Si è spento nella notte scorsa a Roma all’età di 93 anni Piero Angela, il patriarca della divulgazione italiana. Avrebbe compiuto 94 anni il prossimo 22 dicembre. Il 23 giugno 2019 Piero Angela aveva raggiunto il parco archeologico di Metaponto per partecipare all’evento culturale organizzato dalla Fondazione Matera-Basilicata 2019.
Nell’ambito degli eventi promossi per il progetto “La Poetica Dei Numeri Primi. Da Pitagora agli algoritmi” di Matera 2019 con la direzione scientifica del matematico Piergiorgio Odifreddi, Piero Angela presentò al pubblico la conferenza sul tema “Scienza e tecnologia nella società moderna”, introdotta proprio da Piergiorgio Odifreddi.
Michele Capolupo
Cordoglio della Fondazione Matera Basilicata 2019 per la scomparsa di Piero Angela
La Fondazione Matera Basilicata 2019 esprime profondo cordoglio per la scomparsa del divulgatore scientifico nonché grande uomo di cultura, Piero Angela. Nel 2019 fu tra i principali ospiti di Matera Capitale Europea della Cultura in occasione dell’inaugurazione della grande mostra “La poetica dei numeri primi. Da Pitagora agli algoritmi” coprodotta da Fondazione Matera Basilicata 2019 e Polo Museale della Basilicata, con la direzione scientifica di Piergiorgio Odifreddi, allestita nel Museo Archeologico di Metaponto per riflettere sul rapporto fra arte e matematica. La sera del 22 giugno, un nutrito pubblico affollò il Parco Archeologico per ascoltarlo durante la conferenza “Scienza e tecnologia nella società moderna” con la conduzione dello stesso Odifreddi. In quella occasione, Piero Angela mise in rilievo come Matera, con la storia dei suoi Sassi e il lavoro di ricerca del Centro di Geodesia Spaziale, rappresentasse la giusta unione di passato e futuro, un binomio che è stato anche la cifra distintiva della sua lunga carriera al servizio della divulgazione della conoscenza. Per questo impegno, portato avanti con una attenzione speciale alle questioni etiche che la scienza è chiamata a porsi, intere generazioni gli saranno sempre grate e debitrici.
Video intervista di Piero Angela per Matera 2019
CLICCA QUI PER CONSULTARE IL REPORT DI SASSILIVE DELLA CONFERENZA DI PIERO ANGELA A METAPONTO
“Buon viaggio papà”, ha scritto Alberto Angela sui suoi profili social annunciando la scomparsa del padre. E poi ricorda: “Mio padre giusto tra le nazioni, salvò tanti ebrei e non volle mai dirlo”.
Passione e rigore. Due parole che sembrano in contrasto ma che hanno fatto parte della personalità di Piero Angela, gentiluomo della tv, il divulgatore che con Quark, Superquark, ha fatto scoprire a generazioni di spettatori la scienza. Dai segreti dei dinosauri e del corpo umano, dal clima impazzito alle scoperte delle neuroscienze. Se n’è andato a 93 anni, con la discrezione con cui è vissuto.
“Abbiamo fatto tanti viaggi in famiglia”, raccontava il figlio Alberto, “ma le storie più belle erano quelle di papà, le sue avventure: ascoltarlo era un po’ come leggere Salgari. Ha cominciato che non c’era la televisione ed è ancora in prima serata: è un patrimonio”. Sessantacinque anni di Rai, una colonna del servizio pubblico.
Nei giorni scorsi Piero Angela, ha voluto lasciare al sito internet del suo programma Superquark l’ultimo messaggio di saluto ai telespettatori. Lo riportiamo di seguito:
“Cari amici, mi spiace non essere più con voi dopo 70 anni assieme. Ma anche la natura ha i suoi ritmi. Sono stati anni per me molto stimolanti che mi hanno portato a conoscere il mondo e la natura umana. Soprattutto ho avuto la fortuna di conoscere gente che mi ha aiutato a realizzare quello che ogni uomo vorrebbe scoprire. Grazie alla scienza e a un metodo che permette di affrontare i problemi in modo razionale ma al tempo stesso umano.
Malgrado una lunga malattia sono riuscito a portare a termine tutte le mie trasmissioni e i miei progetti (persino una piccola soddisfazione: un disco di jazz al pianoforte). Ma anche, sedici puntate dedicate alla scuola sui problemi dell’ambiente e dell’energia.
È stata un’avventura straordinaria, vissuta intensamente e resa possibile grazie alla collaborazione di un grande gruppo di autori, collaboratori, tecnici e scienziati.
A mia volta, ho cercato di raccontare quello che ho imparato.
Carissimi tutti, penso di aver fatto la mia parte. Cercate di fare anche voi la vostra per questo nostro difficile Paese.
Un grande abbraccio”.
