Nei giorni scorsi l’API ha posto ai sottosegretari e ai parlamentari lucani la questione della vendita ai privati degli immobili demaniali già affidati in sub-concessione, prevedendo, in alternativa, la possibilità di estendere la durata delle sub-concessioni medesime.La proposta non è nuova e l’esperto di economia Michele Sarra la ha ulteriormente approfondita di recente.Si tratta di inserire un emendamento nel disegno di legge finanziaria volto a consentire al Comune di Matera di vendere i beni demaniali con destinazione non residenziale, inseriti nel comprensorio dei Sassi, ai privati che li detengono in sub-concessione, oppure di estendere la durata delle medesime concessioni da 30 a 99 anni dando certezze sul futuro della gestione, in modo da permettere loro il recupero in termini finanziari degli investimenti effettuati.La modifica è a costo zero per lo Stato, atteso che ad esso spetta la manutenzione degli immobili; inoltre ciò consentirebbe al Comune di recuperare risorse finanziarie per permettere il completamento degli interventi di recupero.
Sulla questione il sottosegretario alle Finanze Mario Lettieri ha prontamente interessato l’Agenzia del Demanio, il cui direttore generale, Elisabetta Spitz, ha concesso un’apertura alla proposta avanzata dall’API.
Premesso che l’intervento legislativo deve naturalmente riguardare l’impianto normativo vigente, ovvero la legge n. 771 del 1986, secondo l’Agenzia del Demanio il Comune ha già la facoltà, nell’ambito della propria autonomia, di garantire ai privati utilizzatori una durata degli atti di sub-concessione tale da permettere loro di ammortizzare gli investimenti effettuati.
In ogni caso, qualsiasi modifica normativa al riguardo, essendo stati i Sassi riconosciuti dall’Unesco “Patrimonio dell’umanità” in quanto rivestono particolare interesse artistico-storico, deve essere preventivamente sottoposta al vaglio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali.
Oltre al sottosegretario Lettieri, anche il vice presidente dell’Ufficio Legislativo del Gruppo parlamentare di A.N. alla Camera dei Deputati, on. Donato Lamorte, ha colto la sollecitazione dell’API e ha dato mandato di verificare la fattibilità, da un punto di vista giuridico, della proposta, così da poter eventualmente intervenire, in sede di discussione della prossima legge finanziaria, attraverso la presentazione di un apposito emendamento.
Ott 12