Riportiamo di seguito il messaggio del Vescovo di Melfi, Rapolla e Venosa, Ciro Fanelli. per l’inizio del nuovo anno scolastico 2022-2023
“VALORIZZATE IL TEMPO PRESENTE, PER COSTRUIRE UN FUTURO MIGLIORE”
Care studentesse e cari studenti…
1. Giovani gioiosi e fieri!
In questo inizio di annomentre entrate nelle vostre aule scolastiche- vi immagino pieni di gioiae di entusiasmo nel dare inizio al tempo della scuola, ma anche ricchidi sana fierezza! Fierezza e gioia per ciò che state facendo: la scuola!
Noi adulti, con grande sincerità, dobbiamo riconoscere che, purtroppo, l’ora presente, che per voi coincide con unatappa bella e importante della vostra vita, non è delle migliori.
Questo periodo storico, malgrado gli sforzi di donne e uomini di buona volontà, coincide con una fase difficile per l’intera umanità, che, dopo i grandi danni causati dalla pandemia, la brutalità delle tante guerre, note e meno note, richiede l’ascolto del grido di dolore dei poveri e della “madre terra”.
2. Il valore sociale del servizio educativo
Rientrando nelle vostre aule scolastiche, sarete accolti con un credito di fiducia da adulti che hanno dedicato la loro vitaalla formazione culturale delle giovani generazioni: i vostri dirigenti scolastici, i docenti e il personale non docente, i quali vivono la loro professionalità come servizio,con competenzaed entusiasmo, nonostante le difficoltà che sono chiamati ad affrontare. Anche ad essi va il mio saluto e il mio grazie!
Il servizioeducativo è stato, e continua ad essere,un compito di grande rilievo sociale. Attraverso la cultura, esso è l’espressione di unimpegno teso adaiutarela società contemporanea a costituirsi come “civiltà del dialogo”, dove le differenze di ogni tipo possano serenamente convivere insieme.
Questo compito educativo assume oggi un particolare valore: esso è buon fermento per le nostre comunità, che risentono pesantemente del duplice drammadella disoccupazione e delladiminuzione progressiva della popolazione, che portanoinevitabilmente ad una crescente desertificazione dei nostri paesi e ad un loro conseguente impoverimento.
3. La scuola: laboratorio di speranza
Proprio per questi presupposti, legati al contesto mondiale e locale, la scuola, con le sue ore di lezione e di studio, diventa un vero laboratorio di speranza.
Ogni ora di lezione, se ben fatta e se accompagnata dall’approfondimento con lo studio personale, è tempo di speranza, perché dedicato alla trasformazione reale di questo nostro mondo, attraverso il miglioramento di voi stessi.
Il mondo di oggi ha fortemente bisogno di giovani formati, propositivi, creativi, innovativi e acuti per uscire dal labirinto culturale e sociale in cui, in alcune circostanze, sembra che ci muoviamo. I nemici da combattere peruscirne vittoriosi sono: la superficialità, l’indifferenza, la mediocrità e il pensiero pessimistico che ci portano a credere che nulla può cambiare.
Io sono convinto chegli adulti, vedendo giovani che mostrano di credere con convinzione nei valoridell’amicizia e dell’impegno, della pace e della giustizia, ritroveranno la forza morale necessaria per creare concreti presupposti sociali, economici e culturali, affinché il futuro possa esseredavvero spazio vitaledella vostra piena realizzazione.
4. Il “sogno” di Dio sull’umanità: un’umanità libera e inclusiva
In questa prospettiva, il tempo dedicato allo studio diverrà lo strumento più adeguato per condurvi alla piena comprensione di ciò che sta accadendo attorno a voi per rendervi capaci di “combattere” con intelligenza, fermezza e coraggio controtutto ciò che non è degno dell’uomo e non appartiene al sogno di Dio sull’umanità.
Attraverso due importanti encicliche, “Fratelli tutti” e “Laudato si”, che vi invito a leggere, Papa Francesco, con un linguaggio chiaro ma incisivo,ci ricorda che quel “sogno” non ha limiti ed è intrinsecamente buono e bello, perché vede un’umanità libera, autonoma, emancipata, orientata all’armonia, alla pace e alla giustizia!
Per questa ragione vi invito a vivereil tempo dedicato alla scuola, come un tempo prezioso, che vi viene donato per divenire giovani nuovi, “giovani per gli altri”, aperti al mondo, generosi e attenti.
Anche quell’ora di studio, che a volte può essere faticosa e noiosa,sarà invece realmente efficace. Le conoscenze, le abilità e le relazioni acquisite ematuratenella scuola, se vissute attivamente e non subite passivamente, vi consentiranno diregistrare una profonda trasformazione del cuore e della mente.