LA BIOGRAFIA DI PIERO ANGELA
Piero Angela nasce a Torino il 22 dicembre 1928, il padre psichiatra, antifascista, personaggio importante della Resistenza, salva decine di ebrei ricoverandoli nella sua clinica di San Maurizio Canavese (Israele lo ringraziò con il titolo di Giusto tra le Nazioni). “La tradizione del vecchio Piemonte l’ho vista a casa, in mio padre: essere modesti, sobri, non esibire”.
L’arrivo in Rai
Nel 1952, a ventiquattro anni, mette piede nella sede della radio di Torino dopo avere partecipato a una selezione per collaboratori. “Studiavo ingegneria al Politecnico”, raccontò su Repubblica a Dario Cresto-Dina “ma in realtà l’ambizione era quella di fare musica. Pianoforte. Avvertivo il fascino americano, eravamo nel dopoguerra, m’innamorai del jazz. Nel ’48 mi ero procurato un visto di fortuna grazie a un professore del Conservatorio per andare a Nizza ad ascoltare Louis Armstrong”.
Dalla musica al giornalismo
Lascia la musica per il giornalismo, gli inizi avventurosi sono con Gigi Marsico, Mario Pogliotti, Enzo Tortora, Furio Colombo, Umberto Eco, Gianni Vattimo. Angela va in giro a fare i servizi su una Fiat Giardinetta attrezzata. Nel 1968 Fabiano Fabiani lo chiama a Roma, per farlo debuttare in televisione. Corrispondente da Parigi, poi da Bruxelles, conduce il tg delle 13.30, alternandosi con Andrea Barbato.
Lo sbarco sulla Luna
In America la folgorazione quando viene inviato alla Nasa, a seguire la preparazione allo sbarco sulla Luna. La macchina organizzativa perfetta, la sala dei comandi, gli scienziati che lavorano dietro le quinte lo affascinano: da quel viaggio inizia la sua nuova vita, tornato in Italia chiede e ottiene di lasciare il telegiornale.
L’era di “Quark”
La nuova strada è la divulgazione, comincia a lavorare ai documentari. “Invece di dieci notizie al giorno” ricorda “da allora ne racconto una ogni due anni. Il primo documentario è sulla genetica, scienza che stava appena nascendo”. Tutto comincia nella primavera del 1981 su Rai 1: sulle note di una rilettura degli dell’Aria sulla quarta corda di Bach reinterpretata dagli Swingle Singers, prendeva il via Quark, uno dei programmi di divulgazione scientifica più longevi e di maggior successo.
Il divulgatore
Modi garbati, Piero Angela spiega con semplicità i prodigi scientifici e i segreti delle cellule. Nel suo salotto televisivo – dove la tradizione sposa la tecnologia in 3D – invita gli scienziati più importanti. L’ingegnere mancato (non si è mai laureato), diventa una figura familiare, popolare: gira per le scuole, pubblica una trentina di libri, piovono le lauree honoris causa (otto), non si contano i premi ricevuti.
Il gentiluomo dell’Auditel
Negli anni, mentre la tv diventa sempre più aggressiva, il gentiluomo dell’Auditel, nemico del sensazionalismo, non tradisce il suo stile: la sobrietà. “Sono uno di famiglia che cerca di semplificare le cose complicate” spiegava. “Il mio linguaggio sta dalla parte del pubblico, i contenuti dalla parte degli scienziati”. Non a caso è tra i fondatori del Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sul Paranormale, il Cicap, che indaga l’effettiva esistenza dei presunti fenomeni paranormali.
“Rottamare è un verbo offensivo”
Il pubblico, soprattutto i giovani con cui ha un legame fortissimo perché ha sempre fatto divulgazione sul campo, incontrando gli studenti, lo accoglie come una rockstar, anche se gli anni passano. Quando diventa di moda il verbo “rottamare”, col consueto garbo, dice la sua: “Il mio corpo è come una macchina: il motore avrà anche 80mila chilometri, ma il guidatore ha solo 45 anni. L’unico modo per non invecchiare è mantenersi attivi. Rottamare… È stata una trovata mediatica per emergere e attrarre l’attenzione; l’informazione è fatta di emotività. Ma il verbo è offensivo, le persone non si buttano via come auto usate”.
“Sono sempre in competizione”
Ha sempre continuato a leggere, a informarsi, la curiosità è stata la molla che ha caratterizzato la sua vita, le sue scelte. Qualche anno fa rispondeva a chi gli chiedeva perché non si metteva da parte: “Sono sempre in competizione, non ho un contratto con la Rai da vent’anni. Durano un anno, se i programmi vanno male arrivederci, ho finito. I miei rottamatori sono gli spettatori: per lo speciale sul cervello ho ricevuto decine di tweet e sms. Fare tv e ascolti è difficile, c’è tanta offerta”.
