Riceviamo la nota congiunta inviata da Confesercenti e Confcmmercio per contestare la stangata del Comune di Matera in riferimento alla tarsu, la tassa sull’immondizia a carico di ristoranti, bar e ortofrutta.
Di seguito la nota integrale
Incondivisibile la stangata del Comune di Matera sull’immondizia per ristoranti, bar e ortofrutta.
Presentato lo scorso lunedi dal Sindaco Adduce il bilancio comunale di previsione alle associazioni imprenditoriali; le novità salienti riguardano l’introduzione dell’IMU e gli aumenti del 20% della tassa occupazione suolo pubblico e della tassa sulla pubblicità.
Ma la stangata a moltissime tipologie di attività commerciali è rappresentata, per il 2012, dalla tassa sui rifiuti in quanto l’Amministrazione Comunale di Matera anticipa il concetto di tariffa e rimodula le stesse per metro quadro tenendo conto della potenziale capacità di produzione dei rifiuti; così per i negozi del settore alimentare e misto ed attività di produzione alimentare ci saranno aumenti, rispetto al passato, che andranno dal 20 ad oltre il 300%.
Gli uffici e le banche vedranno di contro la tariffa ridotta di oltre il 50%; così anche gli opifici industriali.
I rappresentanti dei commercianti presenti hanno invitato il Sindaco Adduce a rivedere le tariffe esposte alla luce della perequazione e del reddito effettivo, dichiarando la propria disponibilità alla revisione delle tariffe attraverso un confronto con la struttura comunale sulla effettiva capacità di produzione dei rifiuti per ogni singola tipologia di attività, ma pare che la cosa sia rimasta senza risposte da parte del primo cittadino materano.
Le scriventi associazioni quindi rivendicano al Sindaco Adduce la possibilità di avere un confronto preventivo su tutte le questioni, con particolare riguardo agli aumenti di tasse ed imposte, in un momento di difficile situazione economica che l’intero Paese sta attraversando;
dichiarano di non essere più disponibili a ricevere notifiche di decisioni già assunte; il confronto con le associazioni datoriali è un pilastro fondamentale di un paese civile e democratico, non un atto dovuto da consumarsi in tutta fretta!
Pertanto Confesercenti e Confcommerico proclamano lo stato di agitazione rifiutandosi, da subito, di dare il proprio contributo per ogni genere di iniziativa che dovesse interessare il territorio cittadino e le categorie rappresentate e di abbandonare ogni questione in essere con l’Amministrazione Comunale di Matera.
Preannunciano ogni iniziativa sindacale che dovesse rendersi opportuna, da decidere con le categorie interessate.
Prendo spunto da questo articolo per commentare un sondaggio sull’orientamento di voto svolto da un quotidiano locale in edicola oggi. Ma come è possibile che, nonostante il mancontento generale dovuto alla crisi nazionale e 20/25 anni di sinistra al governo regionale e comunale, non ci sono cambiamenti sostanziali, a parte l’astensione e un pò di Grillo. “Il centrosinistra resta egemone, nel PD piccole oscillazioni” recita l’articolo. E’ drammatico.
è tragico e sconfortante perchè rivela la piattezza e l’inconsistenza critica dei lucani nonchè la lorio sudditanza ai baroni locali. Siamo ancora nel tunnel del regima feudale