Un gradito ritorno per Dario Faini, in arte Dardust, a Matera. Nel 2019 si era esibito per Open Sound Festival alla Cava del Sole e aveva già presentato al pubblico alcune delle sue produzioni da solista. Dardust è un’icona della musica pop contemporanea ma anche un musicista che ha sempre osato in campo musicale. La conferma è arrivata in occasione dell’ultima edizione della Notte della Taranta, nel Salento. Dario Faini ha svolto il ruolo di concertatore con la sua cifra, contaminando la musica folk popolare con quella elettronica. Ed è proprio al musicista di Ascoli Piceno che gli organizzatori di Open Sound Festival hanno consegnato nella sala convegni del Museo Ridola di Matera il “Premio OSA – Città di Matera”. L’opera, che riproduce un vicinato dei Sassi di Matera, sarà consegnato successivamente all’artista di Ascoli Piceno. Questa sera i due autori, gli artisti materani Marica Montemurro e Gianni Papapietro, hanno svelato solo la stampa del premio, concepito con l’idea di coniugare architettura, musica e comunità. Un premio che sarà riprodotto in due copie: una sarà consegnata ogni anno all’artista che sarà premiato e l’altra resterà nella città di Matera.
Ad accogliere Dardust il direttore del museo nazionale di Matera, Annamaria Mauro, il direttore artistico di Open Sound Festival, Nico Ferri, il sindaco di Matera, Domenico Bennardi e i due artisti coinvolti per la realizzazione del premio.
Un’iniziativa ideata, hanno ricordato gli organizzatori, per contribuire al rafforzamento della legacy della Capitale europea della Cultura 2019, riconoscendo nella città di Matera il ruolo di piattaforma aperta del sistema culturale del Mediterraneo, che vuole fare di questo elemento un tratto distintivo della sua ricerca e della sua produzione artistico-musicale. A partire da questa volontà è nato un premio che ogni anno verrà riconosciuto al o alla musicista, interprete, artista che con il suo lavoro ha contribuito a promuovere la cultura in quanto bene comune della regione Euro-mediterranea, utilizzando il linguaggio musicale per affermare un senso di appartenenza, per favorire l’incontro e la collaborazione tra comunità culturali e creative, nonché per introdurre nuove modalità di valorizzazione del patrimonio materiale e immateriale di un territorio. Il “Premio OSA – Città di Matera” è promosso dall’associazione culturale Multietnica, con il patrocinio del Comune di Matera.
Il Premio è stato consegnato a Dardust, già ospite di Open Sound Festival 2019 a Cava del Sole, per il ruolo svolto alla Notte della Taranta, occasione nella quale, in qualità di Maestro Concertatore del Concertone e dell’Orchestra Popolare, ha saputo far incontrare in modo innovativo sonorità contemporanee e brani della tradizione. Pianista italiano tra i più ascoltati al mondo della nuova generazione,la sua musica ha accompagnato eventi di richiamo internazionale come il Superbowl, l’NBA All Star Game e i Giochi Olimpici. Autore e produttore d’eccezione, ha firmato numerosi grandi successi italiani (Elodie, Malika Ayane, Mahmood per citare solo alcuni), vantando un palmarés di oltre 70 dischi di Platino e che ha sempre voluto spingere i confini nella musica. Di formazione classica fin dalla giovane età, la sua passione per la musica è stata ugualmente ispirata da più generi. Il mondo sonoro caratteristico di Dardust, dove la classica incontra l’elettronica, è un’emozionante esperienza dal vivo multidimensionale.
Open Sound Festival 2022 è stato aperto questa sera da Loveiscoil Liquid Orchestra, che propone un progetto di elettronica onirica nato nel 2020, in cui si condensano universi, ricordi d’infanzia, viaggi e immaginari cinematografici. Il gruppo è formato da Loveiscoil (Massimo Lovisco) autore delle musiche, Pj (Pierluigi Laurita) che negli show interviene in tempo reale sui brani effettandoli e mixandoli, e Utopotronik (Gerardo Marmo) che cura i live visuals. Il progetto è parte di Collettivo d’Autore, laboratorio creativo di musicisti provenienti da tutta Italia il cui catalogo è prodotto dalla label Collective Author e distribuito da Music Rails/SonyOrchard.
