specialistica ambulatoriale, si pensi, ad esempio, anche all’attività di logopedia rivolta principalmente a bambini in età evolutiva, ed è di agevole percezione, quindi, che la brusca interruzione delle stesse determinerà non pochi disagi a carico dell’utenza, oltre, naturalmente, a gravissimi danni economici nei confronti delle Strutture, stante la evidente illegittimità (anche in punto di tardività) del criterio di determinazione prescelto”.
In ragione di tutto questo, l’ASPAT Basilicata chiede alla Regione Basilicata di ritirare, con effetto immediato, le due deliberazioni e di convocare, al contempo, un incontro con tutte le Associazioni di categoria al fine di poter concertare, le soluzioni più adatte ai fini della determinazione, a ben sette mesi dall’inizio del 2022, dei tetti di spesa per la cennata annualità.
Ago 04