Un nuovo evento meteorico ha interessato ieri la fascia interna materana tra Tinchi e Montalbano con danni ingenti alle colture. In particolare la grandine ha danneggiato gli alberi da frutto. Sulla costa acqua abbondante domenica a Metaponto e ieri tra Scanzano Jonico e Policoro. Nel potentino a Lavello, invece, le piogge di queste ultimi gironi ha provocato danni ai campi di pomodoro, per via del ristagno idrico che ha costretto all’abbandono più di venti ettari di colture. E’ quanto segnala Coldiretti Basilicata che nelle prossime ore quantificherà più nel dettaglio, i danni del maltempo. “Siamo ormai abituati da anni a questi fenomeni, alle gelate di maggio e alla gradine di agosto – spiega il presidente della Coldiretti provinciale di Matera, Gianfranco Romano – conseguenze dei cambiamenti climatici anche in Italia dove l’eccezionalità degli eventi atmosferici è ormai la norma, con una tendenza alla tropicalizzazione che si manifesta con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo, con sbalzi termici significativi che compromettono le coltivazioni nei campi con perdite della produzione agricola nazionale e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne”. Quella del 2022 è la peggior estate del decennio con un drammatico aumento del 1300% fra bufere di vento, bombe d’acqua, grandinate e trombe d’aria con un impressionante impatto dei cambiamenti climatici che fra siccità e maltempo hanno già provocato vittime e oltre 6 miliardi di euro di danni all’agricoltura, secondo l’analisi della Coldiretti sulla base dei dati dell’European severe weather database (Eswd). Per questo, evidenzia la Coldiretti lucana è quanto mai necessario per ogni imprenditore assicurarsi per tutelare le proprie colture. “L’unico strumento di difesa a disposizione dell’agricoltore – aggiunge il direttore provinciale di Matera, Piero Greco – è l’attivazione di polizze per assicurare contro siccità, gelo, brina, grandine e alluvioni le proprie colture. Un esempio è dato da Condifesa Basilicata, un consorzio di imprenditori agricoli con oltre numerosi soci, senza scopo di lucro. Si occupa da 50 anni della gestione del rischio atmosferico riferito alle produzioni agricole, zootecniche e delle strutture stipulando polizze collettive con le maggiori compagnie assicurative”. Per la federazione agricola lucana è necessario inoltre che nel nuovo Programma di Sviluppo Rurale (PSR) si prevedano adeguate risorse finanziarie per le misure di investimenti per la prevenzione ed il ripristino del potenziale produttivo agricolo. In tal senso la Coldiretti lucana ha fatto richiesta formale alla Regione Basilicata nell’ambito dei tavoli di consultazione del Piano Strategico Nazionale 2023-2027.
Ago 30