La presentazione del volume di Sandy Tolan “Il potere della musica. Figli delle pietre in una terra difficile”, a cura di AssoPacePalestina ha preceduto nel pomeriggio al Teatro Comunale Guerrieri di Matera il concerto che si è svolto in serata con Ramzi Aburedwan e l’Ensemble Dal’Ouna per il Festival Duni.
Ramzi Aburedwan venne immortalato da un fotoreporter in uno scatto che lo ritraeva, a 8 anni, nell’atto di lanciare pietre contro i militari israeliani. In breve tempo sarà lo stesso Aburedwan che ideerà il motto “violini al posto di pietre”: sono i progetti di pace che utilizzano la musica a fargli cambiare il punto di vista, che sostituisce lo scontro con il dialogo. Aburedwan suona con Claudio Abbado, nella East-West Diwan Orchestra fondata da Daniel Barenboim – compagine composta da musicisti sia palestinesi che israeliani – e crea Al Kamandjati (letteralmente “Il piccolo violinista”), scuola di musica che da Ramallah si sta estendendo ai campi profughi ed altri centri della Palestina e del Libano, con l’intento di portare i bambini palestinesi a fare musica.
La scelta politica di Aburedwan è ben raccontata nel libro del giornalista americano Sandy Tolan Il potere della musica. Figli delle pietre in una terra difficile, tradotto in italiano grazie ad AssoPacePalestina.
Durante il concerto Dialoghi mediterraneo tra musica e resistenza, Ramzi Aburedwan e l’Ensemble Dal’Ouna hanno eseguito brani vocali e danze della tradizione araba mediterranea e palestinese, con voci e strumenti orientali e arrangiamenti di tipo improvvisativo jazzistico contemporaneo
Ramzi Aburedwan
Ramzi Aburedwan e l’Ensemble Dal’Ouna – dal nome della tipica musica di festa palestinese – cantano e suonano la vita quotidiana in Palestina. Il loro repertorio si estende dall’Egitto all’Andalusia passando per la musica tradizionale del Medioriente. Con influenze classiche e barocche, il gruppo offre un métissage di confluenze tra la musica orientale e quella occidentale con accenti jazzistici. Ramzi Aburedwan e l’Ensemble Dal’Ouna ci fanno entrare in questi universi, nella loro musica, nella loro poesia e tradizioni. Ci fanno viaggiare al suono degli strumenti tipicamente arabi come il bouzouki, l’oud, le percussioni orientali, accompagnati dalla viola e dalla fisarmonica. Il loro repertorio è costituito da brani strumentali e vocali su poesie che ci conducono alle porte dell’Oriente. Ramzi Aburedwan e l’Ensemble Dal’Ouna sono anche una storia d’incontri, di condivisione, un legame sensibile che unisce oltre le frontiere, un messaggio portatore di speranza.
La fotogallery della presentazione del libro “Il potere della musica. Figli delle pietre in una terra difficile” di Sandy Tolan e del concerto con Ramzi Aburedwan e Ensemble Dal’Ouna (foto www.SassiLive.it)