Riportiamo di seguito le proposte del Forum Famiglie Basilicata per le elezioni politiche 2022. Di seguito la nota integrale.
La politica che pensa alla famiglia è la politica del futuro
Il Forum delle Famiglia di Basilicata, costituitosi ormai 4 anni fa con l’adesione di ben 35 associazioni e movimenti lucani che si occupano di famiglia, vuole essere la cassa di risonanza di quelle persone che quotidianamente risolvono i problemi di centinaia di migliaia di famiglie in difficoltà e che silenziosamente, senza clamore e quotidianamente, lavorano per la coesione sociale del nostro Paese.
Tra i compiti del Forum quelli di promuovere e salvaguardare i valori e i diritti della famiglia come “società naturale fondata sul matrimonio” e di riconsegnare alla famiglia il diritto di cittadinanza perché occupi nella vita politica del Paese il posto che le spetta quale soggetto sociale da promuovere e non soggetto debole da assistere.
La famiglia eroga servizi, cura i soggetti deboli, fa da ammortizzatore economico in tempo di crisi. In altre parole chi investe sulla famiglia previene le emergenze, risolve alla radice le patologie, risparmia sui costi sociali. Una famiglia che funziona è garanzia anche del buon funzionamento di tutte le istituzioni sociali, politiche, economiche, educative della società.
In Italia da troppi anni viviamo una condizione di discriminazione fiscale dove le famiglie non riescono ad arrivare alla fine del mese. Dove una delle prime cause di povertà è la nascita di un bimbo.
I giovani, pur desiderando fare famiglia, sono spesso costretti a rinunciare a causa di scelte politiche che penalizzano chi decide di mettere al mondo un figlio. Le famiglie, d’altra parte, pur non abdicando ai loro compiti fondamentali di cura, si trovano sempre più in difficoltà a causa di un sistema che non ne riconosce la funzione.
I dati ISTAT raccontano un’Italia ormai invecchiata e priva di prospettive future e il quadro che i dati ci consegnano è pressoché simile in tutta la Penisola.
Anche la Basilicata sta attraversando la crisi demografica forse più grave della sua storia. Al calo delle nascite, infatti, si associa il fenomeno dell’emigrazione dei giovani e di interi nuclei familiari, costretti a cercare una vita dignitosa per sé e per i figli fuori dalla propria terra. Interi paesi si stanno svuotando, soprattutto nelle aree interne.
Ne deriva un’emergenza non solo affettiva, ma anche sociale, non indifferente: tra pochi anni non ci saranno giovani da immettere nel mondo del lavoro, che potranno garantire quell’alleanza tra generazioni su cui si fonda il patto sociale. I nostri giovani lavoreranno e metteranno su casa in nazioni che ne riconoscono anche economicamente il valore sociale.
Ciò che chiedono le famiglie lucane, o le coppie in procinto di sposarsi, riguarda soprattutto i servizi di accompagnamento nei loro compiti, in particolare in quelli educativi o che migliorino la qualità della vita in generale e diano la possibilità di avere tempo per la cura delle relazioni.
Vanno programmati interventi non per sostituire ma per sostenere e potenziare le funzioni proprie e l’autonomia della famiglia. Tra queste segnaliamo le politiche abitative per la famiglia, i servizi per la prima infanzia, maggior attenzione al lavoro di cura familiare, la conciliazione dei tempi del lavoro e della città con i tempi delle famiglie, il monitoraggio delle politiche familiari e il sostegno delle famiglie immigrate.
Comunque ci aspettiamo che il nuovo Governo colmi il divario paradossale, tipico italiano, tra le enunciazioni a favore della centralità della famiglia e l’adozione di provvedimenti concreti che costruiscano una vera politica della famiglia.
Interventi di carattere economico
Assegno Unico Universale: Revisione e semplificazione attraverso l’incremento dell’importo minimo da 50 a 125 euro, e importo aggiuntivo di 125 euro sganciato dall’ISEE, calcolato sui redditi netti, e che consideri i carichi familiari, come per i vecchi assegni familiari.
