La salute mentale dei dipendenti è la nuova priorità delle aziende. Lo sottolinea Serenis.it, piattaforma di assistenza psicologica online che permette alle persone di individuare il terapeuta più adatto con il quale intraprendere un percorso di psicoterapia.
Secondo i dati raccolti da Serenis, sempre più imprese sono interessate a introdurre un servizio interno di supporto psicologico per aiutare i dipendenti a mantenere o risollevare il loro benessere mentale. Da inizio anno ad oggi, infatti, questa piattaforma ha riscontrato un notevole aumento di richieste provenienti dalle aziende per inserire il terapeuta come fringe benefit da offrire ai propri collaboratori.
In effetti, è proprio l’ambiente lavorativo a spingere maggiormente i dipendenti a chiedere aiuto a uno psicologo. Come dimostra l’analisi effettuata da Serenis sui suoi utenti, ben 1 richiesta di psicoterapia su 5 è legata al proprio impiego. Questi numeri evidenziano come la presenza di un terapeuta nei contesti aziendali stia diventando sempre più una necessità.
I benefici dello psicologo in azienda
Ma quali sono i benefici che comporta l’introduzione di tale benefit sul posto di lavoro? I vantaggi possono essere diversi e sono legati tutti al ruolo che lo psicologo assumerebbe all’interno dell’azienda. Come spiega Silvia Wang, co-founder di Serenis, il terapeuta andrebbe ad intervenire “sulle relazioni tra colleghi, sulla disconnessione dovuta al lavoro da remoto, sull’incertezza riconducibile agli scenari macroeconomici in continuo mutamento e, in generale, sugli effetti che i cambiamenti organizzativi possono avere sul benessere mentale dei collaboratori”.
In questo modo, l’azienda riuscirebbe a mantenere o ristabilire il benessere mentale dei propri dipendenti, con benefici che inevitabilmente si rifletterebbero anche sull’organizzazione. È questo il motivo per cui sempre più imprese stanno sviluppando un piano di welfare che includa il supporto psicologico gratuito. Lo ha fatto Serenis, ma anche imprese come Velasca e TantoSvago, abili nel comprendere quanto effettivamente la salute mentale dei lavoratori incida sulle performance dell’intera organizzazione.