La Roma di Cesare e di Augusto
Nell’aprile del 2016 con Paco Lanciano ha l’intuizione di raccontare la Roma di Cesare e di Augusto è sua la voce guida del Viaggio nei Fori, due percorsi in cui grazie all’uso di tecnologie all’avanguardia, si possono scoprire i siti così come si presentavano nell’antica Roma. Ne andava fiero: “Ci fu perfino l’apertura del Foro di Cesare con una passerella e questo ha permesso a tutti, anche ai portatori di handicap, con l’aiuto di un ascensore, di camminare realmente dentro l’antica Roma. Non solo di ammirare come spettatori, ma di essere protagonisti di un viaggio all’interno del Foro. E 180mila spettatori paganti sono stati il risultato di tutta l’operazione”.
La discrezione è stata la sua cifra, e quella della moglie Margherita, con cui ha condiviso vita, viaggi, interessi. Non si è mai prestata a fare servizi fotografici ma ha girato il mondo con il marito e i figli Christine e Alberto – che ha seguito le orme del padre. “Il patrimonio migliore che i genitori possano lasciare ai figli” diceva Angela “è la conoscenza, l’istruzione”. I suoi lo ringraziano, insieme a milioni di spettatori cresciuti seguendolo in tv.
I MESSAGGI DI CORDOGLIO
Senza Piero Angela, l’Italia è più povera. Una consapevolezza perfettamente leggibile nella serie di messaggi che immediatamente, dopo la notizia della morte, sono partiti dal mondo della politica, delle scienze, della cultura e di quella televisione italiana che il grande divulgatore scientifico ha tanto amato oltre a esserne stato un protagonista degno dei libri di storia. Uno per tutti, il tributo del presidente della Repubblica Sergio Mattarella: “Provo grande dolore per la morte di Piero Angela, intellettuale raffinato, giornalista e scrittore che ha segnato in misura indimenticabile la storia della televisione in Italia, avvicinando fasce sempre più ampie di pubblico al mondo della cultura e della scienza, promuovendone la diffusione in modo autorevole e coinvolgente. Esprimo le mie condoglianze più sentite e la mia vicinanza alla sua famiglia, sottolineando che scompare un grande italiano cui la Repubblica è riconoscente”.
Salvini: “Addio a un grande italiano”
“Addio a Piero Angela. Un grande italiano”. Così, sulla sua pagina Facebook, il segretario della Lega, Matteo Salvini, ricorda il giornalista, divulgatore scientifico e decano della Rai scomparso oggi.
Meloni: perdiamo uno dei più grandi divulgatori scientifici
“Profondo dolore e sincera commozione per la perdita di uno dei più famosi divulgatori scientifici che l’Italia abbia mai avuto. Riposa in pace, Piero Angela”. Lo scrive su Facebook il presidente di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni.
Pippo Baudo: “Mi aspetto che un pezzetto di Rai gli sia intitolato”
“L’Italia deve molto a Piero Angela, ogni italiano gli deve qualcosa, per aver imparato qualcosa da lui. Ad ognuno di noi ha spiegato qualcosa. Dobbiamo ricordarlo con grande gratitudine e dalla Rai mi aspetto un gesto concreto per onorare la sua memoria. Mi aspetto che gli venga intitolato un pezzetto di Rai, perché lui davvero ha incarnato il servizio pubblico nella sua accezione più pura”. Pippo Baudo parla così con l’Adnkronos del conduttore e divulgatore scientifico scomparso oggi a 93 anni. “Avevamo un rapporto molto amichevole e simpatico. L’ultima volta che ci siamo visti era per ricevere entrambi un importante premio. Lui mi chiese se ero felice del riconoscimento, io dissi di sì e poi feci la stessa domanda a lui e lui mi rispose: ‘io no, perché io voglio andare andanti. E i premi mi danno l’idea di una celebrazione conclusiva’. Lui era così, era un moto continuo di intelligenza e curiosità. Credo che non abbia mai fatto una vacanza in vita sua. Era meticolosissimo e capace di creare squadre di lavoro eccellenti”, sottolinea Baudo. “Ci ha insegnato che la scienza aiuta a vivere e aiuta a crescere. E aiuta anche a diventare immortali”
13:37Il Nobel Giorgio Parisi: “L’Italia e la scienza devono molto a Piero Angela”
“L’Italia e la scienza italiana devono moltissimo a Piero Angela: con il suo impegno indefesso in questi settanta anni è riuscito a sfruttare le sue doti di empatia e di comunicatore intelligente per suscitare un interesse entusiastico in tantissimi italiani e in particolare nei giovani, molti dei quali sono diventati scienziati di livello eccezionale. E’ stata una persona disponibilissima a battersi per tutte le cause che ritenesse importanti: mi ricordo il suo fondamentale supporto alla campagna ‘Salviamo la Ricerca’”. Lo ha detto all’AGI Giorgio Parisi vicepresidente dell’Accademia nazionale dei Lincei e premio Nobel per la fisica 2021, ricordando Piero Angela morto questa notte nella sua casa a Roma all’età di 93 anni.
