“Tossinfezioni alimentari: da clostridium botulinum e da sgombroidi”. E’ il tema scelto dal dottor Nicola D’Imperio, gastroenterologo materano di chiara fama, per il 70° appuntamento del nostro studio medico virtuale all’interno di SassiLive.
Botulismo
Ne faccio cenno solo per motivi storici, perché nei decenni trascorsi tra la fine della seconda guerra mondiale, sino al 1990, il botulismo ha mietuto molte vittime. Attualmente è rarissimo anche se di tanto in tanto riemerge, in particolare nei prodotti alimentari di manifattura casalinga e conservati in vasetti o bottiglie di vetro; nei prodotti dell’industria alimentare è praticamente assente in quanto le norme sanitarie in materia sono molto rigide, tuttavia bisogna diffidare da prodotti inscatolati o imbottigliati in paesi dove le norme sanitarie non vengono rispettate. Ne è responsabile il Clostridium Botulinum che secerne una tossina neurotossica che è la più letale tra le tossine prodotte dai germi introdotti per via orale. Il Clostridium B. si sviluppa in cibi conservati e impropriamente preparati quali vegetali, salse, carne e pesce, le spore (una specie di involucro da cui si sviluppa il batterio) sono resistenti al calore, all’acidità dello stomaco e alle tecniche di conservazione che normalmente distruggono gli altri germi. Poiché la tossina viene prodotta in abbondanza dai Clostridium che si sviluppano nei cibi mal preparati e conservati, la sua ingestione è più che sufficiente a sviluppare il botulismo; inizialmente si hanno sintomi gastrointestinali come nausea, vomito, dolori addominali e diarrea, che si evidenziano da 18 a 36 ore dopo l’ingestione del cibo contenente la tossina, dopo si sviluppano i sintomi neurotossici , come secchezza della bocca, visione doppia, alterazione della deglutizione, debolezza muscolare, paralisi dei muscoli prima della testa e del collo e poi di quelli respiratori che può portare (se non trattata) alla morte per asfissia. Oggi abbiamo validi strumenti di diagnosi per identificare la neurotossina e anche terapie validissime rappresentate dalle antitossine che neutralizzano immediatamente gli effetti della neurotossina. Ripeto ancora che attualmente questo tipo di tossinfezione intestinale è davvero molto rara.
Tossinfezione da sgombroidi
La famiglia degli sgombroidi rappresenta 54 specie di pesci marini che hanno grande importanza per l’alimentazione umana e che vanno dai tonni, ai pesci spada, agli sgombri, al pesce blu, ai salmoni, in genere pesci, in pratica, la cui muscolatura non è chiara ma scura. Se questi pesci non sono stati refrigerati appropriatamente o sono stati conservati impropriamente, nei loro muscoli, a causa della proliferazione batterica, si sviluppa una sostanza che si definisce istamina, che è responsabile della tossinfezione. Il pesce non appare alterato nell’aspetto esterno, ma ha un sapore quasi pepato, i sintomi insorgono precocemente, in media dopo un’ora dall’ingestione, e consistono in arrossamento cutaneo, senso di calore, prurito, palpitazioni, tachicardia, mal di testa, annebbiamento della vista, difficoltà a respirare. In genere questa sintomatologia viene scambiata per allergia alimentare, ma non è così, è, come detto, una tossinfezione che si manifesta come un’allergia perché provocata dall’istamina. Per fortuna la intossicazione si risolve, il più delle volte spontaneamente, dopo circa 12 ore. Utili possono essere gli antistaminici.
Un’altra infezione alimentare, da parassiti, è quella da Anisakis, di cui ho parlato in uno dei precedenti capitoli, a cui rimando.
Infine qualche consiglio dietetico in caso di malattie che comportano diarrea. Spesso il paziente spontaneamente preferisce digiunare perché avverte dolori addominali quando ingerisce del cibo, ma è necessario che introduca acqua, elettroliti e calorie, quindi il digiuno assoluto è sconsigliato. Certo vanno evitati i grassi, le spezie, le fibre, che inducono uno stimolo all’evacuazione, così come è consigliabile evitare il latte e i latticini perché ci può essere una deficienza di lattasi secondaria all’enterite, va evitata anche la caffeina perché aumenta la secrezione intestinale e i movimenti intestinali. Vanno evitati anche gli alcolici, i the concentrati, i soft drinks come la coca cola, le bevande gassate, che possono stimolare i movimenti intestinali e quindi peggiorare i dolori addominali, la diarrea e il meteorismo. Gli alimenti debbono essere per così dire “leggeri”, pasta o riso senza condimento, carni bianche, centrifugati di frutta (in cui le scorie vengono scartate). E’ raccomandato bere molta acqua, in relazione alla perdita di liquidi, anche più di due o tre litri al giorno, succhi di frutta in confezione ermetica. Utile una integrazione con soluzioni di potassio, magnesio e sodio.
Biografia di Nicola d’Imperio
Titoli di carriera
Laureato in medicina e chirurgia nel 1972 con 110 e lode
Specializzato in Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva nel 1978 con 110 e lode
Assistente presso il Servizio di Gastroenterologia dell’ospedale Bellaria di Bologna dal 1974 al 1987
Aiuto presso il Servizio di Gastroenterologia dell’ospedale Bellaria di Bologna dal 1988 al 1998
Primario presso l’UOC di Gastroenterologia dell’ospedale Morgagni di Forlì dal 1998 al 2001
Professore presso la scuola di specialità di Gastroenterologia di Bologna dal 1998 al 2006
Primario presso l’UOC di Gastroenterologia dell’ospedale Maggiore di Bologna dal 2001 al 2012
Libero professionista in Gastroenterologia dal 2013 a tutt’oggi presso la Clinica Villalba di Bologna, la Clinica Anthea e la Clinica Santa Maria di Bari e presso il suo studio a Matera.
Titoli scientifici
Direttore della Rivista Italiana di Gastroenterologia organo ufficiale dell’Associazione Italiana dei Gastroenterologi Ospedalieri
Segretario per l’Emilia Romagna dell’Associazione Italiana dei Gastroenterologi Ospedalieri
Presidente per l’Emilia Romagna della Società Italiana di Endoscopia Digestiva
Presidente della Associazione Italiana Malattie dell’Apparato Digerente
Pubblicazioni scientifiche:su riviste straniere 78 e su riviste italiane 124 libri di gastroenterologia ed endoscopia digestiva 12
Indirizzo sito: www.nicoladimperio.it