A seguire il live di Marta Del Grandi, cantautrice eclettica che riesce a far sue influenze lontane e vicine, per poi creare uno stile unico che attinge anche dalla precedente esperienza come cantante jazz. Dopo aver studiato canto jazz al Conservatorio Verdi di Milano, vive in Cina ed in Nepal, dove insegna al Kathmandu Jazz Conservatory, prima di tornare in Italia, dove finalmente fa sue tutte le influenze e le ispirazioni che aveva assorbito. Da qui nasce il suo primo album “Until We Fossilize” (Fire Records) che racconta storie di fossili marini sulle cima dell’Himalaya, miti intorno alle pietre preziose e alle specie in via d’estinzione con il suo stile vocale che è maturato, diventando più folk, più etereo; una presenza camaleontica che fa da contraltare alla sua musica.
Quindi spazio all’artista più atteso della serata, Dardust: il musicista marchigiano ha presentato uno speciale set piano e quintetto d’archi. In scaletta i brani del nuovo album tra cui il primo singolo “Nuvole in fiore” e i suoi grandi successi: Birth, Naeturflug, Lost and Found, Sommergibile in aria, Invisibile ai tuoi occhi, Rückenfigur, Gravity
Prisma, Angoli di ieri, The Wolf, Sublime.
In chiusura, invece, sempre presso Area8, il dj set di Elasi cantautrice, compositrice e producer che viaggia per mondi, reali e immaginari. Ha collaborato in remoto con musicisti etnici da tutto il mondo (dal Mali al Brasile, dall’India all’Armenia) creando un sound dai confini geografici e stilistici super fluidi e variopinti. Collabora con diversi brand di moda e di design come sound designer, compositrice e DJ, ha un suo programma a Radio Raheem, una collaborazione annuale con IED Torino, ha vinto il premio nuovo IMAIE a Musicultura e co-fondato Poche (collettivo di produttrici italiane). È attualmente al lavoro sul suo primo disco in arrivo che vanta collaborazioni con importanti artisti della scena sia elettronica che world internazionale.
Michele Capolupo
BIOGRAFIA DI DARDUST
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La fotogallery della seconda giornata di Open Sound Festival 2022 con la premiazione e il concerto di Dardust a Matera (foto www.SassiLive.it)
La biografia di Dardust
Dardust, pseudonimo di Dario Faini (Ascoli Piceno, 17 marzo 1976), è un pianista, compositore, produttore discografico e musicista italiano.
Inizi e gli Elettrodust
All’età di nove anni Faini iniziò lo studio del pianoforte classico presso l’Istituto musicale “Gaspare Spontini” di Ascoli Piceno. In contemporanea, manifesta un interesse musicale che spazia dalla musica pop, iniziando a scrivere i primi pezzi, a quella elettronica europea. L’esperienza in questo campo si consolidò agli inizi del 2000 con l’incisione del primo disco promozionale elettronico da solista attraverso lo pseudonimo Dario Dust.
Nel gennaio 2000 Dario Dust formò gli Elettrodust, composto anche dai chitarristi Cristian Regnicoli e Corrado De Paoli, dal bassista Jury Capriotti, dal batterista Daniele Di Pietro e dal cantante Paolo Romersa. La formazione debuttò al Rock Targato Italia, vincendolo, per poi prendere parte nello stesso anno al Festival Italiano del rock emergente Sotterranea, trionfando nelle categorie miglior gruppo e migliore abilità tecnica, oltre a miglior cantante e tastierista per Dario Dust. Nel 2001 uscì l’omonimo EP, composto da cinque brani, promosso attraverso vari concerti in cui figurarono come gruppo d’apertura per artisti come Elisa, Quintorigo e Afterhours; nel gennaio dell’anno seguente aprirono inoltre le due date italiane di Jimmy Somerville tenute a Pescara e Perugia.
Nel 2003 gli Elettrodust iniziarono la produzione del primo progetto discografico in italiano, in collaborazione con il produttore Marco Forni. Il primo singolo estratto fu Blu, distribuito da Sony Music. Nel frattempo il gruppo aprì i concerti di Vasco Rossi, Planet Funk, Morgan, Afterhours e Linea 77 e nel 2004 venne pubblicato l’album in studio My Personal Rave, promosso dal singolo Nanana, il quale è stato remixato dal DJ Mario Fargetta e presentato su Radio Deejay. Il cantautore Mario Nunziante, uscito dalla trasmissione televisiva Amici di Maria De Filippi, interpreta il suo brano Ogni istante che vivrai, che darà il nome all’EP entrato immediatamente al 15º posto della Classifica FIMI Album.