Jovanotti: amico dei curiosi e delle menti aperte
“Nel 2011 ci venne l’idea di aprire gli spettacoli del mio tour nei palasport con una presentazione in video fatta da Piero Angela, sapendo da subito che sarebbe stato molto difficile ottenere il suo OK, tutti ci avevano sconsigliato, per non restare delusi. Riuscimmo a contattarlo e gli raccontai il senso di quello che avevamo immaginato e gli domandai il permesso di utilizzare una sua introduzione a un puntata da Quark che decontestualizzata in apertura del mio show otteneva un effetto poetico e divertente. Lui fu gentilissimo e ci disse subito di si, senza neanche un secondo appuntamento”. Cosi con un post su facebook Lorenzo Cherubini, alias Jovanotti, ricorda Piero Angela morto oggi a Roma a 93 anni. “Questo piccolo ricordo personale – aggiunge il cantautore – mi lega a lui da un capo all’altro di un telefono, ma sono tantissimi i ricordi personali e collettivi che ci legano in tantissimi a questa figura di innovatore del linguaggio TV, di persona libera, di esperto di scienze e cultura e di innamorato della musica. Una presenza familiare e autorevole nella case di tantissimi a guidarci nel passaggio da un mondo di superstizioni e dogmatismi (che ancora esiste) ad un mondo più ricerca costante, di verifiche, di scoperte continue che ampliano orizzonti e conoscenza. Grande Piero Angela, amico dei curiosi e delle menti aperte e divulgatore di cose belle. Viva Piero Angela!”
Calenda: scompare un simbolo della storia moderna d’Italia
“Scompare un simbolo della storia moderna italiana”. Con queste parole Carlo Calenda ricorda Piero Angela. “Un uomo che con semplicità e competenza ha saputo parlare a tutti gli italiani di cultura e di scienza. Ci mancherà enormente”.
Giuseppe Conte: figura importante della cultura
“Con Piero Angela se ne va una figura importante della cultura italiana”, scrive sui social Giuseppe Conte. “Una voce e una professionalità che per decenni hanno raccontato il mistero del nostro universo con sapienza, passione e dedizione, conclude il presidente M5s.
Il presidente della Camera Roberto Fico: ha avvicinato intere generazioni alla cultura
“Piero Angela è stato un formidabile divulgatore, capace con serietà e passione di raccontare la scienza in tutte le sue accezioni. Entrando con garbo e saggezza nelle case degli italiani ha avvicinato intere generazioni alla cultura trasmettendo il piacere per la conoscenza e facendo vero servizio pubblico. Ci mancherà”. Lo scrive in una nota il presidente della Camera, Roberto Fico.
Brunetta: “Perdiamo un uomo eccezionale, porto sicuro contro antiscienza”
“Il mio pensiero commosso va a Piero Angela, il porto sicuro per tutti gli italiani contro l’antiscienza e le derive superstiziose. Oggi non perdiamo solamente un maestro del giornalismo, il primo grande divulgatore scientifico italiano, autore di programmi straordinari, ma soprattutto una persona eccezionale, colta, amorevole ed empatica”. Così il ministro per la Pubblica amministrazione, Renato Brunetta. “Con il sorriso e il suo carisma unico, è stato coerentemente sempre in prima linea contro i pregiudizi, per il rispetto del nostro pianeta e di ogni creatura vivente. Grazie Piero, ci hai insegnato a guardare il cielo, la natura, l’animo umano e perfino all’interno del nostro corpo, con libertà e occhi nuovi, per sempre giovani come te. Mi unisco al dolore della famiglia e dei suoi cari”.
Il farmacologo Garattini: “Avevamo stessa età, perso un amico”
“Purtroppo non c’è più Piero, abbiamo perso una grande persona: avevamo la stessa età ed eravamo molto amici. Lui è stato un uomo di grande importanza per la comuità scientifica, ha dedicato tutta la sua vita alla scienza”. Lo dice all’AGI il farmacologo Silvio Garattini, presidente e fondatore dell’Istituto di ricerche farmacologiche “Mario Negri”, ricordando Piero Angela morto questa notte nella sua casa a Roma. “Avevo sentito che non stava bene, ci eravamo sentiti qualche settimana fa: aveva un tono voce che non mi era piaciuto e difficoltà a muoversi – ricorda commosso Garattini -. Non mi aspettavo però di perderlo così rapidamente. Per me è un grande dolore”. “Con Quark ha illustrato la scienza, ma senza usare l’enfasi e le storture che spesso vengono fatti da chi divulga: lui conosceva e faceva conoescere la scienza – conclude -. Io gli sarò sempre grato perchè era venuto nel 2007 all’inaugurazione del nostro nuovo istituto a Milano, ho tanti ricordi di lui”.
