De Bonis (Forza Italia): “Dei Pittella e di altri racconti lucani”. Di seguito la nota integrale.
Leggo che Pittella mena vanto della sua lucanità e territorialità. Fa bene, lui è di qui, lo era suo padre e lo è suo fratello (Il Pittella Marcello). Generazioni di politici che hanno avuto un ruolo importante e la possibilità e l’occasione più volte di fare del bene o del male a nostro territorio. L’ultima volta che ebbi l’onore di incrociare, simbolicamente, le spade con lui (il Pittella Gianni) fu durante le scorse politiche, vinsi, e non di misura. 123.000 persone misero una croce sul mio nome (5.000 in più di quelle che lo misero sul simbolo del mio partito di allora) sul suo la misero 61.203 che sono tante ma meno di 123.000.
Lo conosco bene come lo conoscono i lucani. Tutte le questioni che pone in questa campagna elettorale c’erano, con altri nomi, anche nei decenni passati e il suo contributo a risolverle non ha, certamente non per sua volontà, avuto successo. Una questione per tutte: non risulta che prima della presidenza Bardi (perché Marcello Pittella è stato presidente della regione) qualcuno avesse trovato un modo per redistribuire le royalty delle estrazioni ai cittadini come ha fatto il presidente con il gas gratis per le famiglie.
La regione con Bardi ha anche finanziato i progetti per i borghi storici, 18.247,295 euro, si tratta di progetti integrati che riguardano anche Irsina, luogo che mi sta particolarmente a cuore, sono nato lì ho fatto le scuole lì e ci torno appena posso. Nella mia attività di senatore ho cercato di ricordarmene sempre e sempre me ne ricorderò.
Questa volta non mi candido ma sostengo la Presidente Casellati che nel dialogo con i cittadini lucani, di cui sono spesso testimone e promotore orgoglioso, sta ponendo le vere questioni che interessano i nostri territori: divario economico, infrastrutture, LEP, collegamenti, occupazione giovanile, caro vita. Credo sia un onore per noi candidare una persona come lei qui nella nostra regione, anzi credo sia un valore aggiunto inestimabile e una scelta intelligente di Forza Italia e del Presidente Berlusconi.