Attività di autore
Nel 2006 Dario Dust firmò un contratto come autore con la Universal Music Publishing che gli permetterà negli anni di collaborare alla scrittura ed alla composizione di brani per vari artisti del panorama musicale italiano. La prima collaborazione arrivò nel 2007, scrivendo assieme a Irene Grandi il brano Le tue parole, interpretato dalla stessa; in tale anno curò anche la colonna sonora del cortometraggio Dress!, vincitore di vari premi nei festival italiani ed europei e in concorso ai David di Donatello.
Nel 2010 scrisse e compose con Antonio Galbiati Il mondo in un secondo per Alessandra Amoroso (contenuto nell’omonimo album) e con Roberto Casalino la musica del singolo Con le nuvole per Emma Marrone, mentre l’anno seguente rinnovò la collaborazione con Galbiati per la realizzazione di Nelle mie favole per Diana Del Bufalo e prese parte alla stesura della colonna sonora del film La patente di Alessandro Palazzi. Nel 2012 collaborò con Francesco Renga e Diego Mancino alla realizzazione dei brani La tua bellezza (presentato al Festival di Sanremo) e Senza sorridere, entrambi inseriti nella raccolta Fermoimmagine dello stesso Renga. Nel 2013 collaborò con Annalisa alla stesura di alcuni brani per il suo album Non so ballare, tra cui i singoli Scintille e Alice e il blu, e con Chiara Galiazzo i brani Vieni con me e Qualcosa da fare, entrambi tratti dal primo album Un posto nel mondo della cantante; nello stesso periodo coscrisse due canzoni contenute nell’album Schiena di Emma Marrone, In ogni angolo di me e Se rinasci, oltre al singolo Non me ne accorgo di Marco Mengoni, presente in Pronto a correre.
Nel 2014 partecipa al Festival di Sanremo 2014 come autore dei brani Un uomo è un albero di Noemi, Ti porto a cena con me di Giusy Ferreri, Il cielo è vuoto di Cristiano De André; inoltre co-scrive i singoli Ricomincio da me dei Dear Jack e Sempre sarai di Moreno.
Carriera solista
Nel 2014 Faini ha adottato lo pseudonimo Dardust, con l’obiettivo di creare musica che unisce sonorità neoclassiche con quelle elettroniche. Il nome scelto è un omaggio al personaggio Ziggy Stardust di David Bowie e un tributo al duo Dust Brothers, divenuto celebre con il nome The Chemical Brothers.
La prima pubblicazione sotto il nome Dardust è l’album di debutto 7, uscito il 2 marzo 2015 attraverso la INRI e che rappresenta il primo di una trilogia volta a percorrere l’asse geografico Berlino, Reykjavík e Londra, le tre città ispiratrici dell’immaginario musicale dell’artista. Il concept album ruota attorno al numero sette: infatti in esso sono presenti sette brani, registrati in sette giorni e prodotti in sette mesi. Per la sua promozione sono stati pubblicati i singoli Sunset on M. e Invisibile ai tuoi occhi, usciti tra febbraio e marzo 2015, i cui videoclip risultano collegati tra loro e rappresentano un omaggio al film L’uomo che cadde sulla Terra di Nicolas Roeg. Dal punto di vista dei concerti, il disco ha fatto il suo debutto attraverso tre showcase sold-out tenuti alla Miniera delle arti di Ascoli Piceno, in seguito immortalati nel film concerto 7 diretto da Alessandro Marconi. Ulteriori concerti si sono tenuti sempre nel 2015, tra cui due eventi speciali al Monk Club di Roma e al Teatro Franco Parenti di Milano. Durante l’estate è uscito l’EP 7 Remixed, contenente alcuni dei brani dell’album originale rivisitati dai produttori Populous, Aquadrop, Lele Sacchi, Inesha e Machweo. A seguito del lancio di 7, Dardust è stato candidato agli MTV Music Awards nella categoria Best New Generation e agli MTV Digital Days nella categoria Best Generation Electro.
Il 2015 ha rappresentato inoltre l’anno del successo in qualità di autore. Dardust infatti ha collaborato alla stesura di diversi singoli che hanno ottenuto un buon successo in ambito nazionale, come Magnifico di Fedez, Io ti aspetto di Marco Mengoni, Occhi profondi di Emma Marrone e Luca lo stesso di Luca Carboni. Tale successo si è ripetuto l’anno seguente con il successo dei singoli Luce che entra di Lorenzo Fragola, Il paradiso non esiste di Emma Marrone, Noi siamo infinito di Alessio Bernabei, Sul ciglio senza far rumore di Alessandra Amoroso e Assenzio di J-Ax e Fedez.
