Il pisticcese Marcello Gaeta segnala un disservizio registrato presso il Crob di Rionero in Vulture che ha interessato un suo familiare residente in provincia di Potenza, costretto periodicamente ad un lungo viaggio per ricevere le cure necessarie. Di seguito la nota integrale.
Lo scorso venerdì 5 agosto, ho accompagnato un familiare all’Irccs Crob di Rionero in Vulture (Potenza), istituto specializzato in ambito oncologico, per eseguire una risonanza magnetica di controllo in regime ambulatoriale. Nonostante l’appuntamento fosse programmato per le 10.00, l’esame è stato effettuato solo alle 15.00, dopo una attesa di ben cinque ore in sala di aspetto. In sostanza, i criteri di chiamata non tenevano minimamente conto dall’orario prefissato, facendo subire simili ritardi anche ad altri pazienti lì presenti. Trovo ingiusto e disumano costringere dei malati di cancro, anziani e debilitati, ad attese che non trovano spiegazioni, se non nell’assenza della più elementare organizzazione interna nella gestione degli orari di visita. Trovo sia anche una questione di rispetto della dignità delle persone, che ci si dovrebbe aspettare da parte di una struttura sanitaria ancora di più quando, nella propria Carta dei Servizi e nell'”Atto Aziendale”, dichiara di ispirarsi, nell’esercizio delle proprie attività, alla “centralità del paziente, dei suoi familiari e dei loro bisogni rispetto all’organizzazione aziendale”.