5. Il valore del tempo presente
Siate profondamente convinti che il cambiamento verso il quale siete chiamati a tendere e di cui soltanto voi siete i veri protagonisti avrà anche importanti riflessi sul contesto in cui vivete quotidianamente.
La trasformazione, che ogni studente vive, si misura verificando, da una partele competenze che voi stateconseguendo, anche in vista del vostro futuro professionale, e, dall’altra, allargandole attitudini di comunione sociale che state maturando.
Con grande fiducia vi esorto a non dimenticaremai,nel vostro processo di crescita,di aver cura di chi è più debole e di riservarvi spazi concreti per il servizio ai poveri, ai meno fortunati, ai malati, agli anziani, alle persone diversamente abili e comunque a coloro che non godono di condizioni simili alla vostra.
In questo modo, la scuola, con le sue ore di studio,diverràper voi “storia”: la vostra storia, quella che costruisce la vostra identità, la vostra famiglia, i vostri luoghi, le vostre amicizie… Ed è quellastessa storia che ci interconnette al mondo intero, che è distante da noi ma anche molto vicino, e permette ad ognuno di comprendersi profondamente come un “capolavoro” irrepetibile.
Cari giovani, ragazze e ragazzi, non potremo mai capire chi siamo e dove andiamo senza capire ciò che siamo stati.
6. Siate cercatori della bellezza e della verità!
Le vostre giornate si compongono, infatti, di tante, infinite e innumerevoli ore, distribuite tra la famiglia, gli amici, la scuola, lo sport, lo svago, ecc. Tutti gli attimi della vita hanno un valore immenso. Lo studio non è tutto, ma può aiutarvi a vivere ogni cosa in modo creativo, perché,trasformandovi nell’interiorità, vi renderà capaci dipreparare positivamenteil vostro futuro:maggiore sarà l’impegno che dedicherete allo studio, migliore sarà l’effetto di quel tempo per voi e per chi vi circonda!
In quelle ore di studio prendetecoscienza della realtà viva, non cedete agli incantesimi delle mode passeggere, che spesso anestetizzano le coscienze e ottenebrano l’intelligenza.
Ricordateviche, come ci insegna Papa Francesco, la realtà prevale sulle idee!
La nostra realtà, in tutte le sue sfaccettature, va conosciutae amata per poterla cambiare.
Ogni uomo è un cercatore di bellezza e di verità: è la sua natura più profonda. Ma per accostarci alla bellezza e alla verità, dobbiamo renderci sensibili il più possibile alla realtà vera e concreta. Esercitateviin ogni modo adosservare e riconoscereciò che vi circonda con gli innumerevoli rivoli di bellezza chel’attraversano. Fatevi aiutare dai vostri docenti; non abbiate paura di capire: si impara anche attraverso l’arte di porsi e fare domande.
Assumetevi la responsabilità di ciò che capite e condividetee difendete le vostre posizioni!
7. Gustate ogni giorno il valore grande della vita
Il mio augurio per voi? Già da ora, possiate gustare una buona vita!
Così dicendo, vorreiauspicare che essa, per voi,sia sempre un’opportunitànon sia maiun ostacolo alla piena realizzazione,.
Pertanto, gioite della compagnia degli amici, della vicinanza della famiglia, del sostegno della vostra scuola.
Sognate e preparate subito un futuro grande!Lo studio resta sempre un mezzo importante per protendersi verso il futuro, gustando l’oggi e riempendolo di senso e di significato!
Studiate tanto e bene in quelle ore che vi saranno date: approfondite ogni materia, sapendo che si lavora nel piccolo, con ciò che ci è molto vicino, ma con una prospettivapiù ampia, sempre più ampia, del tutto rispetto alla parte.
A conclusione di questo messaggio per l’inizio di un nuovo anno scolastico,voglio condividere con voi una riflessione che mi interroga molto, la quale muove dal presupposto che “bisogna sempre allargare lo sguardo per riconoscere un bene più grande che porterà benefici a tutti noi. Però, occorre farlo senza evadere, senza sradicamenti. È necessario affondare le radici nella terra fertile e nella storia del proprio luogo, che è un dono di Dio. […] il tutto è più delle parti, ed è anche più della loro semplice somma” (Papa Francesco, “Fratelli tutti”, n. 145).
Mentre vi saluto tutti con affetto e amicizia, vi auguro un buon anno scolastico!
Melfi, 6 settembre 2022.
+ Ciro Fanelli, Vescovo