Coronavirus in Italia, bollettino 22 agosto: 75 morti, 10.418 positivi. Ieri i contagi erano stati 19.470 e 63 le vittime. Oggi sono stati eseguiti 63.188 tamponi. Il tasso di positività è al 16,5% (ieri era al 16,4%)..
Sono 255 i pazienti ricoverati in terapia intensiva (-7), mentre gli ingressi giornalieri sono 14. I ricoverati nei reparti ordinari sono invece 6.516, 74 in in più nelle ultime 24 ore. Gli attualmente positivi sono 767.077,
11.733 in meno rispetto a ieri. Dimessi e guariti sono 20.719.011 (+22.075) mentre il totale dei casi dall’inizio della pandemia è di 21.660.885 e quello dei decessi è di 174.797.
L’infettivologo Galli: “Prof non vaccinati tornano in classe, rischio più alto il loro”
“E’ atteso, ed è verosimile, un altro momento di diffusione dell’infezione da Covid proprio nel periodo della ripresa della scuola. Il personale ‘mai vaccinato’ che riprenderà servizio sarà quindi a rischio di infettarsi con conseguenze più gravi. Sono loro a rischiare”. Lo ha detto Massimo Galli, già direttore del reparto malattie infettive del Sacco di Milano. “Dal punto di vista della possibilità di diffusione dell’infezione Covid – ha aggiunto – la ripresa delle lezioni non è particolarmente diversa da quella degli anni precedenti. Di diverso c’è che la popolazione adulta e anziana è molto vaccinata e questo ridurrà, in generale, i rischi di malattie gravi e mortali”.
Quarta dose: l’hanno ricevuta 4,6 milioni di italiani, un quarto del totale
In Italia sono 4.692.485 le persone che hanno ricevuto la quarta dose di vaccino anti-Covid, secondo i dati sulla campagna vaccinale aggiornati alle 6 di lunedì 22 agosto. Il tasso di copertura nazionale è pari al 27,38% della platea indicata come destinataria del secondo richiamo. Poco più di un quarto del totale ha dunque risposto alla chiamata. Considerando la categoria degli immunocompromessi e fragili, si è sottoposto al richiamo il 19,56% di questo gruppo: 675.522 persone. Ha poi aderito al secondo booster il 15,80% di coloro che hanno ricevuto il primo richiamo da almeno 4 mesi (oltre 2,1 mln di persone); e il 13,55% dei guariti post prima dose booster, cioè più di 1,8 mln di persone.
Maga: Decessi Covid, Italia peggio della Germania ma meglio degli Usa
Diversi esperti hanno chiesto una commissione d’inchiesta per spiegare il numero di decessi in Italia, che resta piuttosto alto nonostante il calo dei contagi. “Eseguire un confronto tra i valori relativi alle curve di decessi associati a Covid-19 in Italia rispetto ai paesi limitrofi non è semplice – spiega Giovanni Maga, direttore dell’Istituto di genetica molecolare del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Igm) – perchè non tutte le nazioni registrano i decessi nello stesso modo. I dati attuali, però, indicano che il tasso di mortalità in Italia è praticamente identico a quello del Regno Unito, di poco superiore rispetto a quanto osservato in Spagna e Francia, significativamente più elevato rispetto alla Germania, ma nettamente inferiore rispetto alla media statunitense”.
“Il numero di morti per Covid-19, sebbene sia un parametro in diminuzione, resta un tributo di vite significativo – osserva il ricercatore – e ci si chiede quanto possa essere paragonabile a quello di nazioni differenti. Dall’inizio della pandemia, secondo i dati di Our World Data, in Italia si contano 2942 morti per milione di abitanti. In Regno Unito tale valore è di 2782, in Spagna 2356, in Francia 2275 e in Germania scende a 1752”.