Giovedì 8 settembre 2022 alle ore 18 presso il Museo Archeologico Nazionale di Muro Lucano parte la rassegna i “Giovedì Culturali del Centro culturale franco-italiano sul tema “Meridione e meridionalismo da De Gasperi e Draghi. Presentazione dei Discorsi Parlamentari di Salvatore Pagliuca pubblicati a cura della Biblioteca della Camera dei deputati in Roma”.
Prolusione del senatore professor Ortensio Zecchino, intervento di Peppino Molinari.
Il Centro Culturale Franco-Italiano è sorto a Muro Lucano dopo il terremoto del 23 novembre 1980 come espressione di solidarietà di rappresentanti della cultura italiana e francese (Filomena Nitti, il premio Nobel Daniel Bovet, Manlio Rossi Doria, Francesco Rosi, Georges Duby, Gilles Martinet, Cesare Zavattini ed altri) e con il generoso contributo degli studenti universitari parigini.
Il Centro è stato formalmente costituito nel 1982 e lo scopo principale è stato quello di istituire una biblioteca pubblica e di promuovere intorno ad essa iniziative culturali volte ad incrementare il progresso civile di Muro Lucano. La biblioteca è stata inaugurata il 14 maggio del 1984.
Il CCFI ha voluto richiamare l’attenzione sull’on.le Salvatore Pagliuca e sulla sua azione politica a favore della Basilicata e del più ampio contesto del Meridione.
1945: è nominato Commissario prefettizio dell’Ospedale San Carlo di Potenza e Presidente della Deputazione provinciale di Potenza.
1946: da iscritto alla Democrazia Cristiana, si presenta alle elezioni per la Costituente. Ma viene battuto dalla lista del Blocco Nazionale (sinistre), capeggiata da Petraccone, ex federale fascista, con la presenza di molti nittiani. La DC locale ancora non è ben radicata perché appena sorta a opera di esponenti dell’Azione cattolica e di qualche prete.
1948: grazie proprio al sostegno capillare della chiesa locale, Pagliuca viene eletto Deputato al Parlamento con circa 23.000 voti. Verrà riconfermato nel 1953. Al Parlamento più volte egli fa alcuni interventi concernenti lo sviluppo della Basilicata. In una seduta del 1949 chiede al governo quali provvedimenti intenda adottare per non far
degenerare la situazione quasi disperata in cui versano i lavoratori lucani, afflitti dalla miseria e in lotta con i latifondisti. La situazione è, infatti, incandescente nella regione a causa delle lotte contadine che stanno raggiungendo livelli di esasperazione, guidate in ciò anche dalle sinistre, e a volte sfocianti in sedizione. Nel 1950 viene emanata la legge n. 715 destinata all’edilizia meridionale. A distanza di cinque anni Pagliuca interviene duramente per sollecitare l’applicazione di detta legge, mai attuata per mancanza di fondi e che per questo rappresenta una grande delusione per i lucani. Conduce il giornalista Giuseppe Di Leo di Radio Radicale, che riprenderà l’incontro in audiovideo.