Sistema fiscale: Con l’eliminazione delle detrazioni per figli, il sistema fiscale italiano, a differenza di tutti gli altri paesi europei, non attua il principio di equità orizzontale, che tiene conto di quante persone vivono sul reddito da tassare. Si propone di introdurre una no-tax area per ogni componente fiscalmente a carico, che consideri i costi di mantenimento e accrescimento dei figli. La no-tax area, valida anche per il calcolo delle addizionali regionali e comunali, potrà essere utilizzata come alternativa all’Assegno Unico Universale, a scelta del contribuente.
Revisione ISEE: Utilizzo dell’ISEE solo per le politiche legate al contrasto alla povertà, e non alle politiche familiari. Revisione ISEE a partire dalle scale di equivalenza, da allineare ai costi di accrescimento. Utilizzo reddito netto anziché lordo. Aumento delle franchigie patrimoniali, in particolare per la prima casa, che consideri i carichi familiari e i debiti. Possibilità per gli enti locali di modificare i parametri ISEE, in senso più favorevole per le famiglie, ai fini della determinazione delle rette dei propri servizi.
Riduzione IVA: Riduzione dell’imposta dal 22% al 4% per i pannolini per bambini e per tutti i generi di prima necessità per l’infanzia
Politiche Familiari
Lavoro per i giovani: Integrazione tra mondo del lavoro e scuola, a partire dalle medie inferiori e fino all’università, con il coinvolgi- mento degli enti di formazione. Lavoro di cittadinanza per i gio- vani con finalità sociali e ambientali a supporto dei Comuni ed
Enti locali. Agevolazioni per le aziende nelle assunzioni a tempo inde- terminato dei giovani.
Casa: Sviluppo del Social Housing all’interno degli strumenti urbanistici, e di altri aiuti quali: l’’Help to Buy’ (Regno Unito), mutui agevolati e garantiti, fondo a garanzia degli affitti. Agevo- lazioni fiscali e sostegni alle giovani coppie, con riconoscimenti
alla nascita dei figli.
Asili: Adeguamento dell’offerta alla domanda delle famiglie. Sostegno economico alle famiglie e ai gestori (pubblici e privati) per la frequentazione degli asili, anche nelle diverse tipologie (asili aziendali, nido famiglia, micro nido, educatrice familiare, Tagesmutter, etc.).
Politiche di armonizzazione lavoro – famiglia: Estensione e facilitazione accesso al part time. Ampliamento temporale ed economico dei congedi parentali a entrambi i genitori. Certificazione Family Audit per aziende e P.A.
Network dei Comuni Amici della Famiglia: Incentivazione da parte dello Stato alla adesione delle amministrazioni locali al Network dei Comuni Amici della Famiglia.
Caro Energia: Introduzione aiuti per le famiglie sulle bollette
Altri interventi
Famiglie numerose come Laboratorio di Natalità: Nei vari interventi riguardanti politiche fiscali, tariffarie, di lavoro, pensionistiche, per la casa e altro ancora, si dovrà tenere conto di un riguardo particolare per le famiglie numerose con tre e più figli, come sancito dall’art. 31 della Costituzione. Questo affinché lo status di famiglia numerosa possa diventare una posi- zione a cui ambire in Italia, con effetti positivi sulla natalità.
Carta Famiglia: Riattivazione Carta Famiglia con incentivi alle aziende che aderiscono. Coinvolgimento dei Ministeri per scontistiche inerenti il loro settore (es.: Cultura, Sport, Trasporti, etc.). Coinvolgimento associazioni fa- miliare per convenzioni locali.
Adozione ed Affido: Semplificazione delle procedure per adozione ed affido attraverso la redazione di linee guida semplici e precise. Supporto economico per adozioni e affidi Sostegni psicologici per le famiglie
adottive ed affidatarie.
Opzione Mamma: Riconoscimento, ai fini pensionistici, di un anno di contributi figurativi per ogni figlio (compresi quelli in affido e adozione) da considerare non solo come montante contributivo, ma anche ai fini della determinazione della decorrenza del trattamento pensionistico anticipato.
Sostegno alle famiglie con persone diversamente abili: Promozione e attivazione di percorsi di sostegno per le famiglie con persone disabili, anche attraverso la valorizzazione dell’impegno del volontariato nell’offerta di momenti di relazione e socializzazione; attivazione spazi di colloquio e supporto psicologico per le persone disabili e per i loro familiari; attivazione numeri di telefono di riferimento per l’ascolto, l’individuazione e la riflessione sulle varie esigenze.