Su iniziativa dell’Alleanza delle cooperative italiane Basilicata si è tenuto il 4 agosto a Matera un incontro fra le associazioni di rappresentanza delle Pmi lucane che ha sancito la costituzione di un coordinamento per fare massa critica e riuscire a sviluppare contributi per il rilancio del sistema economico regionale. All’incontro hanno partecipato: Agci, Confocooperative, Legacoop (le centrali l’Alleanza delle cooperative italiane) in rappresentanza del mondo della cooperazione; Cia, Confagricoltura e Copagri in rappresentanza del mondo agricolo; Cna e Confartigianato Matera in rappresentanza del comparto artigiano; la Confesercenti di Potenza e Matera in rappresentanza del comparto del commercio. Il coordinamento, aperto all’eventuale partecipazione di altre associazioni, in attesa di procedere con la nomina di un Comitato esecutivo in rappresentanza di tutti i comparti produttivi partecipanti all’iniziativa e rispettoso delle diverse aree territoriali regionali, ha individuato il suo portavoce in Donato Di Stefano, coordinatore della Cia Basilicata.
L’obiettivo è individuare un percorso metodologico e strumentale, condiviso dalle diverse organizzazioni, per creare nuove opportunità di sviluppo e di lavoro in Basilicata puntando a intercettare, in chiave strategica, le risorse finanziarie del Pnrr e del nuovo ciclo di programmazione. “La comunità e lo sviluppo possibile della Basilicata richiedono unità e visione – sostengono le associazioni del coordinamento – ed è questo il motivo fondante dell’essere unite in un percorso comune”. “Le piccole e medie imprese rappresentative dei diversi comparti produttivi e dei territori costituiscono l’ampia maggioranza del tessuto produttivo regionale e, insieme, intendono progettare e proporre strade possibili ai diversi interlocutori istituzionali e all’intera società lucana. Una strada da percorrere in modo aperto e inclusivo con chi vorrà abbracciare l’interesse delle imprese rappresentate e, ancor prima, quello generale della nostra comunità”.
Stimolare la ridefinizione di una nuova programmazione regionale di medio lungo termine; aprire una vera fase di confronto e co-progettazione con la pubblica amministrazione finalizzata alla valorizzazione del territorio, del suo patrimonio culturale, ambientale naturalistico e rurale; contribuire a una riforma vera della governance regionale elevando la qualità della pubblica amministrazione attraverso una maggiore digitalizzazione, una semplificazione delle procedure, una trasparenza dell’azione pubblica. Sono questi i temi principali su cui il nuovo coordinamento lavorerà in modo prioritario.
Ago 05