Riceviamo e pubblichiamo il comunicato della Rete delle associazioni (Diritti di Cittadinanza, Sunia, Federconsumatori, Appc, Apu, Assocasa e Sfida) nel quale si contesta il provvedimento adottato dalla Regione Basilicata che assegna 10 milioni di euro per l’edilizia residenziale.
L’Assessore regionale Agatino Mancusi ha diffuso un comunicato stampa con cui informa dello stanziamento di 10 milioni di euro per favorire la costruzione di 300 alloggi di edilizia agevolata in Basilicata, di cui 111 in provincia di Matera, con un contributo in conto capitale che oscilla da 10 a 30 mila euro per ciascuno degli aventi diritto in base a parametri di reddito.
A tale riguardo la “Rete” tra associazioni materane per la solidarietà e l’inclusione sociale (Diritti di Cittadinanza, Sunia, Federconsumatori, Assocasa, Appc, Apu e Sfida), pur apprezzando l’impulso che si intende offrire alle imprese di costruzione, nondimeno sottolinea che l’intervento della Regione non è quello veramente atteso dalle migliaia di famiglie, che non possono disporre di redditi abbastanza considerevoli da poter contrarre un mutuo bancario per costruirsi la casa.
Sarebbe il caso di ricordare, infatti, che il contributo a fondo perduto che verrebbe accordato non incide che in minima parte nell’abbattere gli oneri di molte centinaia di euro che andrebbero sostenuti per pagare le rate mensili di ammortamento pluridecennale del capitale richiesto con i relativi interessi.
La Rete ancora una volta ricorda che quelle migliaia di famiglie bisognose attendono da tempo, anche a Matera, provvedimenti di edilizia sovvenzionata che possano consentire la realizzazione di case popolari da parte dell’Ater, i cui canoni di fitto sono rapportabili ai loro modesti redditi.
Sarebbe il caso che la Regione si prodigasse per affrontare i veri nodi dell’edilizia sociale che investono la effettiva disponibilità di suoli su cui costruire le case popolari, e magari superare i contrasti di natura contrattuale tra Comune di Matera ed Ater che non fanno decollare a Rione S. Giacomo e a La Martella i programmi di intervento per la costruzione di decine di case popolari.
Per la Rete, il coordinatore Franco Casertano
Approvato dalla Giunta regionale l’Avviso di concorso per la concessione di contributi in conto capitale. Agli acquirenti sarà assegnato un massimo di 30 mila euro.
Dare una boccata di ossigeno al settore delle costruzioni e consentire agli acquirenti che avranno i requisiti previsti dalle leggi vigenti in materia di edilizia residenziale pubblica agevolata di avere una casa sicura e a risparmio energetico con un risparmio che arriva fino a 30mila euro.
Questi gli obiettivi del programma varato dalla Giunta Regionale, con l’approvazione di una delibera proposta dell’Assessore alle Infrastrutture Agatino Mancusi, il cui bando sarà pubblicato prossimamente sul bollettino ufficiale della Regione. La Giunta ha varato, infatti, lo schema dell’avviso di concorso ed il relativo modello di domanda/dichiarazione per la concessione di contributi in conto capitale destinati all’edilizia residenziale pubblica agevolata. Le risorse finanziare messe a disposizione per la realizzazione degli alloggi ammonta complessivamente a 10 milioni di euro, di cui due terzi, ossia oltre 6 milioni e 650mila euro, destinati alla Provincia di Potenza (potranno essere realizzate non meno di 222 nuove costruzioni) e di un terzo per la provincia di Matera dove i 3 milioni 330mila euro a disposizione consentiranno l’agevolazione finanziaria per la costruzione di non meno di 111 alloggi.
“Un’operazione – ha detto l’assessore Mancusi – che consentirà di mettere in moto un meccanismo virtuoso che viaggia su un doppio binario: da una parte, consentirà alle ditte di lavorare in un momento di forte crisi del mercato delle costruzioni e, dall’altra consentirà ai beneficiari del contributo l’acquisto di una casa che, diventa sempre più una vera e propria impresa soprattutto per i giovani. La Regione, come già fatto in precedenza con il bando destinato alle Cooperative dove erano stati stanziati 25 milioni di euro, continua la sua azione a sostegno delle politiche abitative e della qualità di edifici sempre più rispondenti al miglioramento delle prestazioni energetico ambientale e antisismici. Inoltre, una maggiore disponibilità di abitazioni permetterà di non far lievitare i prezzi delle case.
L’immissione sul mercato di 10 milioni di euro produrrà un effetto moltiplicatore di queste risorse economiche”.
Proprio sulla scorta della fortunata iniziativa che ha riguardato la cooperazione edilizia, il provvedimento per un verso dà energie alle imprese, immettendo denaro nel settore delle costruzioni, ancora essenziale per l’economia lucana, e movimentando un mercato, quello degli alloggi, che ultimamente ristagna. Ma fruitore del contributo erogato sarà il cittadino acquirente, visto che l’impresa di costruzione che parteciperà al bando in forma singola o associata (Ati) defalcherà dal costo finale dell’alloggio il contributo destinato all’acquirente, in base alla fascia di reddito in cui lo stesso ricade. La riduzione (che corrisponde alla quota di contribuzione regionale) sarà di 30 mila euro per chi ha redditi fino a 20.757 euro (calcolati in base a quanto previsto dall’art.20 delle legge 457/78 sull’edilizia agevolata), di 20mila per i redditi fino a 24.531 e 10mila fino a un reddito di 41.208 euro annui.
Per quel che, invece, riguarda la selezione degli interventi costruttivi, il massimo preferenziale sarà assegnato alle ditte che abbiano la concessione edilizia con i lavori in corso, ovvero alle imprese che abbiano la concessione edilizia e non abbiano ancora iniziato i lavori.
Punteggi preferenziali sono assegnati anche agli edifici che abbiano una maggiore prestazionalità energetico-ambientale e che utilizzeranno dispositivi antisismici.