13:23Europa Verde, Bonelli ed Evi ricordano “Piero Angela impegnato anche per la salvaguardia del pianeta”
“Piero angela è stato un grandissimo uomo di cultura che ha saputo coniugare semplicità e rigore innovando il linguaggio della divulgazione e dell’informazione scientifica, riuscendo a parlare a tutte le generazioni. I suoi insegnamenti non rimangano vani, soprattutto il suo impegno che negli ultimi mesi era rivolto anche alla salvaguardia del pianeta.”. Cosí in una nota i co-portavoce di Europa Verde Angelo Bonelli e Eleonora Evi.
Fabio Fazio: da oggi siamo tutti più soli
“Questa è una di quelle notizie che non vorremmo mai ricevere. Mancherà a tutti noi la sua intelligenza, la sua passione e per quel mi riguarda la sua cortesia. #pieroangela è parte della storia di tutti noi e da oggi tutti siamo più soli”. Così Fabio Fazio, su Twitter, ricorda Piero Angela, morto oggi a 93 anni.
Emma Bonino: intelligenza rara e mai schierata
Appresa la notizia della morte di Piero Angela, “grande divulgatore scientifico e giornalista, che ha stabilito col suo lavoro una solida tradizione documentaristica”, Emma Bonino lo ricorda come “intelligenza rara, sensibile e mai schierata” che “ha dato a tutti noi italiani elementi di ricchezza”. “Con lui – prosegue sui social la senatrice di Più Europa – siamo cresciuti, abbiamo imparato ad essere curiosi, a porci domande sempre più complesse. Per me la sua scomparsa è un grande dolore perchè, anche se ci siamo frequentati poco, ci siamo stimati molto. Grazie per avere reso popolare la scienza. Che la terra ti sia lieve Piero, a te che l’universo non ha mai fatto paura”.
Commozione a Cabras, a Piero Angela il premio Mont’e Prama
Commozione a Cabras per la scomparsa di Piero Angela, che nel centro dell’Oristanese appena lo scorso mese era stato insignito del premio Mont’e Prama – L’Isola dei Giganti, alla prima edizione promossa dalla Fondazione Mont’e Prama, nata per valorizzare le statue dei Giganti di Mont’e Prama, la piu’ antica testimonianza scultorea nel bacino del Mediterraneo. “Perdiamo un uomo che ha vissuto per la crescita culturale della societa’ – dice il presidente della Fondazione, Anthony Muroni – non riusciremo mai a trovare le parole sufficienti per ringraziarlo”. Il riconoscimento era stato assegnato a Piero Angela “per la sua meritoria e universale attivita’ di divulgazione scientifica e culturale”. Lo scorso 2 luglio Piero Angela non era potuto intervenire a Cabras, in occasione del Festival internazionale dell’archeologia, alla cerimonia di consegna del premio, probabilmente l’ultimo di numerosi riconoscimenti a lui attributi negli anni.
Draghi: “Un grande italiano che ha unito il Paese”
“L’Italia è profondamente grata a Piero Angela. È stato maestro della divulgazione scientifica, capace di entrare nelle case di generazioni di italiani con intelligenza, garbo, simpatia. Le sue trasmissioni e i suoi saggi hanno reso la scienza e il metodo scientifico chiari e fruibili da tutti. Il suo impegno civile contro le pseudoscienze è stato un presidio fondamentale per il bene comune, ha reso l’Italia un Paese migliore. Piero Angela è stato un grande italiano, capace di unire il Paese come pochi. Ai suoi cari, le condoglianze del Governo e mie personali”. Lo dichiara il premier Mario Draghi.
Vertici Rai: modello esemplare di servizio pubblico
“‘Prepararsi al futuro’ è il titolo scelto da Piero Angela per la prossima edizione del suo Superquark. Novantatré anni di età, maestro nella divulgazione scientifica, manteneva intatta la curiosità di un bambino che scopre il mondo. Al suo entusiasmo per la conoscenza e per la scoperta la Rai e l’Italia intera devono molto. Le sue trasmissioni hanno saputo raccontare a tutti in modo semplice e affascinante argomenti complessi, aspetti del sapere che in passato erano riservati alle fasce più istruite della popolazione. Piero Angela nella sua lunga attività per la Rai ha mostrato come si possa fare un uso alto e insieme popolare del mezzo televisivo, realizzando un modello esemplare di servizio pubblico. Sperimentatore di tecniche televisive all’avanguardia, era amatissimo in azienda per professionalità e dedizione al lavoro. Sapeva valorizzare il contributo di ognuno, consapevole che la televisione richiede gioco di squadra”. Così in una nota congiunta la presidente Rai, Marinella Soldi, e l’ad Carlo Fuortes ricordano Piero Angela.
