Già da diversi anni i dati riguardanti la salute mentale degli italiani mostrano un trend in crescita per i disturbi psichici più comuni, come ansia o depressione. Le cose sono peggiorate ulteriormente durante la pandemia: un bisogno di supporto in aumento si è scontrato con strutture sanitarie al limite, rendendo difficile fornire assistenza in modo adeguato a tutti. Il cosiddetto “bonus psicologo” è una misura che si è inserita in questo contesto per cercare di dare accesso più semplice alla psicoterapia. Tuttavia, è stato presto evidente che le risorse messe a disposizione per l’intervento sono ben lontane dall’offrire una soluzione completa e a lungo termine per il problema.
I limiti del bonus psicologo
Approvato a febbraio 2022 all’interno del decreto Milleproroghe e rafforzato con un aumento dei fondi disponibili attraverso il decreto Aiuti bis, l’intervento stanzia un totale di 25 milioni di euro per migliorare l’accesso alle misure per la salute mentale. Di questi, 10 milioni sono destinati alle strutture sanitarie locali da rafforzare, mentre i rimanenti 15 milioni saranno distribuiti come voucher per l’inizio di un percorso di psicoterapia. I richiedenti selezionati per il contributo riceveranno in un’unica soluzione un massimo di 600 euro, da utilizzare entro 180 giorni per coprire in parte i costi di sedute di terapia psicologica. Per ogni colloquio si potranno scalare al massimo 50 euro, che l’INPS rimborserà poi agli psicologi. I voucher non saranno però disponibili prima di novembre, quando saranno completate le graduatorie per l’assegnazione. Possono fare richiesta per il bonus psicologo i cittadini con un ISEE al di sotto dei 50.000 euro, inviando domanda all’INPS entro il 24 ottobre. Al momento le richieste inviate hanno già superato le 200.000, cifra quasi dieci volte maggiore rispetto al probabile numero dei beneficiari. Molte persone si ritroveranno quindi al punto di partenza, senza la possibilità di accesso facilitato a servizi di supporto psicologico. Una possibile soluzione per chi desidera comunque iniziare un percorso di terapia è contattare uno psicologo online tramite questa piattaforma, che permette di prenotare un primo colloquio entro qualche giorno. Il costo di una seduta è intorno ai 50 euro, inferiore rispetto al prezzo medio di una seduta in presenza che parte di solito da 60-70 euro. Si tratta quindi di un’opzione più accessibile sia per quanto riguarda il prezzo che per la possibilità di comunicare con uno psicologo direttamente da casa, senza doversi recare presso uno studio.
Salute mentale: la situazione in Basilicata
Il Rapporto sulla salute mentale compilato dal Ministero della Salute su dati riguardanti il 2020 ha evidenziato in Basilicata un numero ridotto di interventi a fronte di un maggiore bisogno di supporto da parte dei cittadini. La situazione in Regione è quindi generalmente simile a quella riscontrata a livello nazionale. Durante l’emergenza sanitaria da Covid-19 è cresciuta l’incidenza di problemi come depressione, ansia, disturbi dell’alimentazione e stress, oltre a un peggioramento delle condizioni di molto che già erano interessati da queste condizioni. La Basilicata è stata in grado di integrare con moderato successo gli interventi a livello locale e ospedaliero, ma permane un problema legato alla scarsità di risorse disponibili. Esistono infatti soltanto 1,6 strutture psichiatriche per 100.000 abitanti (sono 2,6 per 100.000 abitanti a livello nazionale), situazione che comporta un notevole sovraccarico di lavoro per il personale. Al tempo stesso, gli operatori che sono andati in pensione sono stati molti di più rispetto ai nuovi assunti, ed è quindi complesso rispondere in modo rapido ai bisogni dei cittadini. È chiaro quindi che, a livello regionale come a quello nazionale, sono necessarie misure e risorse maggiori per garantire ai cittadini assistenza adeguata per i problemi di natura psichica e per la cura della salute mentale.