Gargani, Tassone e Tucciariello, esponenti dei Popolari, in una nota stigmatizzano le scelte di Italia Viva-Azione per le candidature in vista delle prossime elezioni politiche, che hanno escluso Democrazia Cristiana e Popolari. Di seguito la nota integrale.
Eravamo partiti bene. Il dialogo serrato della Federazione Popolare DC guidata da Giuseppe Gargani e della stessa Dc guidata da Renato Grassi con Italia Viva guidata da Matteo Renzi sembrava avere imboccato la strada più coerente per tutti: costruzione di un centro politico con una forte presenza dei cattolici, equidistante dalla destra e dalla sinistra, cioè da due storie che parlano linguaggi politici diversi dai nostri.
Il dialogo con Renzi aveva come naturale conseguenza la presenza di un nostro simbolo identificativo al fianco di Italia Viva e la presenza nelle liste di alcune figure rappresentative di Popolari e DC. E si stava lavorando assai bene in questa direzione.
Anche in Basilicata il rapporto Italia Viva e Popolari si stava concretizzando con la presenza come capolista di un professionista di elevato spessore medico-scientifico, Luigi De Trana di Potenza, sostenuto da altri gruppi sociali e politici anche importanti, e con la nostra richiesta di avere in lista, seppure solo come testimonianza, di un altro professionista molto affermato, Gaetano Liantonio di Matera. A sostegno di tale intesa qui in Basilicata erano intervenuti sui vertici nazionali di Italia Viva, non solo la Dc guidata da Renato Grassi, ma anche l’on. Giuseppe Gargani e l’on. Mario Tassone per la Federazione Popolare Dc.
Poi è intervenuta la conversione di Calenda che, rompendo con il Pd, con la sinistra e con la radicale Emma Bonino, ha stretto un patto politico con Renzi in un’alleanza al Centro che pure noi Dc e Popolari avevamo salutato con non poco entusiasmo.
Ma con Calenda le cose sono cambiate. Non ci è stata riconosciuta la richiesta di un nostro simbolo identificativo nel logo elettorale, tutti i nostri candidati Dc e Popolari sono stati esclusi dalle liste del duo Renzi-Calenda. Questo lo stato delle cose.