Elezioni politiche 2022, appello al voto del comitato nazionale Anpi: “Astenersi è un errore”. Di seguito la nota inviata da Michele Petraroia, Coordinatore ANPI Basilicata.
Alla gran parte degli esseri umani è precluso il diritto al voto. In molti Paesi i condizionamenti sono tali che risulta arduo asserire che ci si trova al cospetto di libere elezioni. In Italia ciascun cittadino ha acquisito il diritto – dovere di votare solo dal 1946 dopo estenuanti lotte sociali e politiche che non di rado vennero contrastate aspramente dalle classi dominanti con arresti, persecuzioni, discriminazioni, intimidazioni e atti di violenza. Il nuovo millennio è partito col passo del gambero e in diverse aree del mondo la democrazia è stata sostituita da oligarchie, autocrazie, regimi, democrature o modelli piramidali con la concentrazione del potere in poche mani, controllo della magistratura e della stampa, limitazioni alla libertà e svuotamento di funzioni per parlamenti, istituzioni locali, partiti e sindacati. La partecipazione popolare è stata svilita e le ragioni del profitto sono state anteposte ai diritti degli esseri umani. I consumatori hanno sostituito i cittadini e le iniquità sistemiche hanno accentuato nel senso comune una sfiducia crescente verso le istituzioni, la politica ed i partiti col paradossale risultato che in diverse consultazioni popolari si recano alle urne meno della metà degli aventi diritto. Le imminenti elezioni del 25 settembre rischiano di segnare un nuovo picco delle astensioni col rischio di parziale delegittimazione di un Parlamento che sconterà il drastico taglio degli eletti e dovrà fronteggiare un autunno in cui, crisi economica, guerra, pandemia, inflazione e licenziamenti metteranno a dura prova la tenuta delle istituzioni democratiche. Per questa ragione il Comitato Nazionale ANPI ha ritenuto di approvare nella sessione del 17 settembre un appello al voto per spronare i cittadini ad assumersi la propria parte di responsabilità ricordando l’asprezza della lotta di liberazione dal nazifascismo che consentì di conquistare quel diritto di libertà. La Lucania che vide sorgere il 15 settembre del 1943 la Repubblica di Maschito e che si prepara a ricordare l’insurrezione antifascista di Matera, città medaglia d’oro, del 21 settembre ed il barbaro eccidio di Rionero in Vulture perpetrato dai nazifascisti il 24 settembre, può a giusta ragione assumere l’appello dell’ANPI Nazionale senza cadere nella trappola della rassegnazione o dell’indifferenza. Non esiste sovranità popolare senza il popolo, e non esiste democrazia senza cittadini responsabili. Ciò che accadrà dopo il 26 settembre è un problema di tutti.