Il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi: “L’amore per la conoscenza al primo posto”
“Dobbiamo tutti tantissimo a Piero Angela. Se ne va un uomo che ha messo sempre l’amore per la conoscenza e la sua divulgazione al primo posto. Ha fatto tanto per il suo Paese, per i nostri ragazzi. Davvero grazie e un forte abbraccio alla sua famiglia”. Così il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, su Twitter.
13:04Cristina Messa, ministra dell’Università e della ricerca: “Eredità di cui dobbiamo fare tesoro”
“Piero Angela ha dimostrato e insegnato per anni l’importanza e la bellezza di avvicinare tutti, piccoli e adulti, esperti e meno, alla scienza, alla ricerca e ai suoi risultati, con un linguaggio alla portata di chiunque. Una eredità di cui dobbiamo fare tesoro e continuare, quotidianamente, ad alimentare”. Così il ministro dell’Università e della ricerca, Maria Cristina Messa.
Giannelli (associazione presidi): ha contribuito come pochi alla diffusione della cultura
“L’Anp saluta con grande commozione la scomparsa di Piero Angela, una persona eccezionale che ha contribuito come pochi, nel corso della sua lunghissima carriera, alla diffusione della cultura in tutte le nostre case. Lo ha fatto con sensibilità, passione, cortesia e semplicità. Ci lascia in eredità un modello di divulgazione intelligente e stimolante. Lo ricorderemo sempre”. Così all’Adnkronos Antonello Giannelli, presidente dell’Associazione nazionale presidi, ricorda Piero Angela, scomparso all’età di 93 anni.
La presidente del Senato Elisabetta Casellati: maestro di vita, l’Italia gli deve tanto
“L’Italia deve tanto a Piero Angela, giornalista, amato conduttore televisivo e vero maestro di vita per intere generazioni. Ha diffuso conoscenza e stimolato la curiosità tra giovani e adulti, formando cittadini migliori, consapevoli degli straordinari segreti della natura e della scienza. La mia vicinanza ai suoi familiari”. Lo ha dichiarato il presidente del Senato Elisabetta Casellati.
12:56Giovanni Minoli: “Un maestro, grande in tutto ciò che ha fatto”
Piero Angela “è stato grande in tutte le cose che ha fatto. In tutte le cose che ha fatto è stato un maestro”. Lo dice all’AdnKronos Giovanni Minoli ricordando Piero Angela morto all’età di 93 anni aggiungendo che “appartiene a un’epoca della Rai che lascia un grande vuoto e soprattutto ci insegna che la Rai quando è Servizio Pubblico è assolutamente unica e aiuta le persone a capire e a crescere. E lui è stato maestro di questa educazione. Quindi gli siamo grati perché i suoi programmi non finiscono, possono essere visti e rivisti e possono insegnare anche alle prossime generazioni”.
Appendino: uno dei torinesi più illustri
“Piero Angela è stato uno dei più illustri cittadini che Torino abbia potuto vantare nella sua storia.Un esempio di come attraverso la cultura si possa illuminare la strada alle future generazioni per le sfide che dovranno affrontare”. E’ quanto scrive sui social Chiara Appendino, ex sindaca di Torino per il Movimento 5 Stelle. “Ci mancherà”, conclude.
Zingaretti: se ne è andato un gigante
“Una giornata tristissima per tutti gli italiani. Se ne è andato un gigante: Piero Angela. Per decenni è entrato nelle nostre case, aiutandoci a conoscere e capire. Uno stile inconfondibile, che rendeva semplice e affascinante la storia, così come la scienza e la conoscenza del mondo. Con lui avevamo collaborato nel bellissimo e geniale progetto delle Domus Romane di Palazzo Valentini, sede della Provincia di Roma, e, anche nella vita, colpiva sempre per il suo incredibile mix di cultura e semplicità”. Lo scrive su Instagram, il Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti.
12:53Il ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani: “Perdita immensa, la scienza nelle case di tutti””
“La scomparsa di Piero Angela è una perdita immensa. È stato per tutti un esempio di profondità, professionalità, umanità e competenza, riuscendo a portare la scienza e la divulgazione scientifica nella nostra società e nelle case di tutti. E’ fondamentale impegnarsi affinché il suo esempio continui ad illuminare le nuove generazioni”. Così il ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani.
Il ministro della Cultura Dario Franceschini: “Perdiamo un grande italiano”
“Un grande divulgatore, un uomo di scienza e di cultura che, sfruttando le possibilità del servizio pubblico televisivo, ha permesso a intere generazioni di italiani di avvicinarsi alla scienza e comprenderne i segreti. Un grande italiano, un uomo elegante e rigoroso capace di trasmettere il piacere della scoperta e della conoscenza. Mi stringo al dolore del figlio alberto e di tutta la famiglia in questa triste giornata”. Così il ministro della Cultura, Dario Franceschini.
