L’assessore regionale alla Salute, Attilio Martorano, ha firmato oggi a Roma un’intesa con l’Università Tor Vergata e l’Italian barometer diabetes observatory per tenere sotto controllo una patologia che ha in regione i più alti indici d’Italia
Nasce in Basilicata il primo osservatorio regionale sul Diabete, il BBDO, Basilicata Barometer, Diadets Observatory. L’iniziativa è stata presentata oggi a Roma dall’assessore regionale alla Salute Attilio Martorano, dal rettore dell’università degli studi di Roma Tor Vergata Renato Lauro e dal vicepresidente dell’Italian barometer diabetes observatory (Ibdo) Gualtiero Ricciardi.
L’intesa è stata sottoscritta a Villa Mondragone (Università Tor Vergata), durante un meeting nazionale dedicato all’osservazione del diabete promosso dall’Osservatorio italiano del diabete, che si è svolto sotto l’Alto Patrocinio della Presidenza della Repubblica e con il patrocinio del Senato della Repubblica, Camera dei Deputati e Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Grazie all’accordo raggiunto sarà avviato un processo di ricognizione mappatura del fenomeno in Basilicata, che sarà condiviso con i sanitari lucani. “È interesse particolare del dipartimento regionale alla Salute – ha spiegato l’assessore Martorano – avviare e sostenere la realizzazione di progetti conoscitivi allo scopo di affrontare l’assistenza e la pianificazione di interventi sul diabete nel territorio regionale. L’attivazione di un percorso condiviso con Regione, Università di Roma Tor Vergata e Osservatorio nazionale e il coinvolgimento dei medici lucani e delle realtà sociali presenti sul territorio – ha aggiunto Martorano – consentiranno il rafforzamento della struttura di prevenzione e di assistenza tale che il sistema sanitario regionale possa adeguarsi per fronteggiare un fenomeno che ha raggiunto, in Basilicata e in Italia, numeri importanti”.
La Basilicata si pone così in prima linea nel contrasto della diffusione del diabete e delle insorgenze di complicazioni che derivano da tale malattia. Una regione “sorvegliato speciale” anche perchè il diabete è presente con indici superiori alla media nazionale. Secondo i dati 2010 dello studio di sorveglianza “Passi”, nel pool di Asl partecipanti, la percentuale delle persone che riferiscono di aver ricevuto una diagnosi di diabete è del 5 per cento, con un gradiente Nord-Sud che fa registrare il valore più basso (2 per cento) nella Provincia Autonoma di Bolzano e quello più alto (8 per cento) in Basilicata. Ecco perché, coerentemente con gli indirizzi oggi sviluppati in Italia sulla patologia del diabete dall’Idbo, nella nostra regione sarà avviato un progetto specifico, denominato “Basilicata barometer diabetes observatory”.
Con l’avvio del progetto e l’istituzione dell’Osservatorio regionale si darà attuazione a studi e analisi sulla malattia che hanno l’obiettivo di individuare gli indicatori economici, sociali e clinici atti a monitorare la situazione del diabete in Basilicata.
Esiste, infatti, una “caratterizzazione” geografica del diabete. In Italia, ci si ammala di più al Sud che al Nord: in Basilicata più che nella provincia autonomia di Bolzano. Ma complessivamente, il dato italiano dei malati di diabete è destinato ad andare ben oltre gli attuali 3milioni di casi accertati.
Osservatorio regionale sul diabete – La scheda
Cos’è l’Osservatorio regionale sul diabete
L’Osservatorio regionale sul diabete, una sorta di “barometro” che misurerà il polso di una malattia spesso silenziosa, è un progetto nato da una partnership istituzionale tra Regione Basilicata, Università degli studi di Roma “Tor Vergata” e l’Italian barometer diabetes observatory (Ibdo). Finalità dell’accordo è quella di sostenere, in Basilicata, lo sviluppo di un progetto specifico sul diabete che dia attuazione a studi e analisi legati alla malattia.
L’obiettivo comune dell’intesa è quello di puntare alla prevenzione come strumento che permetta di ridurre l’incidenza del diabete sulla popolazione, spesso anche molto giovane, in maniera tale da ridurre i costi sociali ed economici derivanti dalla conseguenze derivanti dal diabete.
