Contrasto alla povertà, sostegni strutturali alla famiglia, incentivi per le comunità energetiche, attuazione del Piano sulla non autosufficienza, riduzione dei divari territoriali e maggiore coinvolgimento del Terzo settore nell’amministrazione condivisa per realizzare il Pnrr e le politiche pubbliche: questi i temi principali che il Forum nazionale del Terzo settore ha voluto portare all’attenzione della politica con un documento presentato a Roma il sette settembre, alla cui stesura ha contribuito anche il Forum regionale della Basilicata.
Il Forum chiede scelte nette e coraggiose per immettere il Paese su solidi binari di sviluppo sostenibile. “Il Terzo settore è quello che da sempre legge i bisogni delle persone operando al loro fianco nei territori, ma anche quello che individua soluzioni e strumenti per dare risposte adeguate e affrontare le emergenze. Alle forze politiche proponiamo un modello di società che, a maggior ragione alla luce delle crisi che il Paese sta attraversando, non può che essere più inclusivo e sostenibile, in cui la solidarietà non sia considerata un lusso ma una condizione essenziale di sviluppo”, ha dichiarato Vanessa Pallucchi, portavoce nazionale del Forum Terzo Settore.
“Il documento presentato a Roma rappresenta per il Forum della Basilicata una linea di azione per l’associazione e per le tante realtà di volontariato, di promozione sociale e della cooperazione che il Forum rappresenta. Realtà che hanno posto in essere risposte di grande efficacia nei servizi di welfare a sostegno delle categorie più fragili e che ancora una volta hanno evidenziato il proprio valore nella difficile fase emergenziale della pandemia”, ha aggiunto il portavoce regionale del Forum Giuseppe Salluce. “Le esperienze culturali, sportive, ambientalistiche, di rigenerazione urbana e di un nuovo welfare di comunità fondato sui diritti – ha rimarcato Salluce – possono rappresentare una occasione di sviluppo economico, sociale, occupazionale per il nostro territorio, ma occorre un cambio di paradigma culturale ovvero intendere il welfare come investimento e non come spesa, avviando finalmente un’amministrazione condivisa, il fare e il costruire mediante co-programmazione e co-progettazione come previsto dal Decreto Legislativo 117/2017”. “Occcorre un nuovo rapporto con le istituzioni, in primis con la Regione, e con tutte le forze politiche lucane che riconsideri il valore dell’economia sociale, la sostenibilità e la tutela dell’ambiente alla base del fare bene comune – ha concluso il portavoce regionale – garantendo un futuro alle nuove generazioni”. Il Forum nei prossimi mesi attiverà iniziative conseguenti e coerenti con il documento.
Set 11