Celebrata anche a Matera la festa della Repubblica. Riportiamo di seguito i discorsi del presidente della Regione Basilicata Vito De Filippo, del presidente della Provincia di Matera Franco Stella e del sindaco di Matera Salvatore Adduce
De Filippo: Festa della Repubblica per ribadire scelta solidarietà nazionale
“La festa del 2 giugno serve a rinsaldare il senso di appartenenza alla nostra Repubblica, a ribadire che c’è un solo Stato, una sola Nazione, un solo interesse che ci vede uniti nei successi e nelle difficoltà. E serve a ribadire che i problemi di chiunque sono il problema di tutti, che il terremoto in Emilia Romagna è un problema comune di tutti i cittadini della Repubblica a cui tutti insieme dobbiamo far fronte”. Così il presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo, in occasione delle celebrazioni per il 66esimo anniversario del voto con cui gli Italiani scelsero la Repubblica.
“Il concetto di res publica – spiega De Filippo – esprime in modo in equivoco il senso di appartenenza di tutti i cittadini allo Stato e di tutto lo Stato ai cittadini. Così, nel recente passato abbiamo contrastato e abbattuto la logica della “tassa delle disgrazie” perché siamo convinti di vivere su un unico territorio, che appartiene a tutti i cittadini, che insieme decidono giorno dopo giorno come affrontare le difficoltà, come crescere. E se questa volontà di procedere uniti 66 anni fa si è manifestata in un voto, oggi devono essere gli atti quotidiani improntati al senso civico e alla solidarietà a ribadire la scelta”.
Discorso del presidente della Provincia di Matera Franco Stella per la Festa della Repubblica Italiana
2 giugno 2012
Gentili Concittadini, illustri Autorità,
è all’Emilia Romagna che dobbiamo dedicare la giornata di oggi.
In punta di piedi e con grande sobrietà celebriamo la Festa della Repubblica in onore delle popolazioni, delle famiglie delle vittime, degli amministratori locali e dei sindaci dei Comuni coinvolti nei tragici eventi sismici che hanno sconvolto i giorni di questo Paese.
Le parole hanno senso quando esprimono verità e oggi di verità ce n’è una sola: quella di una Repubblica ferita che deve guarire con il contributo di tutti. Così, proprio nel giorno del sessantaseiesimo anniversario della sua nascita dimostriamo il valore di quella scelta libera e democratica rafforzando il legame che unisce tutti gli italiani, popolo da sempre noto per la sua grande generosità, e offriamo il nostro sostegno ai cittadini dell’Emilia. L’emergenza non ammette tentennamenti e la Provincia di Matera conferma la sua vicinanza e solidarietà a partire da un gesto simbolico: tutti i consiglieri provinciali hanno deciso di devolvere il proprio gettone di presenza del Consiglio svoltosi il 31 maggio alla causa dei nostri amici emiliani.
Discorso del sindaco di Matera Salvatore Adduce per la Festa della Repubblica Italiana
Prefetto, Arcivescovo, Autorità civili e militari, rappresentanti delle associazioni combattentistiche e d’arma concittadini,
le note della banda che normalmente accompagnano le nostre manifestazioni in occasione delle Feste Nazionali oggi non risuonano per le vie e nella piazza di Matera. S.E. il Prefetto ha giustamente deciso di tenere la Festa della Repubblica del 2 giugno in modo rispettando le vittime del terremoto che ha colpito l’Emilia Romagna. Il minuto di raccoglimento nel giorno più importante e solenne che l’Italia ha dedicato alla Repubblica vuole esprimere la vicinanza, la solidarietà e la partecipazione di ciascuno di noi e di tutti ad una tragedia che, in un momento così carico di difficoltà, aggiunge angoscia all’angoscia. Nessuno di noi può dimenticare il grande slancio che proprio dall’Emilia venne 32 anni fa in occasione del tragico terremoto del 1980 per portare soccorso alla Basilicata e alla Campania sfigurate dalla tragedia. E credo che bene facciamo a celebrare la nostra Repubblica a 66 anni dalla sua nascita, con il referendum che consegnò la nazione ad una nuova primavera, dedicandolo ai nostri fratelli emiliani.
E’ l’occasione per sottolineare al tempo stesso la volontà di essere UNITI e lavorare per risollevarci dalla difficoltà e dalle tragedie.
La Repubblica, l’Italia è una e indivisibile! Come dice la Costituzione e come ci ricorda il Presidente Napolitano, a cui va il nostro caloroso saluto, nel titolo del libro che raccoglie le sue riflessioni sul 150° anniversario dell’Unità d’Italia.
E unita l’Italia, la nostra Repubblica oggi si ritrova in tutte le piazze italiane, con le forze armate, le forze dell’ordine, i vigili del fuoco, la croce rossa, a protezione civile a cui va la nostra gratitudine, per confermare l’impegno all’unità e alla coesione anche per portare aiuto ai terremotati e per contrastare la terribile crisi che stiamo attraversando.
La crisi economica, la disoccupazione, la mancanza di prospettive certe per i nostri giovani possono essere contrastate grazie innanzitutto allo spirito unitario e grazie ai grandi valori repubblicani da cui attingere forza e coraggio per superare le avversità.
E abbiamo il dovere di organizzarci, di progettare, di programmare con l’impegno e la fantasia che tutti riconoscono agli italiani perché ai giovani soprattutto, alla loro capacità come dimostra il discorso del giovane Presidente della Consulta Provinciale degli studenti di Matera , Cicchetti che ha parlato all’inizio della cerimonia , sia possibile guardare al futuro con maggiore fiducia.
Proprio per questo nei prossimi giorni apriremo una grande iniziativa di consultazione e di studio sui temi dell’occupazione e del lavoro. Coinvolgendo tutti i soggetti interessati, a cominciare dai giovani, dalle loro famiglie a cui chiederemo più protagonismo, più forza di volontà, più entusiasmo perché insieme con le organizzazioni sindacali, imprenditoriali, professionali costruiamo progetti che con l’aiuto del Comune, della Provincia, della Regione, del Governo nazionale siano utili a offrire prospettive nuove e consentire loro di organizzare il loro progetto di vita.
Con questi sentimenti, uniti, “stringiamoci a coorte” come dice il nostro inno nazionale gridando insieme:
W LA REPUBBLICA, W L’ITALIA
Salvatore Adduce – Sindaco di Matera