In questa prospettiva, l’Osservatorio regionale si avvarrà della consulenza di esperti per definire azioni, indicatori e strumenti di verifica. Conterà sull’apporto dell’Università Tor Vergata, che fa della formazione, la ricerca clinica, sociale ed economica in campo sanitarie e sulle patologie a maggior impatto, un suo punto di forza, mentre l’Ibdo apporterà all’Osservatorio un punto di vista scientifico qualificato nell’ambito del diabete. Costo annuale previsto 50mila euro, a carico della Regione Basilicata.
Obiettivi dell’Osservatorio
L’individuazione di indicatori economici, sociali e clinici atti a monitorare la situazione del diabete in Basilicata è tra gli obiettivi primari dell’Osservatorio, che si prefigge anche lo scopo di realizzare un modello di studio e confronto per un’analisi comparativa sui risultati clinici economici e sociali per le altre Regioni italiane. Nel tempo, sarà tracciata una roadmap regionale sul diabete, in grado di tracciare le priorità d’intervento nella regione Basilicata. Quindi saranno promosse campagne sociali che mireranno a sensibilizzare l’opinione pubblica sulla prevenzione del diabete tipo 2 in Basilicata. Annualmente saranno realizzati un Forum regionale e un report sullo stato di attuazione delle politiche sanitarie, assistenziali e sociali in materia di prevenzione e cura del diabete.
In Basilicata record di diabete e di iniziative di contrasto – scheda
Da quali dati si parte (in Italia e in Basilicata)
In Italia 3 milioni di persone soffrono di diabete. Ci si ammala di più al Sud che al Nord. In questo senso, la Basilicata ha il primato negativo e conferma la “caratterizzazione” geografica della malattia. Infatti, esiste una forte variabilità regionale sul diabete, dimostrata dai dati ISTAT che per quanto riguarda la distribuzione geografica, mostrano come la prevalenza è più alta nel Sud e nelle Isole, con un valore del 6,0%, seguita dal Centro con il 5,1% e dal Nord con il 4,0%. Secondo i dati 2010 della sorveglianza Passi, nel pool di Asl partecipanti, la percentuale delle persone che riferiscono di aver ricevuto una diagnosi di diabete è del 5% con un gradiente Nord-Sud che fa registrare il valore più basso (2%) nella Provincia Autonoma di Bolzano e quello più alto (8%) in Basilicata.
I dati dell’Osservatorio Epidemiologico regionale rilevano che i pazienti giunti almeno una volta all’osservazione ambulatoriale, oscillano tra 20.000 e 25.000, con una prevalenza pari al 3,9% della popolazione regionale.
Nella Regione Basilicata una quota di pazienti diabetici è soggetta a complicanze o co-morbilità di natura cardiovascolare, con percentuali che vanno dal 4% per lo scompenso cardiaco al 34% per l’ipertensione arteriosa.
Le iniziative della Regione Basilicata
L’Osservatorio regionale sul diabete si colloca nella scia delle politiche sanitarie messe in campo dal Dipartimento salute e rivolte alla prevenzione.
La Regione Basilicata, recentemente, si è dotata di un protocollo attuativo per la gestione in rete integrata ospedale-territorio della malattia diabetica, mentre nel 2010 ha emanato la legge regionale n. 9 relativa a “Assistenza in rete integrata ospedale – territorio della patologia diabetica e delle patologie endocrino-metaboliche, che ha tra le sue finalità la realizzazione di una rete di servizi per il trattamento in forma integrata del diabete mellito e delle malattie endocrino – metaboliche, la prevenzione e la diagnosi precoce del diabete, la cura e la prevenzione delle complicanze; la completa integrazione del paziente diabetico; la promozione della cultura della prevenzione della malattia diabetica.” Inoltre, con delibera di giunta regionale, la Basilicata ha fatto suo il Manifesto dei diritti delle persone con diabete. E per l’impegno “in progetti e attività sociali e culturali o di innovazione e ricerca” che hanno contribuito “allo sviluppo della salute in generale e nel diabete in particolare, nel nostro Paese”, l’anno scorso l’assessore Martorano”, in occasione della Giornata mondiale del diabete, ha ricevuto la Medaglia “August e Marie Krog”, nel corso di una solenne cerimonia che si è tenuta presso l’Ambasciata di Danimarca a Roma.