Maurizio Costanzo: per me era immortale
“Raramente ho ricevuto una notizia così brutta: per me Piero Angela era un amico ed era una di quelle persone che si tende a considerare immortali”. Maurizio Costanzo ricorda così con l’Adnkronos Piero Angela, scomparso oggi a 93 anni. “Piero Angela per la tv italiana ha incarnato la possibilità di parlare di cose difficili a tutti, se lo si sa fare. Lui era davvero il principe dei divulgatori”, aggiunge Costanzo. “Ci conoscevamo fin dagli inizi – racconta il giornalista – da quando facevamo radio nella sede Rai di via del Babuino, nel palazzo che ora è l’Hotel De Russie. Ci vedevamo in quello che allora si chiamava il Bar Menghi, dietro piazza del Popolo, con noi c’era spesso anche con Enzo Tortora. Poi, più avanti, ci siamo sempre sentiti e ci dicevamo che l’importante per non morire è avere sempre nuovi progetti. Per me è davvero un giorno triste”.
Di Maio: ha arricchito le nostre conoscenze di orizzonti sempre nuovi
“La notizia, appena arrivata, della morte di Piero Angela è di una tristezza infinita. Un personaggio dal volto profondamente umano, che ci ha accompagnato in tutti questi anni arricchendo le nostre conoscenze di orizzonti sempre nuovi. Massima vicinanza alla famiglia e ai suoi cari”. Così Luigi Di Maio, capo politico di Impegno Civico.
12:45Berlusconi: profondo dolore, Piero Angela signore colto e gentile
“Apprendo con profondo dolore la notizia della scomparsa di Piero Angela. Era un signore colto e gentile, rappresentava uno stile e un modo di fare televisione che ho sempre apprezzato. La sua professionalità e la sua cortesia mancheranno al mondo dell’informazione televisiva. Sono vicino al dolore del figlio Alberto e dei familiari”. Lo scrive su Fb Silvio Berlusconi.
Ordine dei medici: va via il paladino della scienza
“Grazie Piero Angela. Va via il paladino della scienza, lasciandoci una grande eredità: la fiducia in una umanità capace di affrontare le sfide del futuro, perché in grado di garantire il benessere a tutti gli uomini, senza distinzione alcuna”. Così il presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei Medici, la Fnomceo, Filippo Anelli. “Ci ha insegnato a fidarci della scienza, del suo metodo fatto di analisi, verifica e riproducibilità. Ci ha insegnato – afferma Anelli – a diffidare delle fake news così come delle ricette miracolose. Ci ha insegnato a tenere i piedi per terra, a essere pragmatici, ad avere fiducia nel futuro e nel progresso”.
Lorenzin, impegno costante per scienza e vaccini
“Piero Angela è stato una voce e una presenza che ha accompagnato la crescita della mia generazione. Come molti, seguivo fin da piccola i suoi programmi di divulgazione scientifica, culturale e ambientale. Molti di noi si sono appassionati ai temi della scienza e della natura con il suo Quark. Negli ultimi anni ho avuto l’onore di conoscerlo e di apprezzare il suo impegno costante in favore della cultura scientifica e delle vaccinazioni. In un tempo in cui l’evidenza scientifica viene ridotta troppo spesso ad opinione, lui ci lascia un’importante lezione di stile e contenuto”. Lo dichiara in una nota la deputata dem ed ex ministra della Salute Beatrice Lorenzin, della presidenza del Gruppo Pd alla Camera.
Renzi: gratitudine per tutto ciò che ci hai insegnato
“Dolore per la notizia, gratitudine per tutto ciò che ci ha insegnato. E per come l’ha fatto. Che la terra gli sia lieve #PieroAngela”. Lo scrive su Twitter Matteo Renzi.
Fratoianni: impegno straordinario contro pregiudizi
“Ci rattrista che Piero Angela ci abbia lasciato: per tante generazioni è stato il simbolo della curiosità, della ricerca e della scienza. Ha avuto un ruolo importantissimo nell’arricchimento culturale degli italiani e nel contrasto ai troppi pregiudizi ancora presenti. Siamo davvero grati al suo impegno di divulgazione. Ci mancherà”.
Letta, gratitudine infinita, grandissimo italiano
“Una tristezza immensa. E una gratitudine infinita per tutto quello che Piero Angela ci ha dato e ha rappresentato. Un grandissimo italiano. Un vuoto incolmabile”. Così il segretario del Pd, Enrico Letta su Twitter
Prodi: perdiamo uomo di grande cultura
“Piero Angela ha saputo affascinare e avvicinare alla storia, alle scienze, all’arte intere generazioni. Oggi perdiamo un uomo di grande cultura che ha saputo raggiungere davvero tutti grazie alle sue straordinarie e uniche capacità comunicative. Il mio pensiero va alla sua famiglia e a tutti coloro che gli sono stati amici”.