Il 18 marzo 2016 è stato pubblicato il secondo album Birth, promosso dai singoli The Wolf e l’omonimo Birth.[8][9] Il disco è stato registrato presso i Sundlaugin Studio di Reykjavík di proprietà dei Sigur Rós e rappresenta un ulteriore sviluppo delle sonorità sperimentate in 7, con la prima parte dei brani incentrati su melodie più neoclassiche e la seconda focalizzata su quelle più elettroniche. Per la sua promozione Dardust ha intrapreso il Birth Tour, partito al Teatro Ventidio Basso di Ascoli Piceno e terminato nel dicembre 2017 con una serie di concerti “Gran Finale”.
Il 2017 è inoltre l’anno della consacrazione come autore: firma infatti le hit estive Riccione dei Thegiornalisti e Pamplona di Fabri Fibra e nello stesso anno partecipa alla realizzazione del brano Pezzo di me di Levante e Partiti adesso di Giusy Ferreri. L’anno seguente ha prodotto l’album Love dei Thegiornalisti, oltre ad aver scritto i singoli La stessa di Alessandra Amoroso, Dall’alba al tramonto di Ermal Meta, Se piovesse il tuo nome di Elisa e Vulcano di Francesca Michielin.
Il 2018 ha segnato l’inizio della collaborazione con Mahmood, con il quale ha scritto i brani Nero Bali per Elodie, Michele Bravi e Gué Pequeno e Rivoluzione per Marco Mengoni. Nell’estate di quell’anno hanno dato vita a Soldi, successivamente presentato da Mahmood stesso al Festival di Sanremo 2019, dove è risultato vincitore nella serata conclusiva; il brano ha ottenuto particolare successo anche all’Eurovision Song Contest 2019, classificandosi secondo. La collaborazione con Mahmood si è rinnovata con la pubblicazione del singolo Calipso, prodotto da Dardust con Charlie Charles e che ha visto anche la partecipazione vocale dei rapper Sfera Ebbasta e Fabri Fibra, oltre che dai singoli Barrio, e Rapide, usciti tra agosto 2019 e gennaio 2020.
Nello stesso anno collabora con Jovanotti nel brano Nuova era.
Il 17 gennaio 2020 Dardust ha pubblicato l’album S.A.D. Storm and Drugs, ultimo capitolo della trilogia di dischi iniziata cinque anni prima con 7. Il mese seguente ha partecipato al Festival di Sanremo nella serata dedicata ai brani che hanno fatto la storia della competizione canora, accompagnando al piano Rancore e La Rappresentante di Lista nella cover di Luce (tramonti a nord est); è autore e produttore di due canzoni in gara: Eden del già citato Rancore, che si aggiudica il premio “Sergio Bardotti” per il miglior testo, e Andromeda di Elodie.
Il 15 luglio è stato pubblicato il singolo Defuera, che ha visto la partecipazione vocale di Ghali, Madame e Marracash. Il brano rappresenta inoltre il primo inciso sotto lo pseudonimo DRD, scelto dall’artista per rispecchiare le produzioni più pop e dirette.
Ha partecipato come autore e produttore al Festival di Sanremo 2021 in cinque brani: La genesi del tuo colore di Irama, Voce di Madame, Amare de La Rappresentante di Lista, Glicine di Noemi e Quando trovo te di Francesco Renga. Inoltre ha anche prodotto i medley di Elodie e di Mahmood (ospiti rispettivamente nella seconda e nella quarta serata) ed ha partecipato come ospite nella serata finale.
Nel 2022 è il maestro concertatore della Notte della Taranta a Melpignano, in provincia di Lecce.
Altre attività
Oltre al campo musicale, Faini ha partecipato anche ad alcune attività teatrali.
Nel 2007 debuttò nel musical Actor Dei con la regia di Giulio Costa, nel ruolo dell’Alto Prelato. Nel 2009 discusse la tesi Humour ed ascolto musicale in conclusione del corso di laurea alla facoltà di Psicologia dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”. Dal 2009 al 2010 entrò a far parte del cast del musical La Bella e la Bestia.
Torna poi in teatro nel musical Sweeney Todd interpretando l’ufficiale Beadle Bamford.