Sono 8.259 i nuovi casi di Covid-19 in Italia nelle ultime 24 ore con 31 decessi. È quanto emerge dal bollettino quotidiano del ministero della Salute. Salgono a 176.609 le vittime in Italia dall’inizio della pandemia mentre il totale dei casi arriva a quota 22.169.273.
Con 67.416 tamponi processati, il tasso di positività al Covid-19 registrato è pari al 12,2%. La regione con il maggior numero di casi odierni è la Lombardia con 2.243 contagi, seguita da Lazio (+815), Emilia Romagna (+731), Veneto (+677) e Campania (+609). Il numero totale dei casi da inizio pandemia sale a 22.169.273. I dimessi/guariti delle ultime 24 ore sono 9.058 (ieri 10.946) per un totale che sale a 21.565.442. Gli attualmente positivi sono 832 in meno (ieri +1.103) e diventano 427.222 di cui 423.578 in isolamento domiciliare.
Vaccino, quarta dose solo al 16 % dei destinatari
Sono 140.553.414 le dosi di vaccino anti-Covid 19 somministrate in Italia nelle ultime 24 ore, pari al 98,5% delle dosi consegnate che ammontano a 142.684.301. I dati sono contenuti nel report del ministero della Salute aggiornato alle 6.20 di questa mattina.
Nella fascia over 12, con almeno una dose e’ il 91,55% della popolazione, pari a 49.429.961 dosi somministrate, mentre il ciclo completo riguarda il 90,17% della popolazione, pari a 48.687.263 dosi somministrate.
La dose addizionale/richiamo (booster) riguarda l’84,12% della popolazione potenzialmente destinataria, pari a 40.128.761 dosi somministrate. La seconda dose booster e’ stata somministrata 16,38% della popolazione potenzialmente oggetto di seconda dose booster che ha ricevuto la dose booster da almeno 4 mesi, pari a 3.132.679 dosi somministrate. Per quanto riguarda la fascia 5-11 anni, con almeno una dose e’ il 38,44% della popolazione, pari a 1.405.502 dosi somministrate, e il ciclo vaccinale completo riguarda il 35,15% della popolazione, pari a 1.284.995 dosi somministrate.
Frena la decrescita di casi e ricoveri in tutte le regioni
Sono in fase di stasi e decrescita frenata, a livello nazionale, rispettivamente le curve della percentuale dei casi positivi ai test molecolari e dei ricoveri nei reparti ordinari, mentre in alcune regioni si osserva una crescita. Lo indicano le analisi del matematico Giovanni Sebastiani, dell’Istituto per le Applicazioni del Calcolo ‘M.Picone’, del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr). “La causa – osserva – è verosimilmente legata alla ripresa delle attività lavorative a inizio settembre”. A livello nazionale, “l’analisi delle differenze settimanali della sequenza della percentuale dei positivi ai test molecolari mostra che, da sei giorni circa si è arrestata la discesa della curva seguita al modesto picco raggiunto a metà agosto, e ora siamo in una fase di stasi”, rileva il matematico. “Frena la discesa della curva dei ricoverati nei reparti ordinari e – aggiunge – se le condizioni rimangono invariate, si prevede che tra 7-10 giorni la discesa termini”.