Il 30 agosto il duo mandolino e chitarra Dorina Frati – Piera Dadomo ha chiuso la trentanovesima edizione del Festival Internazionale della Chitarra di Lagonegro (Potenza). Il concerto si è tenuto nella suggestiva Conchiglia di Venere, una conchiglia acustica progettata dall’ingegnere Franco Montesano e localizzata ai giardini di Villa Rachele a Casaletto Spartano (Salerno). Una edizione con grandi numeri, per il pubblico coinvolto e di grande qualità per l’eccellenza degli artisti che hanno partecipato. Da circa quarant’anni l’Associazione “Amici della Musica del Lagonegrese”, fondata dal Maestro Pino Racioppi e dall’architetto Antonio Brigante, con le sue attivitá promuove il repertorio colto del novecento musicale internazionale per chitarra. In occasione del festival, musicisti, concertisti, compositori, critici musicali e pubblico si incontrano e si confrontano attraverso lo studio della chitarra in questo lembo di Lucania che per dieci giorni diventa la capitale delle sei corde.
Il folto pubblico che ha seguito il concerto di chiusura dell’edizione 2022 del Festival, ha goduto dell’arte di due straordinarie musiciste: Dorina Frati, oggi primo mandolino dell’Orchestra del Teatro alla Scala, considerata fra i più grandi virtuosi del panorama mandolinistico internazionale, che accanto all’intensa attività concertistica non ha mai smesso di affiancare con piacere quella dell’insegnamento, tanto che nel 1997, ha avuto la nomina per l’ambitissima cattedra al Conservatorio ‘S. Pietro a Majella’ di Napoli. Piera Dadomo, che si è formata alla scuola chitarristica di Angelo Gilardino, e che a vent’anni vinse proprio in Basilicata il prestigioso Concorso Internazionale di Lagonegro.
Dorina Frati ha viaggiato e portato la musica italiana in tutto il mondo, ha calcato palcoscenici prestigiosi in un crescendo di successi: dalla Avery Fisher Hall di New York alla Bunka Kaikan di Tokyo; dalla Festspielhaus di Salisburgo alla Musikverein di Vienna, alla sala Nervi in Vaticano: “vengo a Lagonegro per il prestigio del Festival della Chitarra, perché ho qui degli ottimi amici che sono anche bravissimi organizzatori, di cui apprezzo la tenacia e la voglia di lavorare per la musica e per il territorio” – ha dichiarato. Per Piera Dadomo “l’esperienza di Lagonegro è cominciata nel 1990″- ci racconta,”con il concorso che vinsi a soli venti anni e la cui commissione era formata da musicisti che stimavo moltissimo, figure tra le piú importanti per la chitarra a livello internazionale. Ricevere un premio a Lagonegro fu un grande onore, un enorme riconoscimento ed un’occasione per conoscere e frequentare quei musicisti anche negli anni a venire. Sono stata fortunata a tornare qui numerose volte
e a creare rapporti di profonda amicizia che hanno reso anche questa ultima esperienza particolarmente emozionante e ricca di significato per me, ricca di emozioni e ricordi per la mia vita artistica e umana. Questo legame e questa profonda condivisione restano per me una delle esperienze più forti e più importanti della mia vita. Di questo ringrazio gli amici di Lagonegro che mantengono, organizzano e portano avanti qualcosa in cui anche io credo moltissimo: un festival basato sul valore della musica e della bellezza”. Il Presidente dell’Associazione Amici della Musica del Lagonegrese, il Maestro Pietro Cantisani, si dice soddisfatto per i numeri e per la qualitá dell’edizione di quest’anno, “è sempre emozionante vedere come la musica riesca a raggiungere un pubblico diversificato sia per interessi che per provenienza. A Lagonegro in questi dieci giorni di festival sono arrivati “amici della musica” che hanno fatto anche molte ore di viaggio per seguire i nostri concerti. Questo è un onore ed allo stesso tempo una grossa responsabilità a mantenere sempre alta la qualità della nostra manifestazione”.