“In vista degli Stati generali dell’impresa in Basilicata che le 13 sigle di piccola impresa e industria, agricoltura, artigianato e commercio firmatarie del documento “Pensiamo Basilicata” hanno promosso per il 18 giugno prossimo, è necessario accelerare l’impegno per liberare quote del Patto di Stabilità Interno e dare almeno prime parziali risposte all’esigenza di procedere al pagamento dei crediti per forniture e lavori che ammontano a circa 170 milioni di euro”. A sostenerlo è il capogruppo di IdV in Consiglio Regionale Nicola Benedetto, evidenziando “la necessità di dare seguito operativo agli impegni assunti in occasione del dibattito in Consiglio. Pur in attesa del monitoraggio sulla finanza dei Comuni più grandi annunciata dal Presidente De Filippo per la metà del mese, diventa indispensabile – continua – disporre di cifre precise per superare la limitatezza di dati forniti sinora e procedere celermente alla stesura del documento definitivo, che come chiedono le associazioni della pmi, non può prescindere dal ritiro della delibera di giunta regionale n. 222 del 2 marzo 2012 per sbloccare i pagamenti e che sia poi in linea con le indicazioni del Consiglio regionale: escludere dal Patto le royalties del petrolio e i fondi per la ricostruzione; garantire maggiori risorse ai Comuni e alle Province; ridurre la spresa pubblica; alleggerire con una moratoria decisa la pressione del credito, il problema che al momento asfissia maggiormente le imprese, imputando gli interessi alla Regione”.
Benedetto evidenzia inoltre che “per chi non è in credito, proprio perché i recenti provvedimenti del Governo Monti non prevedono nulla, dobbiamo pensarci noi, pur consapevoli dei margini ristretti che abbiamo. E allora, oltre ad iniziative politiche ed istituzionali per rivendicare dal Governo misure di alleggerimento del Patto, per rilanciare in parte l’economia urge utilizzare al più presto tutti i fondi fuori patto in primis quelli che riguardano gli interventi dei programmi europei, l’edilizia sanitaria e le emergenze. Si può e dunque si deve accelerare l’attuazione degli interventi per 14 milioni di euro – ed eventualmente integrare con altri fondi – in quanto l’ordinanza è soggetta a contabilità speciale, pertanto fuori patto, oltre che dare risposte al territorio. Mi riferisco all’alluvione della primavera 2011 nel Metapontino. Abbiamo dunque gli strumenti per rimettere in moto i cantieri e quindi rilanciare un po’ di occupazione che specie nel comparto costruzioni segna una situazione di emergenza”.
Giu 04