Bianca Andretta, Angela Blasi, Roberto Falotico, Angela Fuggetta e Vincenzo Telesca (consigliere e consiglieri comunali di Potenza: “La destra non pensa alle famiglie, i disagi aumentano di giorno in giorno”. Di seguito la nota integrale.
Nel mezzo di una campagna elettorale, in uno dei momenti più difficili per il nostro Paese i potentini sono costretti a subire le scelte scellerate dell’Amministrazione di destra.
Una dopo l’altra le difficoltà, come i nodi, vengono al pettine. Sono mesi che l’opposizione di Centrosinistra cerca di portare all’attenzione del Consiglio comunale carenze e difficoltà legate all’inizio dell’anno scolastico.
Nel mese di febbraio, infatti, dopo la fantomatica presentazione nella conferenza stampa di centro destra sulla modifica delle fasce ISEE, consapevoli delle ricadute sulle famiglie potentine, abbiamo portato in Quarta Commissione una serie di emendamenti per attenuare i carichi di spesa sulle famiglie.
Emendamenti che oltre ad aver ottenuto il parere favorevole dell’ufficio, hanno visto il voto unanime dei commissari presenti. Questo però non è bastato perottenere voto favorevole dalla maggioranza in Consiglio, la stessa maggioranza che per mesi ha chiesto tempo per ridiscuterli in commissione, pur sapendo di non volerli votare a prescindere.
Si racconta di mancate risorse, di spese eccessive dovute anche al fatto che le scuole potentine siano frequentate da parte di studenti dei paesi limitrofi, di tutto e di più, eppure altri comuni lucani le soluzioni le hanno trovate per gravare meno sulle famiglie.
Sul trasporto scolastico la nostra attenzione è stata la stessa. Nel mese di maggio le difficoltà avevano già bussato alla porta del comune, ma anche delle famiglie. Le soluzioni?
Solo in data 16 settembre si è avuta qualche notizia, ma come successo per l’iscrizione agli asili nido comunali, anche questa volta il caos nelle assegnazioni non ha tardato a presentarsi.
E’ palese che la destra parli di famiglia senza comprendere minimamente quali possano essere le esigenze e probabilmente ergendosi a paladina della stessa in maniera strumentale.