La ministra per le Pari Opportunità e la Famiglia Elena Bonetti: “Ci ha fatto amare la scienza”
“La scienza nelle case, affascinante e semplice, patrimonio di tutti. Così Piero Angela ce l’ha fatta amare. Che grande giornalista abbiamo avuto. Riposi in pace”. Lo scrive la ministra per le Pari Opportunità e la Famiglia Elena Bonetti in un tweet.
Il ministro della Salute Roberto Speranza: “Tenace il suo impegno contro la disinformazione”
“Il giornalismo italiano, la divulgazione della scienza e della medicina, il tenace impegno contro la disinformazione perdono un grande maestro. Addio a Piero Angela”. Lo scrive su Twitter il ministro della Salute, Roberto Speranza.
Lo ricorda anche il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo, che twitta: “Ha insegnato agli italiani il bello, lo stupore e il rigore della scienza. È stato il giornalista e divulgatore scientifico più grande. Torinese di nascita, cresciuto professionalmente a Torino per diventare presto un mito italiano. Una perdita che colpisce tutto il paese”.
Angela, giornalista, conduttore e divulgatore scientifico italiano, famoso per trasmissioni televisive di grande successo e importanti pubblicazioni di divulgazione scientifica era nato a Torino il 22 dicembre 1928. Il padre era il direttore di una clinica psichiatrica a San Maurizio Canavese, luogo in cui Angela trascorse un lungo periodo durante la Seconda Guerra mondiale, per sfuggire ai bombardamenti su Torino. Medico antifascista insignito della medaglia di Giusto tra le Nazioni. Un padre che ha insegnato ad Angela la piemontesità: “Un’educazione molto rigida, con principi molto severi, tra cui quello di tenersi un passo indietro sempre, mai esibire”, raccontava il giornalista.
Angela aveva iniziato la sua carriera giornalistica in Rai, nella redazione di Torino, come cronista radiofonico, divenendo poi inviato e infine conduttore del telegiornale. Il 23 maggio del 1953 lui era al lavoro nel capoluogo piemontese quando crollò una parte della Mole Antonelliana a causa di un violento temporale. “Sessantatre metri della guglia si sono staccati, cadendo quasi verticalmente, sfiorando Piero Angela”, raccontò lui stesso durante una puntata di SuperQuark. “La sede della Rai allora era attaccata alla Mole, c’era un cortiletto piccolissimo, e tutta questa roba è venuta giù con violenza e colì uno dei balconcini. Io mi trovato a una finestra che si trovava all’ultimo piano”.
Oltre che di scienza, Piero Angela era anche un grande appassionato di jazz. Un amore nato in Piemonte, dove prese le prime lezioni di pianoforte e ascoltò i primi dischi. Una delle sue ultime apparizioni torinesi (seppure in streaming) risale all’anno scorso ed è proprio legata alla musica: durante la presentazione di una nuova etichetta discografica Angela racconto il suo sogno di incidere appunto un disco jazz. Progetto che aveva cercato di portare avanti in questi anni, facendo anche dei cicli di fisioterapia per recuparare maggiore mobilità con le mani.
Angela ha lasciato Torino quando aveva 27 anni, ma nella sua città tornava spesso, per incontri, dibattiti, lezioni e ritirare premi. Nel 2018 era stato insignito dell’onorificenza di Torinese dell’anno dalla Camera di Commercio di Torino. “rappresentato lo stile torinese dell’impegno e della passione per il lavoro, attraverso un linguaggio accurato ma comprensibile e soluzioni innovative di comunicazione che hanno rivoluzionato il mondo della divulgazione scientifica”. Angela ha studiato al liceo classico Massimo D’Azeglio di Torino, poi si era iscritto al Politecnico, ma non si è mai laureato, anche se ha poi collezionato otto lauree honoris causa.
Torinese anche la moglie, Margherita Pastore, ballerina etoile allieva della Susanna Egri. I due si sono incontrati quando lui aveva 24 anni e lei 18 anni. Pastore era una ballerina classica della Scala di Milano. “Ho avuto un colpo di fulmine, ma è accaduto in un’epoca nella quale ci si dava ancora del lei. L’ho conosciuta alla festa di un’amica, mi sono messo a suonare il pianoforte e ci siamo innamorati”, raccontava lo stesso Angela. Si sono sposati nella chiesa della Madonna degli Angeli, in via Carlo Alberto, a due passi dall’Hotel Sitea dove Angela stava quando veniva in città. Uno dei piatto preferiti, che ordinava ogni volta che veniva in Piemonte, erano gli agnolotti del plin.
Unica amarezza che gli aveva dato Torino: bocciargli il progetto di riallestimento del Museo di Scienze Naturali, complesso ormai chiuso da più di dieci anni. La commissione ha preferito quello di Giorgio Celli, anche perché più economico, rispetto a quello di Angela. Negli ultimi anni aveva però pensato, sulla scia delle lezioni al Poli, di “donare” alla città un altro museo, pensando ad un luogo dedicato alla divulgazione della scienza e della tecnica.